Il Dottore e il Corsaro, Biaggi e Rossi, Max e Vale. La prima rivalità e forse la più ‘sentita’ è quella tra i due piloti italiani. Gli sfottò sono partiti quando il campione di Tavullia era una giovane promessa. La bambola di Claudia Schiffer, le dichiarazioni e l’incontro in 500: “In quel momento c’era bisogno di una cosa così e guarda caso c’erano due italiani uno un po’ più esperto e l’altro talentuosissimo che correva sulle stessi piste - ha raccontato Max Biaggi a RiVale - Quando ci siamo trovati in 500 non ci conoscevamo ma era come se fosse già accaduto tutto. Non mi sono scelto il ruolo del cattivo, come lui quello del buono… doveva andare così”. In classe regina è praticamente successo di tutto. Da quel dito medio ai sorpassi sul traguardo. Insomma, una rivalità talmente planetaria che prese il nome di ‘Duello degli Spaghetti’: “Venivamo presi in inganno perché bastava che un giornalista venisse da noi a dirci ‘Sai cosa ha detto di te’ e noi esplodevamo. Ogni cosa che succedeva lo dicevamo, ci siamo fatti usare entrambi. A un certo punto era diventata talmente pesante che mi levava sempre qualcosa”
Dopo gli anni vittoriosi in Honda Valentino Rossi è passato in Yamaha ed è proprio il suo debutto stagionale con la M1 che è anche il più grande rimpianto di Biaggi. A Welkom 2004, in Sudafrica, i due si sono dati battaglia fino all’ultimo giro: “Mi ero preparato tutto per attaccarlo alla fine ma quando sono passato davanti al traguardo ero convinto che mancasse un giro e invece c’era la bandiera a scacchi – racconta con estrema calma - Avevo fatto male i calcoli, ero pronto per puntare a vincere”. Ma se Max lo dovesse descrivere in tre parole? “Talentuoso, intelligente e paraculo”.
C’è nel dispiacere nel volto del Corsaro ed è proprio seduto davanti alle sue tute da corsa che dice: “Potevamo assolutamente gestirla meglio”. Fatto sta che la loro rivalità è finita poi in una maniera davvero strana. A Motegi quando la tensione era all’apice: “Ci siamo trovati per caso in ascensore, mentre andavamo su ho spinto stop, l’ho guardato e gli ho detto ma perché mi rompi i c****i, cosa ti ho fatto? – dice Biaggi sorridendo - ‘No Max è la stampa, io non ce l’ho con te’ mi diceva. Da lì è improvvisamente finito tutto improvvisamente”. E infine la classica domanda se lo chiamassero per andare al Ranch: “Adesso inizierà la seconda parte della sua vita e magari con un bicchiere di vino un giorno…chissà. Se mi chiamasse sarebbe molto particolare e sono fiducioso che le cose potranno cambiare”.