Quella tra Jorge Lorenzo e Valentino Rossi è stata una delle rivalità più accese degli ultimi anni, se non la più. I due hanno vissuto un rapporto di amore e odio con momenti davvero tesi. A raccontarli è stato proprio lo spagnolo a RiVale, il documentario su Dazn: “Sono cresciuto con il mito di Max Biaggi e quindi diciamo che lo ‘odiavo’– ha detto - Una dichiarazione del genere so che non piacerà ai tifosi... Tanto rispetto per Vale ma non è un Dio perché se lo fosse sarebbe impossibile batterlo”. Il cinque volte campione del mondo ha così ripercorso la sua vita, dall’arrivo in Yamaha nel 2008 quando hanno messo un muro nel paddock tra lui e il Dottore per evitare lo scambio di informazioni fino allo screzio con Massimo Meregalli: “Era più concentrato su Valentino, andava a dirgli cosa facevo io, i miei segreti. Ho capito da delle foto sui social che lui aveva iniziato a girare con le stesse moto con cui giravo a Lesmo. Ho intuito che è stato lui a dirgli come mi allenavo con mio padre. Ho parlato con Jarvis e gli dissi che non volevo che Massimo ascoltasse cosa ci dicevamo”.
Il tempo passa e le battaglie si infiammano, a Catalunya nel 2009, una delle gare più spettacolari tra i due con Valentino Rossi che all’ultima curva ha superato il maiorchino: “Provavo a spingere e mi seguiva, mi sorpassava ma rimanevo lì. Io ho approfittato della scia per superarlo sul rettilineo, ma lui mi ha sorpassato all’esterno chiudendo il ginocchio per non toccarmi. Una manovra spettacolare. Però ho imparato e ho fatto la stessa cosa aprendomi di più per non lasciare quello spazio – racconta mentre scorrono le immagini di quel fantastico ultimo giro - Ho fatto di tutto per chiudere le porte e non frenare mai, ma ho lasciato lo spazio all’ultima curva. Da una parte me lo aspettavo, ma un’altra diceva che non era possibile. In quel momento è passato. Quella gara era importante per lui, doveva vincere per forza. La squadra lo ha celebrato come se avesse vinto più di un Mondiale”.
Il 2010 per Lorenzo è stato sensazionale, ma è proprio in quel momento che la situazione è precipitata: “Sono stato il primo e l’ultimo a batterlo a parità di condizione. In quel momento dette un ultimatum a Yamaha, ‘o me o lui’. Per orgoglio l’anno dopo andò in Ducati – continua – A Motegi abbiamo vissuto molti momenti testi, quando ci siamo scontrati lì ho dichiarato che non capivo perché mi faceva rischiare il campionato”. Valentino in Ducati ha vissuto momenti di grande frustrazione, con due anni fuori dalla top five: “Quando fai schifo il tuo valore velocemente cala e quello di Vale è cambiato radicalmente. Io potevo chiedere tutto quello che volevo, se non avessi voluto Vale in Yamaha avrebbero accettato, ma non l’ho fatto perché non me lo sarei immaginato. Se lo avessi saputo non ci avrei pensato un attimo. Per proteggere il tuo status è normale”. E infatti Valentino tornò ‘a casa’, ma con un atteggiamento piuttosto diverso: “È ritornato molto più umile, però lui voleva vincere e piano piano ci è arrivato ed è finito davanti a me in campionato. Sapeva quali erano i punti forti e i suoi deboli e provava a migliorarli. Si fissava sui rivali. Se si trova davanti a una personalità più debole ti faceva sentire inferiore, a me non ha mai influenzato ma capisco che su altri ha fatto la differenza”.
E poi quel fatidico 2015 dove Valentino Rossi, in piena lotta per il decimo mondiale, trovò sulla strada l’alleanza tra gli spagnoli: “L’argentina è stata la chiave di quel campionato. Vale è arrivato da dietro, si sono toccati e Marquez è caduto. Marc ha pensato che la colpa fosse di Valentino e fino a quel momeno avevano una relazione molto buona. Secondo me ha Marc ha dato fastidio che Vale non si sia scusato e ha festeggiato così tanto – dice Jorge Lorenzo, ammettendo poi una verità che non era mai stata detta, ma soltanto palesemente pensata - Poi Assen dove si davano colpe a vicenda. Quella è stata l’ultima goccia, Marc non voleva più che Vale vincesse il mondiale”.
I rapporti tra i due sono però adesso migliorati. Non sono amici, ma c’è un enorme rispetto: “Se mi chiamasse per una gara al Ranch? Magari è successo già… mi ha chiamato stamattina. Mi sono sorpreso e mi ha fatto molto piacere. Valentino è uno dei tre più forti dell’era moderna”. Nei titoli di coda, poi, Jorge Lorenzo ha svelato alcuni aneddoti tra i due: “Abbiamo avuto delle cose belle insieme. A Le Mans avevo ancora le caviglie rotte e mi sono seduto sul podio e lui si è seduto con me insieme a Colin Edwards, fu un bel momento. A Motegi siamo tornati insieme in un van e cantavamo le canzoni per festeggiare il campionato costruttori, ci siamo divertiti”.