Lo scrittore e poeta Aurelio Picca denuncia a MOW di essere stato vittima di una molestia, a quanto racconta a sfondo omosessuale, da parte di una persona il 24 dicembre scorso. Intorno a metà pomeriggio si trovava a Velletri, nel Lazio, per qualche ora di spensieratezza prima della Vigilia di Natale, che però sono state rovinate da un episodio che ci ha riferito. Ha premesso: “Mi trovavo nelle vicinanze di Piazza del Mercato e stavo cercando di ricreare nella mia mente il presepe, che veniva allestito in quelle strade quando ero un bambino, fantasticando sulle persone in giro”. Lo scrittore voleva incontrare e scambiare due chiacchiere con i vecchi falegnami o calzolai, come ci ha detto di fare da molti anni - professionisti ormai a rischio estinzione anche nei piccoli borghi italiani - e invece avrebbe trovato un molestatore. Ecco cos'è accaduto.
“In quella piazza lavorano anche dei miei cugini macellai, ero di buon umore e ho pensato di passare davanti l’ingresso del loro scarico merci per un saluto. Alla mia sinistra, a quattro metri da me c’era un signore di circa cinquant’anni. Un interlocutore secondario - ha raccontato - , perché io stavo parlando con altre persone”. Ma Aurelio Picca non sapeva che da lì a poco quella persona gli avrebbe rovinato la Vigilia di Natale. “Dopo una breve conversazione, questo signore ha fatto due passi verso di me e per prima cosa mi ha strizzato i genitali con una sua mano e poi li ha tirati violentemente. Devo ammettere che mi ha fatto molto male”. Colpito di sorpresa lo scrittore - un omone di un quasi un metro e novanta - non è riuscito a reagire come avrebbe voluto: "In condizioni normali gli avrei tirato due cazzotti, solo che davvero non me l'aspettavo". Anche perché quello che lo ha stupito è la motivazione che quell'uomo gli ha avanzato: “Mi ha preso in un momento in cui non gli stavo dando nemmeno retta. Dopo avermi colpito in quel modo ha detto che, se avessi voluto, lui avrebbe potuto soddisfarmi sessualmente... quando ho capito cosa stava succedendo l’ho mandato a fare in cul*”. Così, vista la reazione, il molestatore si è allontanato a passo svelto dalla piazza, lasciando lo scrittore in preda al dolore e alle preoccupazioni. “Sono una persona piuttosto ipocondriaca, per cui di corsa ho raggiunto la macchina e ho chiamato il mio medico di fiducia e l’urologo. Fortunatamente il dottore mi ha rassicurato e non ho riportato danni, ma pensate che matti che ci sono in giro. Ho avuto una regressione infantile senza precedenti, mai mi sarei aspettato una cosa del genere in vita mia”. Nonostante la rabbia e l’incredulità per l'aggressione subita, Aurelio Picca ha deciso di non denunciare l’accaduto alle forze dell’ordine. “Si sarebbero messi a ridere in commissariato - conclude sconsolato - e probabilmente non sarei stato credibile”.