Valentino Rossi ha approcciato la sua 26° stagione nel motomondiale con il solito spirito: “Se continuerò sarà grazie ai risultati, deciderò se andare avanti a metà stagione”. Niente risultati, niente MotoGP, Rossi è stato il primo a tenere fede alla promessa fatta. Avrebbe potuto correre ancora, una sella per lui si sarebbe trovata, probabilmente però lo avrebbe fatto più per gli altri che per sé stesso. E gli atleti, tutti quanti, hanno un egoismo che li protegge da scelte del genere. A sentirlo parlare in questo video però, viene quasi il dubbio che dentro di sé avesse già deciso tutto da almeno una decina d’anni.
La clip, che in questi giorni sta facendo il giro dei social, è uno spezzone andato in onda su Italia1 quando la MotoGP veniva ancora trasmessa in chiaro. È il 28 settembre 2008, Valentino vince il titolo a Motegi con tre Gran Premi d’anticipo dopo una stagione combattuta con Casey Stoner, Jorge Lorenzo e Dani Pedrosa. È l’anno della maglietta “scusate per il ritardo” indossata dopo i mondiali vinti da Nicky Hayden e Casey Stoner, l’anno del riscatto e la risposta a chi lo dava per finito.
Valentino è nel box a festeggiare, parla con il Dottor Costa e tiene in braccio il fratello Luca di undici anni, quel fratello che quando Valentino vinceva il suo primo mondiale era appena un neonato. In mezzo a un sottofondo di festa si sente Meda dargli l’imboccata: “Sentivo che prima dicevi una cosa riferita a tuo fratello Luca, che è carina, lui è un po’ il ritratto della tua mamma e un po’ il tuo, è bello che sia qui con tutti gli amici. Cosa dicevi?”. Valentino risponde prontissimo, sorridendo: “Potrei continuare a correre finché non arriva lui in MotoGP, poi quando arriva anche lui gli faccio il culo un anno e a quel punto smetto”. Chissà se lo vedesse adesso.