Le attese, dopo il secondo test di Andrea Doviziso con Aprilia, sono state tradite: ci si aspettava un accordo sul circuito toscano che sancisse il ritorno del forlivese in MotoGP, invece bisognerà aspettare ancora. Per il momento è stato programmato un terzo test tra circa un mese a Misano, il 23 e 24 giugno. Abbiamo contattato Livio Suppo, ex Team Manager di Ducati prima ed Honda HRC poi, per conoscere il suo punto di vista: “Parlando da fuori sinceramente mi sfugge un po’ il motivo per cui Dovizioso non si sia ancora buttato in questo progetto - ha spiegato il manager torinese - Non riesco a capirlo, perché comunque mi sembra la sua unica opportunità per rientrare, la moto sta dimostrando di essere ragionevolmente competitiva… Ripeto, faccio un po’ fatica a capire”.
Poi ricorda che quella di Dovizioso ed Aprilia è una situazione del tutto anomala per il motomondiale, dove normalmente gli accordi vengono presi a scatola chiusa: “Solitamente quando un pilota decide di salire su di una moto mica la prova prima. Quando lui è andato in Ducati sapeva che la moto era messa male - perché in quegli anni era così - e ci è andato senza potersi fare nemmeno un’idea del suo funzionamento. E questa è la normalità. Adesso una volta c’è vento, un’altra la pioggia, poi bisognava lavorare sulla posizione in sella… Bah.”
Tornando a vestire per un istante i panni del manager poi, Suppo ha spiegato che la priorità di Aprilia dev’essere quella di avere sempre un’altra scelta, in modo da non ritrovarsi per la seconda volta ad aspettare un Andrea: “L’unico consiglio che mi sentirei di dare a Massimo Rivola è che non finiscano in una situazione simile a quella di Iannone, dove per aspettare un Andrea - anche se stavolta è un altro - finiscono per rimanere senza alternative. L’anno scorso hanno voluto attendere Andrea a tutti i costi, quando forse sarebbe stato meglio proporgli un ruolo da collaudatore nel caso in cui avesse preso solo 16 mesi, perché avrebbe comunque dovuto saltare metà stagione. E nel frattempo potevano trovare un sostituto, invece si sono trovati con Lorenzo Salvadori che si sta impegnando molto e sul bagnato va forte, però con la moto che hanno adesso in Aprilia avrebbero meritato un pilota con più esperienza”.
La conclusione, del tutto condivisibile, è che entrambi dovrebbero rompere gli indugi: “In Aprilia forse sono troppo accondiscendenti. E anche il Dovi. Se ha voglia di tornare a correre il prossimo anno tanto vale che lo faccia il prima possibile. E se non ne ha voglia beh, c’è poco da fare test”.