Silverstone tre italiani davanti a tutti in Moto3: Romano Fenati, Niccolò Antonelli – al rientro dopo un infortunio alla mano – e Dennis Foggia hanno pitturato di tricolore tutto il podio inglese. Una maledizione per loro, perché ancora una volta, dopo gli Europei e le Olimpiadi con Jacobs, abbiamo lasciato in qualche modo il segno in terra inglese.
Romano l’ha dominata, e questo c’era da aspettarselo, specie dopo che Valentino Rossi ieri nel post qualifica scherzando ha suonato la carica definendolo il “king di Silverstone”.
La sorpresa è stata quella di Niccolò Antonelli, al rientro dopo un brutto infortunio alla mano, è riuscito a tenere il ritmo di Fenati per tutta la gara, nonostante giovedì fosse ancora tentennante: “Non so se domenica riuscirò a terminare la corsa”.
Male Acosta, o meglio, non è stato il protagonista e questo è già un colpo di scena, visto come siamo abituati, ma ci sta: ha fatto la sua gara su Garcia – il suo diretto avversario per il mondiale – non lo ha lasciato respirare un attimo, e facendo così a livello di campionato è riuscito a limitare tutti i danni.
Quello di Fenati, Foggia e Antonelli è stato il podio più anziano di sempre in Moto3, a Silverstone un circuito alla vecchia maniera dove il talento e il manico contano ancora più di tutto il resto.