Dopo un susseguirsi incessante di rumors ecco che, finalmente, Apple, ha svelato i nuovi modelli di iPhone. Durante il consueto appuntamento annuale dallo Steve Jobs Theater a Cupertino, il successore del luminare fondatore del marchio della mela, ha illustrato i quattro nuovi modelli dello smartphone più ambito dal grande pubblico. Nonostante Tim Cook e ciurma abbiano presentato i nuovi modelli come il non plus ultra dell’evoluzione tecnologica, al netto di diverse migliorie, non si può dire che ci sia stata una rivoluzione. Ci si aspettava un po’ di tutto, quantomeno all’inizio con, addirittura, dei rendering in cui ci si immaginava un display al posteriore ma, man mano che ci si avvicinava al lancio, le aspettative si sono decisamente ridimensionate.
Le migliorie dei nuovi modelli in gamma si sono concentrate, principalmente, sui modelli PRO, con un focus generale sulla sostenibilità, tema ormai di fondamentale importanza, anche grazie alle spinte dei vari governi locali e dell’UE. Per la prima volta, infatti, i modelli di melafonino sono dotati di presa USB-C, come voluto dall’Unione Europea e diventano anche maggiormente riparabili, grazie a una nuova scocca, abbinata a un telaio in alluminio 100% riciclato. Che sia una spinta endogena o esogena verso la sostenibilità, poco importa, anche in vista dell’impegno del marchio di Cupertino verso l’obiettivo impatto neutro entro il 2030. Ma veniamo al sodo: gli iPhone 15 Pro e 15 Pro Max portano al debutto un design ritoccato grazie a una scocca in titanio spazzolato, che ha i bordi maggiormente arrotondati. L’impiego di un materiale più nobile non è però solo di un vezzo, il titanio grado 5, lo stesso impiegato nel settore aeronautico, consente di limare il peso di diversi grammi che, anche se sulla carta non fanno particolarmente impressione, si sentono una volta che si utilizza il device.
Come scrivevamo pocanzi, l’altra novità è la sottostruttura in alluminio che, integrata al telaio esterno in titanio grazie a un processo termomeccanico, migliora la resistenza agli urti e, al contempo, la dissipazione del calore. Addio al tasto per silenziare. Dopo svariati anni di onorata carriera, il tipico tasto laterale volto a mettere il silenzioso, è stato rimpiazzato dal nuovo Action Button che, anche se nella configurazione base consente di mettere comunque il silenzioso, può essere configurato con diverse funzioni, compresa la lente di ingrandimento che va a migliorarne l’accessibilità. Prima di passare alle novità della fotocamera, che sono forse quelle più interessanti per i non-nerd, parliamo del nuovo chip A17 Pro. Si tratta del primo processore con architettura a 3 nanometri che vanta la presenza di 19 miliardi di transistor. In cosa si traduce? In grandi miglioramenti dal punto di vista della grafica con effetti di luce particolarmente realistici. Per intenderci, una qualità del genere è stata riservata fino ad oggi alle console di gioco. Ora, capitolo fotocamera. Per chi si aspettava una rivoluzione copernicana, anche quest’anno, rimarrà a bocca asciutta o quasi. Rispetto ai competitor sul mercato (leggasi) Samsung, rimane invariato il numero di sensori, che rimangono tre, e la loro disposizione. Rispetto agli iPhone 14 Pro ci sono solo delle migliorie garantite dal nuovo processore e dai nuovi algoritmi. In questo modo, adesso, si potrà scattare con sette diverse lunghezze focali e si potranno realizzare i ritratti anche a partire dalle foto già scattate.
Oltre alla lente ultra-grandangolare (0.5X), si affianca il sensore principale da 48MP, dedicato esclusivamente alla linea Pro, che consente di alternare attraverso l’interfaccia dell’app Foto 3 lunghezze focali: 24 mm, 28 mm e 35 mm. Per il modello Pro Max, infine, arriva uno zoom ottico 5X, che equivale a una lente da 120mm. La vera novità, poi, è la possibilità di girare i Video Spaziali. No, non è una funzione dedicata alle prossime missioni nello spazio ma, bensì, una funzione studiata per realizzare video da impiegare sui Vision Pro, che dovrebbero sbarcare l’anno prossimo. Per quanto riguarda i modelli “entry level”, rispetto ai predecessori, non ci sono novità strabilianti, se non nel comparto della fotocamera, dove arriva il sensore da 48 Megapixel, la Dynamic Island e il chip A16. Tutte features ereditate dal 14 Pro. Oltre ai nuovi colori, tra cui il rosa, le novità riguardano i prezzi che, a sorpresa, scendono lievemente. Partendo dal basso, con l’iPhone 15 da 128 GB, si parla di un prezzo di 979 euro o 40,79 euro al mese e 1.129 euro o 47,04 al mese per il modello 15 Plus. Si tratta di 50 euro in meno rispetto al passato. Niente che faccia gridare al miracolo ma, in un periodo caratterizzato dalla forte inflazione, fa comunque piacere. Passando ai Pro, invece, il taglio è ancora più consistente e si parla di 100 euro in meno rispetto allo scorso anno. L’iPhone 15 Pro ha un prezzo di attacco di €1.239 o €51,62 al mese, con capacità di 128GB, 256GB, 512GB e 1TB, mentre l’iPhone 15 Pro Max parte €1.489 o €62,04 al mese, ma la memoria base è di 256GB. La data di uscita negli store, per tutti i modelli, è prevista per il 22 settembre, mentre i preordini potranno essere effettuati a partire dal 15 settembre. Per chi come noi si aspettava rivoluzioni in nome del quindicesimo modello, anche quest’anno, le grandi novità, le aspettiamo l’anno prossimo. Tante piccole migliorie ma nessun stravolgimento, purtroppo e gli sconti nei listini, più che un favore ai clienti, sanno di scuse.