Come le cucine Scavolini, come la pasta, come il Festival di Sanremo: Valentino Rossi, nonostante i risultati a dir poco deludenti, è ancora il più amato dagli italiani. Ma non soltanto da loro. Nelle scorse ore, infatti, l'account Instagram ufficiale della MotoGP ha pubblicato un post contenente un sondaggio facile facile: chi è il vostro pilota preferito di tutti i tempi? La domanda era sovrapposta a un'immagine che ritrae Valentino Rossi e Daniel Pedrosa nel corso di una gara della stagione 2009. Tra i commenti degli appassionati, a spiccare, quelli di due follower "eccellenti": Luca Marini e Maverick Vinales.
Ora, come possa aver risposto il Freddo di Romanzo Tavulliese, ben ve lo potete immaginare: al cuore non si comanda e per Luca, naturalmente, è Valentino Rossi il più forte pilota che abbia mai calcato i circuiti del Motomondiale. Tutt'altro che scontata è la risposta di Vinales, che indica, a sua volta, lo stesso Dottore, ricevendo una pioggia di like per l'ammissione, ritenuta evidentemente dagli altri follower particolarmente "sportiva".
Non è la prima volta che un pilota in attività e ora rivale diretto di Valentino ne decanta le lodi, raccontando magari di come, nella propria cameretta, a troneggiare sopra al letto ci fosse un poster di quello che ora è il più vetrano tra i suoi antagonisti.
Arcinota è la foto di un giovanissimo Marc Marquez, in compagnia di Rossi, mentre si fa autografare il modellino di una Subaru Impreza simile a quella usata da Valentino durante i primi Rally di Monza, e altrettanto nota è la "passione" che lega Quartararo, al campione italiano. Un'ammirazione culminata soltanto qualche giorno fa con uno scambio dei rispettivi caschi.
Meno scontato è che un Vinales, che a porre fine all'epopea Rossi in Yamaha ufficiale ha dato ben più che un contributo, prenda posizione in maniera così netta e soprattutto in forma pubblica. Evidentemente, la grandezza delle imprese sportive del tavulliese, per quanto risalente nel tempo e per quanto ormai quasi non più presente nella memoria dei più giovani piloti, riesce ancora ad esercitare un fascino irresistibile in chi ha avuto la fortuna di godere conspaevolmente di quel periodo. I rivali di Valentino sanno bene cosa significhi vincere nove mondiali, 115 gare e salire per 235 volte sul podio. Chi condivide o ha condiviso con lui la fatica, l'impegno e l'abnegzione che serve per raggiungere quei risultati, non si vergogna, così, di negare la sua ammirazione per un pilota che - piaccia o meno - ha fatto la storia di questo sport.