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Tutto quello che è successo nel sabato di Assen di SBK: lite tra ducatisti, Rea frustrato e Razgatlioglu deluso

  • di Tommaso Maresca Tommaso Maresca

23 aprile 2023

Tutto quello che è successo nel sabato di Assen di SBK: lite tra ducatisti, Rea frustrato e Razgatlioglu deluso
Ad Assen Alvaro Bautista vince la sesta gara su sette (già sette su otto dopo l'ulteriore successo di stamattina in Superpole Race) della SBK 2023. Il campione in carica si arrabbia con Axel Bassani e con la Direzione Gara, ma trasforma il nervosismo in energia positiva, lasciando senza parole uno scoraggiato Jonathan Rea, secondo: "Sembra che Alvaro scappi via senza fare alcuno sforzo". Toprak Razgatlioglu conquista un altro podio, ma sul misto di Assen si sarebbe aspettato molto di più dalla sua Yamaha

di Tommaso Maresca Tommaso Maresca

Girala e ribaltatala in SBK, alla fine dei conti, finiscono sempre loro tre sul podio: Alvaro Bautista, Jonathan Rea e Toprak Razgatlioglu. Nel 2023, in particolare, il gradino più alto lo occupa stabilmente il ducatista, che ad Assen - in Gara 1 - ha centrato la sesta vittoria su sette gare disputate in questo avvio di stagione. Il campione in carica, partito dalla quarta casella dopo aver subito una penalità di tre posizioni in griglia per aver ostacolato Gerloff e Baz in qualifica, ha scavalcato la R1 di Toprak con il più classico dei sorpassi alla "esse" finale di Assen e, successivamente, si è infilato sul cammino della Kawasaki di Jonathan portando a compimento un coraggioso attacco in approccio di curva 7. L'ultima dozzina di giri è servita a Bautista per scrollarsi di dosso la pressione di Rea, impotente di fronte alla superiorità del pilota del Team Aruba, che ha tagliato il traguardo con oltre tre secondi di vantaggio sul resto della compagnia.

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Un post condiviso da Alvaro Bautista (@abautista19)

Bautista, sempre più dominante, allunga ulteriormente in classifica. Sono infatti 46 i punti di vantaggio su Toprak Razgatlioglu per Alvaro, che non sembra esaurire fame, stimoli e voglia di "extravincere", come lui stesso ha ammesso ai microfoni dei colleghi di GPOne: "Ero un pò incazzato prima della gara per via della penalità. In ogni caso, la sanzione mi ha dato più motivazione più aggressività a inizio gara. Mi ha spinto a non rilassarmi, come magari avrei fatto dopo aver visto il passo di ieri e aver conquistato la pole. In qualifica, infatti, stavo uscendo dalla pitlane e avevo alcuni piloti dietro. Ho visto Bassani molto vicino a Gerloff e Baz. Chi li ha diusturbati è stato Bassani, che era alle mie spalle e non ha rallentato per restare dietro di me e fare il tempo. Io non potevo chiudere il gas per via di Bassani, che ha disturbato gli altri due, per questo non credo fosse giusto penalizzare il sottoscritto. Ciò che più mi ha innervosito, però, è stato che la Direzione Gara mi ha convocato per sentire la mia versione, ma la decisione era già stata presa prima di ascoltarmi". Alle accuse nemmeno tanto velate del campione in carica, il compagno di marca Axel Bassani (Team MotoCorsa, quinto in Gara 1) ha risposto così: "Attualmente non sono il pilota migliore, né il più veloce, quindi in qualifica seguo il miglior pilota, che al momento è Alvaro. Non ho parlato con la Direzione Gara e non ho bisogno di parlare con Alvaro. È normale che un pilota ne segua un altro. Sono rimasto a qualche metro di distanza da lui per cercare di seguirlo, perché per me è normale e se per lui non lo è, problemi suoi".

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Dopo le prestazioni sottotono di Phillip Island e Mandalika, invece, ci si immginerebbe un Jonathan Rea sollevato per i segnali lanciati dalla Kawasaki ad Assen, con la ZX-10RR che ha finalmente consentito aò nordirlandese di restare alla ruota della Panigale V4R per tre quarti di gara. Un sei volte campione del mondo SBK, tuttavia, difficilmente si accontenta di un secondo posto, tantomeno Jontathan: "Mi sono preso tanti piccoli rischi per restare in scia ad Alvaro. In più, alla fine, perdevo molto sull'anteriore anche se avevo la gomma dura, perché guidano con quell'energia e quell'intensità, stavo bruciando lo pneumatico. È frustrante, perché sembra che Baustista scappi via senza fare alcuno sforzo. Non potevo fare nulla, ma abbiamo comunque preso punti importanti. Pensavo che il nostro potenziale fosse migliore qui, ma almeno il fatto di essere lì a lottare è stata una bella sensazione, sicuramente migliore di quelle provate in Australia e a Mandalika, ma ci aspettavamo di essere più forti in queste condizioni". Tra i demoralizzati del sabato di Assen bisogna inserire anche il nome di Toprak Razgatlioglu nella lista. Nonostante la seconda posizione in classifica e il sesto podio in stagione, il turco si aspettava di poter lottare per la vittoria tra le pieghe di Assen che, sulla carte, avrebbero dovuto esaltare le caratteristiche della sua Yamaha, apprsa invece attardata rispetto alle dirette concorrenti: "Qui in Olanda il livello di grip è completamente diverso rispetto alle altre piste e di conseguenza abbiamo dovuto fare i conti con aspetti diversi. Personalmente credo in Yamaha, ma non posso essere del tutto felice per questo terzo posto. Ovviamente domani scenderò in pista per riprovarci, dato che vorrei vincere almeno una volta ad Assen".

Per scoprire se Toprak riuscirà ad insidiare la leadership di Alvaro, quindi, appuntamento oggi alle 14, quando da Assen scatterà Gara 2. La Superpole Race di questa mattina, invece, si è conclusa con lo stesso podio - fotocopia - di Gara 1: Bautista, davanti a Rea e Razgatlioglu al termine di otto giri sprint sull'asfalto olandese.

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