Marc Marquez è in crisi con la sua Honda e anche fisicamente non è al meglio della condizione, motivo per cui ha spiegato che dai test di Jerez penserà a sviluppare la moto soltanto per sé stesso. Niente compromessi con gli altri piloti quindi, che dovranno adattarsi ad una moto verosimilmente più estrema. Il che, visti i risultati, è giusto e sacrosanto. Nel frattempo però, Marc sta cercando di tirare fuori il meglio dalla sua situazione con ogni mezzo possibile, tra cui - lo faceva anche l’anno scorso - prendere la scia dei piloti più veloci in pista. Cosa che non è piaciuta ad Aleix Espargarò, il quale l’ha mandato a quel paese in più di un’occasione durante i turni di libere: “Marquez si ferma in mezzo alla pista per rubarmi la scia e la direzione gara gli permette di fare quello che vuole”, ha attaccato Aleix. Parole a cui Marc Marquez ha risposto con un’alzata di spalle: "Aleix si lamenta di tutto, questa è la natura del motociclismo. Quando andavo forte erano gli altri ad attaccarsi a me”.
Lo sa bene Jack Miller, che durante le FP3 (fondamentali per entrare direttamente in Q2) ha tirato Marc Marquez per buona parte del turno come aveva già fatto in passato. Jack però (che ha chiuso le libere col 10° tempo) non si è preoccupato molto, anzi: a fine turno è andato a stringere la mano allo spagnolo che, grazie al suo aiuto, è riuscito a far segnare il 4° tempo. Cosa che, tutto sommato, è piaciuta anche a Davide Tardozzi: “Una battutina bisognerà fargliela, Marc è furbo e sapeva che Jack aveva necessità di entrare nei 10 e non poteva chiudere il gas, quindi si è buttato dentro - il commento ai microfoni di Sky - Bravo Marc. Aleix Espargarò lasciamolo stare, perché in passato è stato il re di questa pantomima, quindi fa ridere leggere quello che dice in questo momento. Marc va sempre e comunque rispettato e dargli addosso in questo momento mi sembra poco carino, per non dire altro. Aleix lo conosciamo, è così. Però se uno guarda alla carriera dei piloti un po’ di umiltà fa sempre bene. Criticare un 8 volte campione del mondo vincitore di decine e decine di gare… Dai”. Soprattutto se, il sottinteso nemmeno troppo velato del manager Ducati, a criticare un fuoriclasse è un pilota che in MotoGP ha vinto una gara soltanto.