Siamo nel XXI secolo, ma sembra l'Italia, ipocrita e morigerata, che è ritratta nei capolavori cinematografici del Neorealismo anni '50. Però è il 2022 e ci troviamo nella porzione della Nazione che è a Sud: in piena Calabria e con uno speziato profumo di bergamotto, bigottismo e peperoncino. Per la terza stagione di "Cine Book Food", evento culturale e collaterale al festival "Cineincontriamoci" che si svolge in provincia di Cosenza nel Comune di Acri, è stata invitata una gradita ospite. Ha una quasi laurea in biologia, ha lavorato nel settore immobiliare ed è stata pure un "membro" del Pd: si chiama Milena Mastromarino, ma tutti la conosco come... Malena.
L'appetitoso astro italiano dell'intrattenimento per adulti, ha subito attirato i morbosi interessi della politica locale calabra: in tanti hanno soffiato su facili polemiche, per la partecipazione di Malena all'evento culturale che è in programma domenica 13 novembre. L'attrice del Cinema a luci rosse è originaria di Gioia del Colle ed è un noto volto della TV italiana, ma ha scatenato ugualmente un acceso botta&risposta, tra: onlus che sono sindacati, autorità locali ed enti che patrocinano la kermesse culturale. Ma perché la pornostar Malena è stata invitata a parlare in pubblico nella regione dei Bronzi di Riace?
Il motivo è presto detto: domenica 13 presenta la sua autobiografia, "Pura" (Mondadori, 2022). Il libro, edito nella lombardissima Segrate al confine di Milano, svela la personale storia della ragazza che si cela all'interno della famosa Pornostar: si tratta della vita personale di Milena Matromarino, in arte Malena. Dalla A, alla tripla X. Ma la polemica calabrese contro la partecipazione all'evento è un coro di voci solo maschili: probabilmente è causata dal potente messaggio d'emancipazione femminile, a firma di Malena, che si rivolge a tutte le donne, nessuna esclusa, ed è pubblicato a cubitali caratteri nella quarta di copertina del volume edito da Mondadori: "Se c'è un consiglio, che mi sento di dare alle donne, di qualsiasi età, è quello di non rinunciare alla gioia di una vita sessuale soddisfacente."
Dalle Appenino alle Ande. E dalle Alpi alle Piramidi. Appena pochi mesi fa, a fine agosto ma nel Nord della Penisola, in quel di Bergamo, un partito con un nome da allegato, letteralmente "il Pdf", nonché il suo notevole fondatore Mario Adinolfi, avevano schierato uno scudo crociato contro la fiera di settore BergamoSex e ne avevano discusso in Tv con la madrina dell'evento, la conturbante Malena, al solo fine di ottenere pubblicità gratis in vista delle elezioni due settimane dopo. Una polemica locale e proverbialmente alla "viva il parroco", poiché il motivo era, letteralmente: la festa del patrono. Ma l'Italia è tutta un campanile e in Calabria mica si fanno bagnare il naso dal Nord: il primo a lanciare un anatema contro l'attrice a luci rosse e impedirle di parlare ad Acri, è stato: il "Sidef", che si scopre essere una onlus cattolica ma è un sindacato costituito da famiglie. Il comunicato ufficiale diffuso agli organi di stampa locali, inspiegabilmente non si rivolge all'affascinante Malena, bensì sempre agli inquilini del medesimo condiminio calabrese: al "Garante per l’Infanzia" che "intervenga presso la Regione e le altre istituzioni per impedire questa squallida e pericolosa manifestazione”. Dio, nosex e famiglia.
Non si sa quanti libri leggano all'anno nelle riunioni di questo sindacato, ma di sicuro non hanno idea di cosa sia concretamente la presentazione di un volume della Mondadori. Altrimenti non diffonderebbero parole così discriminanti verso la biografia di una donna. E forse non sarebbero tanto orgogliosi della propria ignoranza e del proprio pregiudizio, come ha sottolineato anche Malena via messaggio scritto, a chi cercava di alimentare le polemiche in area locale: "Gli consiglierei di leggerlo, prima di commentarlo". Sembrava polemica e invece era solo ignoranza. Infatti la definizione sul vocabolario Garzanti della lingua italiana, illustra che il "pregiudizio" è: "opinione errata che dipende da scarsa conoscenza dei fatti o da accettazione non critica di convinzioni correnti". A questo elementare pregiudizio da mancata lettura, si è aggiunta anche la voce, ancora maschile, dell'autorità Garante dell'Infazia presso la Regione Calabria: "Raccolgo certamente l’invito rivoltomi dal Sidef (Sindacato delle Famiglie) a prendere posizione sulla manifestazione di Acri che vede protagonista la pornostar Malena, non certo perché io possieda strumenti per impedire che ciò avvenga..."
E ci mancherebbe solo che qualsiasi garante regionale avesse il potere pubblico di alzarsi una mattina e impedire ai cittadini della Calabria di scegliere che libri possono o non possono leggere. E meno che meno di impedire la presentazione di un volume ad una kermesse culturale che è un evento pubblico organizzato secondo i crismi e le norme di legge. Più che una polemica della piccola politica locale, sembra quasi una pazzesca sceneggiatura da B-movie di fantascienza: se avessero vinto la guerra i nazisti, ma col gusto a tavola del Meridione. I roghi di 'nduja degli anni '30 o la notte dei lunghi caciocavalli.
L'unico fatto fin qui documentato è che in Calabria ci sono un sacco di uomini potenti, che impegnano il proprio tempo e competenze, per informare l'opinione pubblica del proprio personale pregiudizio morale, a riguardo di un libro biografico, che è scritto da una donna, ma che in realtà non hanno nemmeno letto. Invece MOW l'ha letto e c'ha pure un'affettuosa dedica, autografata e molto invidiata. Ma soprattutto si è scapicollato di notte per raggiungere il famoso club per adulti "Extasia", storico locale a due passi dal Duomo di Milano, così da raccogliere direttamente dalla fonte, la splendida e femminile Malena, un ironico videomessaggio che è rivolto alla Calabria e a tutti i calabresi: uomini, donne e chiunque abbia piacere a stare nel mezzo. Le parole dell'ammaliante Star dell'intrattenimento per adulti, in esclusiva su MOW: “Mi spiace dover fare questo video perché amo la Calabria, ma soprattutto amo il Sud. Pensavo di essere 'terrona', esattamente come i calabresi. Ma soprattutto pensavo che la Calabria fosse... la regione più 'piccante' d'Italia! Ma invece no. E quindi il peperoncino non è afrodisiaco: io sono più afrodisiaca. Baci (smack), a tutti voi della Calabria... my friends (smack)!”.