Sembra quasi incredibile come ancora tutto nel paddock di Formula 1 parli di lui. Delle sue imprese dentro e fuori dalla pista. Del suo grandissimo cuore e dei gesti regalati a chiunque li meritasse. Il personaggio di Michael Schumacher rimane su ogni curva, dentro a ogni monoposto e all’uscita di ogni pit-lane, ma anche nei cuori e nei racconti di tutti gli appassionati di questo mondo. Nei giorni che vanno dal 29 dicembre, ovvero la maledetta data che ricorda il suo tragico incidente sugli sci che gli ha drasticamente condizionato la vita, al 3 gennaio, il suo compleanno, si ricorda tutto di Michael. Dal matrimonio con la Ferrari, agli aneddoti che non si possono raccontare dalla pista, alle sue attività fuori dal paddock tra beneficenza e passioni. E quindi, per lasciare ancora un ricordo di lui, ecco alcuni dei momenti più iconici del Kaiser.
L’esordio in Formula 1
Già il debutto del tedesco raccontava tutto: all’improvviso, per una serie di coincidenze perfette, Eddie Jordan gli concesse il sedile della sua monoposto - sottratta a Bertrand Gachot arrestato a Londra - dopo averlo visto correre nelle serie propedeutiche ed essere rimasto affascinato dal suo approccio alle corse. Il suo manager lo aveva spacciato come uno dei più esperti sulla pista di Spa Francorchamps, ma in realtà Michael non ci aveva mai corso e comunque riuscì a qualificarsi settimo. In gara poi si dovette ritirare per un guasto, ma di debutti come il suo se ne sono visti ben pochi.
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La rissa con Coulthard
Il caratterino di Schumacher si era notato presto in pista, con la grinta e la motivazione sempre a spingerlo per dare il massimo, ma la quasi rissa con David Coulthard lo ha reso noto anche fuori dall’abitacolo. A Spa, nel ‘98, i due si scontrarono dopo una manovra non troppo corretta da parte dell’inglese in uno dei momenti chiave per il mondiale del tedesco che, una volta sceso dalla sua vettura, non ci pensò due volte prima di andare spedito nel box del diretto interessato a dirgliene quattro. Fortuna che si misero in mezzo i meccanici e Jean Todt che lo riprese giusto in tempo.
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Anche se l’anno prima la manovra su Villeneuve aveva un po’ lo stesso sapore di quella di Coulthard…
A Jerez de la Frontera fu Schumacher che, in preda all’adrenalina e alla voglia di portarsi quel mondiale a casa con la Ferrari, concluse una manovra un bel po’ scorretta nei confronti del suo diretto avversario. E pagò cara la conseguenza, con la squalifica dal mondiale, che confermava con la ciliegina sulla torta una delle rivalità più incandescenti della storia della Formula 1, quella tra Michael e Jacques.
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Il primo mondiale con la Ferrari nel 2000
Suzuka ha un posto speciale nella mappa delle vittorie della Ferrari: il primo mondiale insieme a Schumacher è arrivato proprio lì. Dopo ben ventuno anni il tedesco riuscì a riportare la coppa più importante a Maranello, frutto di sacrifici e duro lavoro. Fu un weekend iconico quello in Giappone e c’è chi ancora lo racconta con le lacrime agli occhi.
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E insieme a Rubens Barrichello erano “la coppia che scoppia” anche fuori dalla pista
Come quella volta in Malesia, dove i due si diedero al divertimento più pazzo travestiti e con il microfono in mano per festeggiare un’altra annata d’oro per la Ferrari. Forse la notte più raccontata della Formula 1, con i due che hanno ben divertito tutta la sala. O come quella volta a Madonna di Campiglio, dove i travestimenti furono ancora più epici.
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Mai soddisfatto, ci provò anche in moto
Dopo il ritiro dalla Formula 1, Schumacher volse provare le due ruote, per provare ad imporsi anche su quelle piste, e lo fece nel campionato SBK, dove trovò anche qualche piccola soddisfazione.
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