Valentino Rossi ha firmato con Il Team Petronas per il 2021 dove, insieme a Franco Morbidelli, guiderà una M1 con dotazione ufficiale. In una giornata così importante per lui e dopo mesi di silenzio stampa, il Dottore ha dissipato la nebbia di congetture da parte di giornalisti, appassionati e addetti ai lavori. A cominciare dalla possibilità di veder approdare la VR46 in MotoGP e continuando con il rapporto più che decennale che lo lega a Lin Jarvis: Rossi ha infatti dichiarato a motosan.es che "Forse nel 2022 ci sarà un team VR46 in MotoGP. Ma è molto presto - ha voluto chiarire il nove volte iridato - perché la dimensione della nostra struttura è ideale per Moto3 e Moto2. Farlo con Yamaha, perché no? Ne abbiamo già parlato con Lin, ma prima dobbiamo decidere se saremo in MotoGP.”
Inutile dire che, per il motomondiale, avere Valentino Rossi nel paddock è un’enorme ricchezza. Lo sappiamo noi, lo sapete voi e lo sa anche Carmelo Ezpeleta, che farà tutto il possibile per agevolare l’ingresso della struttura guidata dal clan di Valentino nella massima serie.
Rossi ha anche voluto raccontare i giorni del suo licenziamento dal Team Ufficiale, quando Lin Jarvis lo ha chiamato per trovarsi da lui a Tavullia negli uffici della VR46. Ce lo immaginiamo, il manager britannico, in aereo con un trolley nella cappelliera ed un unico pensiero fisso: “Sto andando a licenziare Valentino Rossi.”
Sono i giorni di pre campionato, Lorenzo ha lasciato la Honda e sia la HRC che la Ducati sono a caccia di talenti. Yamaha ha quindi blindato Vinales con un rinnovo biennale, il quale nel frattempo aveva avuto diversi contatti con Borgo Panigale, e poi ha firmato con Quartararo, un po’ per non farselo sottrarre dalla concorrenza ed un po’ per rendere giustizia ad un talento coltivato nel team satellite.
“Lin mi ha chiamato e mi ha detto che sarebbe venuto a trovarmi alla VR46. - ha raccontato Valentino - Ho capito subito che non poteva essere una buona notizia, ma già dal GP della Thailandia avevo capito che le cose potevano cambiare: Vinales aveva vinto alcune gare e Quartararo aveva dimostrato di essere veloce. Così ho chiesto a Lin cosa sarebbe successo se avessi voluto continuare, ho provato a metterlo sotto pressione. Lui ha accettato, e da quel momento abbiamo lavorato al contratto. Avrei voluto più tempo per decidere, perché non mi piacevano i risultati dello scorso anno, non mi sentivo abbastanza forte.”
Valentino Rossi quindi sarà al via il prossimo anno, ed anche se i meccanici Alex Briggs e Brent Stephens non potranno essere con lui il Dottore lotterà ancora una volta per portarsi a casa il decimo iride.