Fiore De Rienzo, giornalista simbolo del programma in onda su Rai Tre Chi l'ha visto? che si occupa della ricerca di persone scomparse, è morto ieri all’età di 65 anni. Una perdita enorme, un professionista come non ne esistono più. Lui che ha lavorato come inviato di Chi l’ha visto? fin dalla sua prima puntata trasmessa nel 1989, e prima ancora lo era stato di Telefono Giallo. Al centro del suo lavoro c’era, e c'è sempre stato, il caso di Emanuela Orlandi, la quindicenne cittadina vaticana scomparsa il 22 giugno 1983, di cui si è occupato instancabilmente fino alla fine. Tante le interviste a suo nome per tentare di far luce su questo mistero che dura ormai da quasi quarantadue anni, come quella al pentito Antonio Mancini, che al tempo faceva parte della Banda della Magliana, organizzazione criminale romana con a capo Enrico De Pedis, personaggio che più volte si è intrecciato con la vicenda di Emanuela. A ricordare Fiore De Rienzo l’avvocato Laura Sgrò, che da anni assiste la famiglia Orlandi in questo tortuoso percorso verso la verità: “Il giorno della mia audizione in Commissione (che indaga sulla scomparsa di Emanuela e di cui De Rienzo era consulente ndr) ci siamo fermati a lungo a parlare, poi, visto che si era fatto tardi, mi hai accompagnato al taxi, poi, visto che non avevamo finito, abbiamo condiviso il taxi e poi, quando sono scesa, avevamo comunque ancora qualcosa da dirci. "Te lo dico la prossima volta". Come mi dicevi sempre, perché i nostri discorsi non li finivamo mai. Ciao Fiore, ciao bel giovanotto. Sei stato un galantuomo, un giornalista serio e affidabile e un amico prezioso. Ci mancherai e mancherà tanto il tuo giornalismo garbato. Un abbraccio forte alla tua famiglia”.
Non poteva mancare il cordoglio di Pietro Orlandi, fratello di Emanuela, che in tuti questi anni di ricerche e di ospitate nello studio di Chi l’ha visto?, ha sempre avuto la vicinanza del giornalista: “Caro Fiore, ci hai accompagnato in questa triste storia dall'inizio, i tuoi servizi vengono ancora utilizzati oggi per ricordare i primi giorni. Forse, anzi senza forse, sei il giornalista che per più anni ha seguito questa vicenda, dai primi giorni fino ad oggi come consulente della Commissione, e consulente doveva essere anche Andrea Purgatori, sareste stata una coppia formidabile contro chi la verità vuole ancora occultarla. Ora tu e Andrea quella verità la conoscete”. La camera ardente, per chiunque volesse rendergli omaggio, sarà oggi dalle 14 alle 17 all’ospedale Fatebenefratelli di Roma, Isola Tiberina.