Valentino e Tony. Rossi e Cairoli. Entrambi nove volte campioni del mondo, entrambi ritiratisi al termine del 2021, entrambi leggende delle due ruote. Il Dottore, a partire dal 2013 con la nascita della Riders Academy e del Team Sky VR46, aveva affiancato alla "professione pilota" anche quella di mentore e manager di giovani talenti. Dunque c'era da aspettarselo che probabilmente, dopo il lontano giorno del ritiro, Valentino sarebbe diventato anche il direttore di un suo eventuale team in MotoGP. E così è stato, sin da subito: nel 2022 in top class è subentrato il Team Mooney VR46 con Luca Marini e Marco Bezzecchi alla guida di due Desmosedici. Sebbene il team manager ufficiale sia lo storico braccio destro del 46, Uccio Salucci, è anche vero che Valentino Rossi resta sempre il capo, il faro del suo team e dei suoi piloti, anche quando non è fisicamente nel paddock.
Tony Cairoli, invece, ha annunciato qualche mese fa la decisione di diventare team manager del team KTM ufficiale (è già ambasciatore del costruttore austriaco) nel mondiale di motocross. "Il 2022 ha rappresentato per me un cambiamento e ora sto aprendo un nuovo capitolo", ha dichiarato Tony, che in questi giorni ha pubblicato una foto con i piloti MXGP di Mattighofen: Jeffrey Herlings, Liam Everts, Adamo, Sacha Coenen. Prima erano suoi rivali, ora sono diventati "i piloti di Tony Cairoli". "Era chiaro che potevamo contare sull'esperienza e sulla passione di Tony per questo sport", ha dichiarato Pit Beirer, responsabile motorsport di KTM. "Per il 2023 abbiamo grandi piloti ed uno staff eccellente, quindi sono sicuro che vivremo molti altri momenti emozionanti". "Spero di poter apportare a questo nuovo ruolo la massima conoscenza e passione possibile. Dovrò imparare qualcosa, ma nella mia carriera ho anche lavorato con persone straordinarie, quindi spero di trarre beneficio da questa esperienza. Stiamo già pensando ai nostri obiettivi per il 2023", ha replicato infine Tony.