Il dubbio, bisogna ammetterlo, c'era venuto a tutti: ma non sarà che dopo la grande paura di domenica scorsa, quando le moto impazzite di Franco Morbidelli e Joahnn Zarco lo hanno praticamente sfiorato, a Valentino Rossi è venuta voglia di smettere? Che c'ha pure pensato lo ha detto lui stesso, a caldo, subito dopo aver rivisto quelle tremende immagini, ma poi aveva anche aggiunto che - una volta risalito in sella per la ripresa della gara - la paura l'aveva lasciata chiusa nel box. Il rientro in fretta a Tavullia dall'Austria per passare una sola giornata con la fidanzata Francesca Sofia Novello e tra i suoi affetti, però, avevano lasciato intendere che forse quel pensiero non era rimasto nel box e che effettivamente Valentino Rossi, dopo essersi giocato un jolly enorme come quello di domenica, stesse davvero valutando di non dar seguito ai propositi di prolungare ancora la sua già lunghissima carriera. Tanto che Carlo Pernat, non certo l'ultimo arrivato, aveva addirittura ipotizzato un passaggio nel team Yamaha Petronas del fratello di Vale, Luca Marini, laddove il nove volte campione del mondo avesse deciso di chiudere il conto con le corse in moto.
Invece la firma sul tanto discusso contratto con Petronas SRT ci sarà e non è escluso, a questo punto, che possa davvero arrivare già a Misano, nei giorni del doppio appuntamento della MotoGP al Marco Simoncelli World Circuit per il Gran Premio della Repubblica di San Marino e quello della Riviera di Rimini. La gara di casa, insomma, per il nove volte campione del mondo, e lo scenario perfetto per ufficializzare nero su bianco che sarà in pista anche per il Mondiale 2021. Tanto che oggi, durante la conferenza stampa che ha preceduto la prima giornata di prove libere del Gran Premio della Stiria, al RedBull Ring, Valentino Rossi ha tolto ogni dubbio: "Non ci ho ripensato - ha detto - Ci sarò anche il prossimo anno. E’ stato un momento molto difficile: ero spaventato dopo l’incidente. Dalla moto avevo visto solo la moto di Zarco volare, non avevo capito che la moto di Franco era così veloce e vicina. E’ stato difficile tornare in moto, ma non avevo tante alternative". Anche perchè il campione di Tavullia non si immagina in pantofole sul divano neanche quando sarà andato in pensione: "Quando smetterò con la MotoGP - ha spiegato - farò comunque qualcosa di pericoloso. O mi ritiro nella mia casa, sto nel letto, ma se fai questo non cambi opinione e voglio continuare l’anno prossimo”. Senza specificare, però, se sarà in sella alla Yamaha Petronas, come sembra assodato, o se invece ci sono i margini per restare in quella ufficiale, vista la discontinuità dimostrata da Maverick Vinales.
Il futuro non è in discussione, quindi, ma c'è tempo per valutarlo, con Valentino Rossi che preferisce concentrarsi sulle questioni più contingenti e sul fine settimana che sta per iniziare: "Questo è un circuito difficile per Yamaha, il nostro passo non era fantastico per lottare per il podio. Ma sono stato costante nella seconda parte della gara: adesso abbiamo tanti dati, partiamo da una posizione migliore per provare a stare più avanti. Questo circuito è pericoloso perché ci sono tre punti dove vai fortissimo. La curva 3 mi piace moltissimo, è molto tecnica, ma è pericolosa. Hanno migliorato la sicurezza, aumentando il muro: un accorgimento che sarebbe servito per fermare la moto di Joahnn Zarco, ma non quella di Franco Morbidelli. Forse bisogna modificare il disegno, ma non è facile e certamente non immediato, quindi non so come si possa fare per migliorare. Ne parleremo in Safety Commission. Il Motorsport è pericoloso, i piloti devono essere aggressivi, ma con la testa. Quanto al resto, non bisogna esagerare a far vedere le immagini troppo volte, ma è giusto farlo per capire la realtà".