Le interviste di Valentino Rossi sono moltissime e ruotano attorno ai temi più disparati in quasi trent’anni di carriera. Eppure ogni volta c’è qualcosa di inedito, di nuovo e mai sentito. È stato così anche oggi ad EICMA per il suo One More Lap, l’ultimo saluto ai tifosi nell’ultimo anno da pilota di MotoGP. Valentino è arrivato sul palco con una Yamaha M1 in livrea 60° anniversario, giacca da moto, jeans e sneakers. Attorno, le moto che ha guidato nei suoi 16 anni in Yamaha. Tanta pioggia, tantissima, ma gli appassionati erano decisamente di più. Sul palco Federica Masolin sdrammatizza “Avrei voluto farti da ombrellina!” lui scherza e parla del ritiro: “Adesso non ci posso più ripensare, ormai è troppo tardi - ha detto Rossi sorridento- Le domeniche non saranno più le stesse nemmeno per me”. Poi uno sguardo alle sue moto, gli viene chiesta la sua preferita. Inutile dirlo è la prima, quella del bacio, di Welkom 2004 e del mondiale vinto contro la Honda e buona parte dei pronostici. Vale racconta anche di quando ha vinto il primo mondiale “Sono venute una trentina di persone da Tavullia e abbiamo fatto un po’ di casino, un po’ di cori… solite robe dai!”.
Oltre a Welkom 2004 ci sono altre due occasioni amatissime dagli appassionati: Laguna Seca 2008 e il sorpasso al cavatappi contro Casey Stoner, e Catalunya 2009, con il sorpasso all’ultima curva su Jorge Lorenzo: “Tra queste tre quella che mi ha fatto godere di più è stato Barcellona - ha raccontato Valentino - perché non c’era un altro punto o un altro modo per farcela, era proprio il massimo”. Su Laguna Seca invece, Rossi spiega che vincere lì era più importante di quanto potesse sembrare all’esterno: “Laguna Seca dovevo fare di tutto per tenerlo dietro e prima di arrivare in circuito con Uccio dicevamo che bisognava fare tutto per vincere, era il momento cruciale del campionato”. Nel 2010 invece, con la caduta al Mugello e la frattura scomposta di tibia e perone dopo un allenamento con la moto da enduro, le cose sono cambiate irrimediabilmente: “Il 2010 è stato lo spartiacque della mia carriera, ed è anche stata la volta che ho sentito male più di tutte”.
Sul palco, ma solo con un messaggio, anche Vasco Rossi: “Ciao Vale! Volevo esserci anche io alla festa, la straordinaria festa per la tua straordinaria carriera - le parole del rocker di Zocca - diciamo che non ci sono parole per ringraziarti per tutto quello che ci hai dato in tutto questo periodo, questa straordinaria stagione lunghissima. Ci hai fatto divertire, ci hai fatto impazzire, le gare non saranno più le stesse senza di te. Io ti abbraccio forte, ti voglio bene. E ti garantisco che si aprirà una nuova stagione che tu neanche immagini. Sarà un periodo bellissimo, diventerài padre che è un’esperienza straordinaria e poi… qualunque cosa tu ti metta a fare sarai sempre il migliore!”