image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • Calcio
    • NFL
    • combattimento
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Cronaca Nera
    • Esteri
    • Economia
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • calcio
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Tech
  • Fashion
    • Fashion
    • Moda
    • Gear
    • Footwear
  • EVERGREEN
  • Topic
  • Journal
  • Media
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Sport

Il testamento di Tito (Rabat):
“Mai più un Euro a nessuno”

19 novembre 2020

Il testamento di Tito (Rabat): “Mai più un Euro a nessuno”
Lo spagnolo, scaricato da Ducati per fare posto a Luca Marini e rimasto senza moto (e probabilmente anche senza MotoGP), ha avuto parole durissime verso tutti. Tranne verso se stesso…

Nel Team Avintia Ducati si sentiva al sicuro, perché per correre lì aveva portato in dote corposi contratti con sponsor legati agli affari della sua famiglia. Ma non è bastato: Ducati ha scelto Enea Bastianini e Luca Marini, imponendo i due giovani italiani a Ruben Xaus e a quelli di Avinta e Esponsorama. Con buona pace di Tito Rabat, costretto a fare le valigie nonostante un accordo già in essere anche per il 2021. Un destino diametralmente opposto, il suo, rispetto a quello del suo grandissimo amico Joan Mir. Così è la vita e così, ora, sono anche le corse. Ma Rabat non ci sta e in questi giorni si è lasciato andare a dichiarazioni piuttosto velenose.

“Sono giunto alla conclusione – ha detto - che sono un buon pilota e che non pagherò un altro Euro per correre. Mai più e per nessuno. Non devo farlo, penso che dovrebbero pagarmi per guidare . Soprattutto dopo quello che ho fatto con una moto privata in questi cinque anni”.

Visualizza questo post su Instagram

Un post condiviso da Tito Rabat (@titorabat)

Che cosa abbia fatto, francamente, un po’ ci sfugge, visto che i risultati non sono stati entusiasmanti per lui in MotoGP e che il suo ultimo compagno di squadra, Joahnn Zarco, ha messo nel sacco ben altre prestazioni e ben altri punti nella classifica del mondiale. Ma Rabat ha una spiegazione anche per questo: “Non ho mai avuto i materiali migliori, per la mia moto ci si è sempre dovuti arrangiare. Zarco, a cui comunque vanno tutti i meriti per le buone cose che ha fatto, ha avuto il supporto di Ducati”. Che Rabat nell’ambiente non fosse particolarmente visto di buon occhio è cosa nota, anche perché non è mai stato un segreto che i suoi ingaggi erano ampiamente coperti da intrecci di sponsor e sponsorizzazioni.

Un modo di far parte del Circus che la Dorna, e Carmelo Ezpeleta per primo, dicono di voler debellare definitivamente.  Anche perché a farne le spese è l’intero ambiente, ormai assuefatto alla figura del pilota-pagante che, magari, soprattutto nelle categorie minori e tra i giovanissimi, toglie spazio a chi ha più talento, ma non ha la possibilità di investire cifre da capogiro.

Visualizza questo post su Instagram

Un post condiviso da Tito Rabat (@titorabat)

Lo stesso Tito Rabat, a quanto pare, ammette che aver accettato un certo tipo di accordi non è stato un bene per lui e se c’è una certezza che ha sul suo futuro è che non tirerà più fuori un Euro per correre. Piuttosto ne pretenderà. E’ l’unica cosa che dice di sapere. All’orizzonte, infatti, per lui non ci sono molte prospettive.

Si era a lungo vociferato di un possibile passaggio in Aprilia, ma sembra che a Noale abbiano scelto altre strade. Ducati gli avrebbe, invece, offerto la moto di un team privato in Superbike e probabilmente è in quel mondiale che andrà a finire. Anche se, almeno a sentire le ultime indiscrezioni, qualche scenario potrebbe aprirsi anche in Moto2: un mondiale che Rabat ha già vinto. Ma lui stesso non è particolarmente convinto di voler tornare indietro: “Quando guardo come funziona la Moto2 – conclude - non credo abbia senso tornare indietro . La Moto2 è fatta per i giovani piloti che poi si fanno avanti. Ad essere sincero, l'unica cosa che vorrei della Moto2 è che ci siano più eventi che nel Campionato Mondiale Superbike. Non saprei come scegliere tra Moto2 e Superbike”.

 

Se siete arrivati fino a qui seguiteci anche su Facebook e su Instagram

Visualizza questo post su Instagram

Un post condiviso da Tito Rabat (@titorabat)

More

Per Aprilia spuntano le ipotesi Marco Bezzecchi e Tito Rabat

MotoGP

Per Aprilia spuntano le ipotesi Marco Bezzecchi e Tito Rabat

Squalifica di Andrea Iannone: Carmelo Ezpeleta è furibondo, la FIM fa spallucce

di Emanuele Pieroni Emanuele Pieroni

MotoGP

Squalifica di Andrea Iannone: Carmelo Ezpeleta è furibondo, la FIM fa spallucce

Scott Redding non si capacita: “Pazzesco lasciar andare Chaz Davies. Rinaldi? Vedremo cosa saprà fare"

di Emanuele Pieroni Emanuele Pieroni

Superbike

Scott Redding non si capacita: “Pazzesco lasciar andare Chaz Davies. Rinaldi? Vedremo cosa saprà fare"

Tag

  • Aprilia
  • Ducati
  • Mercato piloti
  • Moto2
  • MotoGP
  • Portimao
  • Superbike
  • Tito Rabat

Top Stories

  • La psicologa Rossi su MOW: “Il Codice Sinner? Ecco cos’è e perché Panichi e Badio sono andati via. Zverev? Ha i segni di un burnout, sta lanciando un grido di aiuto, ma non è il solo, c’è anche Jannik e…”

    di Giulia Sorrentino

    La psicologa Rossi su MOW: “Il Codice Sinner? Ecco cos’è e perché Panichi e Badio sono andati via. Zverev? Ha i segni di un burnout, sta lanciando un grido di aiuto, ma non è il solo, c’è anche Jannik e…”
  • SINNER È CAMBIATO: Come? Ce lo spiega Bertolucci: “Non gli si può chiedere di diventare Alcaraz, ma ora a Wimbledon Jannik segue canovacci tattici ben precisi perché…”

    di Giulia Sorrentino

    SINNER È CAMBIATO: Come? Ce lo spiega Bertolucci: “Non gli si può chiedere di diventare Alcaraz, ma ora a Wimbledon Jannik segue canovacci tattici ben precisi perché…”
  • Carlo Pernat a MOW: “Dall’Igna ha avuto ragione, la GP25 non va e Valentino Rossi vede in Pedro Acosta il suo Marc Marquez”. Ma la NOTIZIA CLAMOROSA è un’altra…

    di Emanuele Pieroni

    Carlo Pernat a MOW: “Dall’Igna ha avuto ragione, la GP25 non va e Valentino Rossi vede in Pedro Acosta il suo Marc Marquez”. Ma la NOTIZIA CLAMOROSA è un’altra…
  • Sì, Adriano Panatta attaccò il telefono all’avvocato Agnelli e lo racconta lui, passando per il rapporto con Pietrangeli, la Coppa Davis, Nadal e il tennis di oggi con Alcaraz e Sinner

    di Giulia Sorrentino

    Sì, Adriano Panatta attaccò il telefono all’avvocato Agnelli e lo racconta lui, passando per il rapporto con Pietrangeli, la Coppa Davis, Nadal e il tennis di oggi con Alcaraz e Sinner
  • LE BOMBE DI RODDICK SU WIMBLEDON: “Sinner? Non va oltre la semifinale. Alcaraz? Ecco chi deve temere, ma no, non è Jannik”. Poi su Zverev, Djokovic, Medvedev e Rune…

    di Giulia Sorrentino

    LE BOMBE DI RODDICK SU WIMBLEDON: “Sinner? Non va oltre la semifinale. Alcaraz? Ecco chi deve temere, ma no, non è Jannik”. Poi su Zverev, Djokovic, Medvedev e Rune…
  • PELLE D'OCA! Per Saviano il Palio è lo specchio retrogrado della nostra Italia? Tittia risponde con un trionfo che profuma di “lavoro e famiglia” e Mr. Gomorra…

    di Emiliano Raffo

    PELLE D'OCA! Per Saviano il Palio è lo specchio retrogrado della nostra Italia? Tittia risponde con un trionfo che profuma di “lavoro e famiglia” e Mr. Gomorra…

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore moreno.pisto@mowmag.com

Next

Pedrosa lo aveva detto a febbraio: “Suzuki vincerà il mondiale anche se ancora non lo sa”

di Redazione MOW

Pedrosa lo aveva detto a febbraio: “Suzuki vincerà il mondiale anche se ancora non lo sa”
Next Next

Pedrosa lo aveva detto a febbraio: “Suzuki vincerà il mondiale...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy