Avevate paura, eh? L'incubo del marchio cazzuto per eccellenza, quello di James Bond in 007, trasformato in una tamarrata senza precedenti. Il terrore che Aston Martin, l'eleganza fatta macchina, diventasse una caramellona rosa a strisce verdi.
Che forse forse il rosa da solo, come Racing Point negli scorsi anni, non sarebbe andato neanche così male. Lo avremmo potuto accettare, dopo aver versato qualche lacrima immaginando Sean Connery impegnato in un inseguimento alla guida di un bolide color confetto.
Ma il pensiero di un mix di sfumature british racing green - il tipico colore AM - e rosa acceso BWT, quello no, non lo avremmo mai mandato giù. Vi sento già commentare "sì ma il rosa c'è comunque" e avete anche ragione ma ragazzi, vogliamo davvero immaginare in quanti modi sarebbe potuta andare peggio di così? Sulla AMR21 c'è una sottile linea fucsia che circonda il perimetro della monoposto, e direi che possiamo prendere e portare a casa.
Anche perché io paura ce l'avevo sul serio, visto che al dio denaro tutto è concesso, anche deturpare un mito, il cui nome in Formula 1 in questi mesi ha raggiunto un livello di hype incontrollato.
E dopo lo scherzone (scherzo mica tanto) che ci hanno fatto con il primo video di Sebastian Vettel, improvvisamente identico a Adrian Newey con un taglio di capelli che sembrava urlare "guidare una Ferrari nuoce gravemente alla salute", aver paura era più che lecito.
Sti qua della Aston Martin mica ti avvisano, mica ti preparano al trauma. Hanno annunciato in lungo e in largo il primo contenuto social con Vettel nel nuovo team e poi ce lo siamo trovati - a distanza di due mesi dalla fine del campionato - invecchiato di 30 anni. Ma non potevate avvisare? Pubblicare una foto prima del video infame, scrivere un comunicato, che ne so.
Quindi dopo questo scherzo uno come fa a fidarsi e sperare in una livrea decente? Ok il merchandising figo, tutto verde, tutto elegante. Ok il profilo Instagram curatissimo, tono su tono, ma io non mi fidavo proprio.
Il terrore di vedere quel lenzuolo alzarsi e trovarci sotto la versione monoposto di Achille Lauro mi inseguiva da mesi, che neanche poi ci dovessi andare a fare la spesa all'Esselunga con la nuova Aston Martin da Formula 1.
E invece questi pazzi inglesi hanno fatto le cose per bene: la macchina è stupenda, verde, diversa da tutte le altre ed irresistibilmente elegante. Nell'attesa di scoprire se sarà anche veloce, con l'inizio della nuova stagione, tirate tutti un sospiro di sollievo, perché oggi l'Aston Martin è bellissima, nessun Sebastian Vettel sarà costretto a vestirsi come un confettino, e tutto nel mondo (pandemia a parte) va alla perfezione.