Da tempo i piloti spagnoli stanno discutendo sull’opportunità di dare vita a qualcosa che possa prendere spunto dalla VR46 Riders Academy di Valentino Rossi ma da far nascere sotto la bandiera della Spagna. Recentemente, anche Maverick Vinales si era espresso in proposito: “Spesso con gli altri piloti che risiedono in Andorra ci alleniamo insieme, ma bisognerebbe lavorare ad una realtà strutturata che ricalchi magari quanto fatto da Valentino nel suo Ranch. Sarebbe una grande occasione per quei piloti che sono già nel mondiale di confrontarsi sempre su livelli alti e sarebbe, soprattutto, una enorme opportunità per i giovani piloti”. Fino ad ora, però, gli “allenamenti di gruppo” erano stati solo figli di iniziative individuali e, a volte, senza alcun tipo di organizzazione professionale. Ora, a mettere insieme le esigenze e a far muovere i primi passi di un progetto che sembra destinato a crescere ci ha pensato Xavi Fores.
Il pilota spagnolo, che conta anche una presenza in MotoGP nel 2016, sta infatti organizzando tre giornate di test privati ad Almeria, Cartagena e Portimao. A svelarlo è stato Tito Rabat, che in una recente intervista ha spiegato: “C'è un gruppo che Xavi Forés ha organizzato in cui vengono annunciati diversi piloti di MotoGP, Moto2 e Moto3, con alcuni test che faremo a gennaio .
Uno sarà ad Almería, un altro a Cartagena e un altro a Portimao. Proverò a fare tutte e tre le esperienze. Durano due giorni il venerdì e il sabato. Jorge Martín, Aleix Espargaró e Joan Mir dovrebbero esserci quasi sicuramente. Oltre a piloti di Moto2 e Moto3, come Masiá . Il livello sarà molto alto e sono entusiasta perché mi divertirò e questo servirà da allenamento”.
L’amicizia tra Tito Rabat e Joan Mir è nota, ma orai le loro strade stanno per dividersi fuori dai campi 8° dagli asfalti) di allenamento, visto che l’ex pilota di Avintia ha chiuso la sua esperienza nel motomondiale per passare in Superbike. Anche ai test organizzati da Fores, comunque, guiderà una Ducati molto simile a quella del Team Barni con cui debutterà nel mondiale SBK. “A Borgo Panigale – ha raccontato – mi hanno regalato una Panigale, non è la Superleggera, ma va benissimo lo stesso per allenarsi e prendere le misure con nuovi pesi e nuove dinamiche di guida. Non vedo l’ora di portarla in pista insieme agli altri che, chiaramente, non guideranno prototipi, ma moto praticamente di serie, trattandosi di test privati e non organizzati dai team”.