image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • Sport
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Calcio
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • Sport
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • calcio
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Topic
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Sport

Tanti auguri irritante e
irresistibile Fernando Alonso

  • di Diletta Colombo Diletta Colombo

29 luglio 2020

Tanti auguri irritante e irresistibile Fernando Alonso
Fernando Alonso, 39 anni oggi, è una belva. Pronto a divorarsi chiunque gli si pari davanti - specie chi cerca di metterlo in gabbia - e il suo ritorno in Formula 1 è l'ennesima prova di quel temperamento che negli anni lo ha reso un pilota unico

di Diletta Colombo Diletta Colombo

A Jerez piove raramente, ma quando succede si aprono le cateratte del cielo. E c’era davvero un tempo da lupi in quel giorno del dicembre 1999 in cui Gian Carlo Minardi si trovò ad assistere ai test di un gruppo di giovani promettenti. Ma quello che stava per vedere l’avrebbe ripagato dell’umidità che sentiva nelle ossa. Uno di quegli aspiranti campioni si mise a danzare sotto la pioggia, giocando con la sua monoposto con una naturalezza insolente. Numeri che Minardi non aveva mai visto fare a nessun debuttante. Un talento singolare, diverso dagli altri: Minardi l’aveva capito subito, e aveva lottato con le unghie e con i denti per portarlo a Faenza. Oggi quel ragazzo, Fernando Alonso, compie 39 anni. 

20200729 130021694 7311

Vedi anche

Dite che Alonso è un bollito ma i bolliti siete voi che commentate sui social


In bacheca vanta due titoli mondiali di F1: decisamente poco per un pilota dotato di un talento strabordante, che gli ha consentito negli anni di estrarre il massimo da vetture che definire penose è un atroce eufemismo. E Alonso gli eufemismi non sa nemmeno dove stiano di casa. È sempre stato sincero, pure troppo, in un mondo asettico e ripulito come quello della Formula 1. E anche spietato nei confronti dei team che hanno peccato di lesa maestà, non essendo in grado di agevolarlo nella corsa per la gloria, vuoi per mancanze delle monoposto, o per errori palesi di strategia. Alonso è uomo squadra, ma in un senso decisamente atipico del termine: fa squadra a sé, senza curarsi degli altri. L’asturiano sa essere brutale con chi gli lavora accanto. E non serve spulciare troppo negli archivi per rendersene conto. 

Un episodio su tutti: l’ormai famigerato team radio in cui definì “GP2 engine” il motore Honda della sua McLaren. In Giappone, davanti a tutti i capoccia della casa nipponica, che, con il classico aplomb locale, non fecero una piega. Ma Alonso è anche capace di bassezze per stritolare gli avversari: per avere ragione dell’insolente rookie Lewis Hamilton, nel 2007 in Ungheria decise di trattenersi ai box più del dovuto in qualifica, bloccando il bambino prodigio per alcuni interminabili secondi, sufficienti a non consentirgli di agguantare la pole. Un capolavoro di malizia, un gesto subdolo che gli costò una penalità salata. Alonso, d’altronde, non si ferma davanti a nulla per far capire a tutti di che pasta è fatto. 

Fernando Alonso è una belva. Pronto a divorarsi chiunque gli si pari davanti, specie chi cerca di metterlo in gabbia. E ad un certo punto la cattività in McLaren è diventata insopportabile per un inquieto come lui. Tanto da spingerlo a fuggire dalla F1, in mancanza di alternative degne del suo blasone. E così, facendo di necessità virtù, Alonso si è rivelato un istrione più che versatile, capace di destreggiarsi in categorie estremamente diverse tra loro. E se vincere la 24 Ore di Le Mans con una Toyota dominante è gioco facile, non lo è certo arrivare al traguardo della sua prima Dakar.
Ma ad Alonso è rimasto il chiodo fisso della F1: uno come lui, che sta invecchiando bene come un vino pregiato, non era ancora pronto per un pensionamento dorato lontano dalla categoria regina del motorsport. E allora, al diavolo la Triple Crown: si ritorna nel Circus con la Renault, a quindici anni dall’ultimo successo mondiale. Un’operazione nostalgia che difficilmente porterà Alonso a rinverdire quei fasti lontanissimi. Ma in pista, nonostante l’età, è ancora sublime, un piacere per gli occhi. Irritante e irresistibile, come solo i veri campioni sanno essere.

Tag

  • Ferrari
  • Formula 1

Top Stories

  • Non rompete il caz*o sulla raccolta fondi contro la Sla di Matteo Materazzi: ecco perché i soldi per il fratello di Marco lanciata dalla moglie Maura Soldati sono “Una speranza” non solo per lui, ma per tutti

    di Andrea Spadoni

    Non rompete il caz*o sulla raccolta fondi contro la Sla di Matteo Materazzi: ecco perché i soldi per il fratello di Marco lanciata dalla moglie Maura Soldati sono “Una speranza” non solo per lui, ma per tutti
  • LE CANNONATE di GEORGE RUSSELL: “Schumacher ha vinto dopo 5 anni, ma nessuno lo ricorda. Sottovalutato? Ho battuto Hamilton due volte su tre, non ho niente da dimostrare”. E sugli scontri con Max Verstappen…

    di Luca Vaccaro

    LE CANNONATE di GEORGE RUSSELL: “Schumacher ha vinto dopo 5 anni, ma nessuno lo ricorda. Sottovalutato? Ho battuto Hamilton due volte su tre, non ho niente da dimostrare”. E sugli scontri con Max Verstappen…
  • Ingrato e incontentabile? Non era (ancora) Itaca. Su Danilo Petrucci, Ulisse, BMW e i vuoti di pensiero che navigano troppo per non navigare mai

    di Emanuele Pieroni

    Ingrato e incontentabile? Non era (ancora) Itaca. Su Danilo Petrucci, Ulisse, BMW e i vuoti di pensiero che navigano troppo per non navigare mai
  • Attenzione, leggende in pista: Stoner, Agostini, Cadalora, Capirossi, Dovizioso e Pedrosa da lacrimoni al GP d’Austria. E Marc Marquez ha rilanciato con la sua griglia dei sogni…

    di Emanuele Pieroni

    Attenzione, leggende in pista: Stoner, Agostini, Cadalora, Capirossi, Dovizioso e Pedrosa da lacrimoni al GP d’Austria. E Marc Marquez ha rilanciato con la sua griglia dei sogni…
  • Perché Franco Baresi è stato operato e cos’è un nodulo polmonare? E c’entra con il fumo di sigarette? Ecco come sta la leggenda del Milan e perché i tempi di recupero sono lunghi...

    di Giulia Sorrentino

    Perché Franco Baresi è stato operato e cos’è un nodulo polmonare? E c’entra con il fumo di sigarette? Ecco come sta la leggenda del Milan e perché i tempi di recupero sono lunghi...
  • [VIDEO] Oh, ma che jolly s'è giocato Pecco Bagnaia con la Panigale a Balaton? L’onboard di Michele Pirro svela tutto. E Marc Marquez...

    di Emanuele Pieroni

    [VIDEO] Oh, ma che jolly s'è giocato Pecco Bagnaia con la Panigale a Balaton? L’onboard di Michele Pirro svela tutto. E Marc Marquez...

di Diletta Colombo Diletta Colombo

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore moreno.pisto@mowmag.com

Next

Vincenzo Nibali: "Voglio fare come Valentino Rossi e dovrebbero farlo tutti gli sportivi"

di Emanuele Pieroni

Vincenzo Nibali: "Voglio fare come Valentino Rossi e dovrebbero farlo tutti gli sportivi"
Next Next

Vincenzo Nibali: "Voglio fare come Valentino Rossi e dovrebbero...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy