"Alla fine tutto quello che gli ho detto è stato di andare un pochino più piano, perchè tanto basta lo stesso" - Valentino Rossi ha sintetizzato così l'incontro avuto con Pecco Bagnaia a Tavullia subito dopo il ritorno da Austin. Solo che, a giudicare da come è andata oggi la Sprint, Pecco Bagnaia non gli ha dato abbastanza ascolto, visto quanto ha dovuto tirare per agguantare la seconda piazza, dimostrando che se non si spinge al limite, esponendosi anche a qualche errore di troppo, in questa MotoGP non c'è alcuna possibilità di vittoria. "Con Vale - ha raccontato poi meglio Bagnaia - abbiamo fatto un discorso molto più lungo della sintesi che ne è venuta fuori. Abbiamo parlato tanto e è chiaro che il suo 'vai più piano' fosse riferito a una fase della gara di Austin, a quel momento preciso lì in cui sono caduto. Anche perchè in questa MotoGP bisogna sfruttare al massimo tutto il potenziale che c'è. Quella di Vale è stata più una battuta".
Battuta o vero e proprio consiglio, comunque, quanto raccontato da Rossi e Bagnaia definisce ancora una volta un rapporto di confronto continuo e costante tra il Dottore e i ragazzi della VR46. Un confronto che in questo fine settimana si è fatto ancora più forte, visto che Valentino ha deciso di essere presente a Jerez proprio per stare vicino ai suoi ragazzi. Da Franco Morbidelli a Luca Marini e Marco Bezzecchi, passando, appunto, per un Pecco Bagnaia che, almeno stando alle parole del Dottore, può contare su una moto che gli permetterà di confermarsi il più forte del mondo. A patto, però, di limitare gli errori.
"Abbiamo parlato tanto con Pecco - ha raccontato Valentino - quando è tornato da Austin. E' stato difficile. Gli ho detto che secondo me è sbagliato, ma quando è così è difficile sia da accettare, sia da ammettere. Quando sei davanti e stai andando bene così è dura. P𝙚𝙧𝙤̀ 𝙡𝙤 𝙫𝙚𝙙𝙤 𝙗𝙚𝙣𝙚, 𝙜𝙡𝙞 𝙝𝙤 𝙙𝙚𝙩𝙩𝙤 𝙘𝙝𝙚 𝙜𝙡𝙞 𝙗𝙖𝙨𝙩𝙖 𝙖𝙣𝙙𝙖𝙧𝙚 𝙪𝙣 𝙥𝙤𝙘𝙝𝙞𝙣𝙤 𝙥𝙞𝙪̀ 𝙥𝙞𝙖𝙣𝙤 𝙨𝙚𝙣𝙯𝙖 𝙨𝙗𝙖𝙜𝙡𝙞𝙖𝙧e, 𝙥𝙚𝙧𝙘𝙝𝙚́ 𝙗𝙖𝙨𝙩𝙖 𝙡𝙤 𝙨𝙩𝙚𝙨𝙨𝙤". Queste le parole esatte del Dottore, che nell'intervista a Vera Spadini di Sky ha anche parlato di questo suo ritorno nel paddock. "Così si sta meglio - ha scherzato - mi piace questo nuovo ruolo e sono molto contento di quello che sta facendo il Team Mooney VR46 e per me è anche più rilassante rispetto a quando lì in mezzo c'ero io".
Le emozioni, però, sono più o meno le stesse, con Vale che ha svelato anche un retroscena: "Quando abbiamo fatto il team, con Uccio ci chiedevamo se saremmo mai riusciti a vincere una gara. Non mi aspettavo che la vittoria arrivasse così presto, è bello e emozionante. Abbiamo davvero una bella squadra, con due piloti molto forti e anche molto diversi sia nei modi che nell'approccio e questa diversità è molto positiva, perchè guardandosi l'un l'altro riescono anche a migliorarsi ulteriormente". Detto di Pecco, del team e di Bezzecchi e Marini, Valentino Rossi non s'è tirato indietro neanche sull'argomento Franco Morbidelli: "Io quest'anno non lo vedo lontano, sta guidando bene e deve cercare di essere veloce per mantenere il posto sulla Yamaha ufficiale. Il problema è che la situazione tecnica della Yamaha è un po' difficile e anche Fabio Quartararo sta facendo grande fatica: è molto difficile dare ilmassimo quando devi lottare per un ottavo posto. però il consiglio che gli ho dato è quello di essere più vicino possibile proprio a Quartararo, poi Yamaha dovrà fare il suo".