Nuova puntata di "Chi l'ha visto?" che esplora quattro casi di cronaca nera che hanno scosso l’Italia, unendo mistero, indagini e appelli a chi può fornire nuovi elementi utili. La trasmissione condotta da Federica Sciarelli affronta nel dettaglio i misteri irrisolti, puntando i riflettori su omicidi e scomparse che ancora non trovano risposte definitive. Al centro il caso di Pierina Paganelli, la 78enne trovata morta a Rimini nell’ottobre del 2023, che continua a generare interrogativi. Coinvolta nell’indagine Manuela Bianchi, nuora della vittima, ora indagata per favoreggiamento. Quando la donna è stata interrogata riguardo a quanto accaduto la mattina del ritrovamento del corpo, si è limitata a dichiarare questo: “Non ricordo”. La sua testimonianza continua a non contribuire a fare luce sulla vicenda, mentre l’unico indagato per l’omicidio continua ad essere Louis Dassilva, detenuto dal luglio 2024. Dassilva, vicino di casa della Paganelli e amante di Bianchi, resta al centro delle indagini, ma la sua posizione si fa sempre più delicata, soprattutto dopo i risultati dell’incidente probatorio condotto sul video della cam 3. Non sarebbe lui l’uomo che la telecamera ha registrato mentre camminava in un orario compatibile con quello del delitto.


Spazio anche per il caso della morte di Liliana Resinovich, 63 anni, la cui scomparsa nel dicembre 2021 aveva già destato dubbi e sospetti. Ritrovata poi qualche settimana più tardi in un boschetto nei pressi dell’ex ospedale psichiatrico di Trieste, la sua morte era stata inizialmente archiviata come suicidio. Nonostante le dubbie condizioni del corpo al momento del ritrovamento. Le nuove consulenze, tuttavia, escludono questa ipotesi, suggerendo un omicidio per strangolamento. Le accuse del fratello di Liliana, Sergio Resinovich, che ha puntato il dito contro Sebastiano Visintin, hanno riaperto il caso, lasciando intendere che qualcuno avrebbe avuto un motivo preciso per farla sparire e poi ucciderla. Nel frattempo, i resti ossei trovati vicino a un depuratore a Gravere continuano a far parlare di sé. Si attende con ansia l’esito delle analisi del DNA per scoprire se appartengano a Mara Favro, la cui scomparsa è avvolta nel mistero. Il caso è intricato: le dinamiche dello smarrimento del corpo sono avvolte nell’ombra, con numerosi dubbi sull’occultamento e sulle reali intenzioni dietro i messaggi inviati da Favro la notte della sua scomparsa. Gli unici indagati finora sono Vincenzo Luca Milione, titolare del locale dove Mara lavorava, e Cosimo Esposito, un ex pizzaiolo, accusati di omicidio e occultamento di cadavere. Centrali le segnalazioni da parte del pubblico per la risoluzione dei casi.

