“Assange in mano a criminali di guerra. Ordine formale per l'estradizione dalla Gran Bretagna di Julian Assange in Usa dove rischia fino a 175 anni di carcere per avere diffuso documenti riservati su migliaia di crimini di guerra commessi dalla forze americane in Iraq e Afghanistan. Con la guerra in Ucraina di Putin l'anglosfera sotterra i suoi crimini. Sangue su sangue”. Non è un post su Facebook di uno dei tanti commentatoti improvvisati, che prima si erano scoperti virologi e ora esperti di geopolitica, ma di uno dei più profondi conoscitori delle questioni internazionali. Parliamo di Alberto Negri, giornalista, dagli anni ‘80 inviato di guerra per il Sole 24 Ore per il quale ha seguito sul campo i principali conflitti ed eventi politici in tutto il mondo. Ora scrive per "il manifesto" ed è ormai da settimane ospite fisso di Pizzapulita e tante altre trasmissioni tv per analizzare la guerra tra Russia e Ucraina. Un post tanto duro, quanto in grado di ribaltare la visione maistream che abbiamo della vicenda legata al fondatore di WikiLeaks e alla percezione sulla presunta moralità occidentale, che lo abbiamo contattato per farci spiegare meglio a cosa si riferisse. E invece di edulcorare quelle parole, come farebbero in molti, ha rilanciato con una invettiva che apre gli occhi su molte ipocrisie.
Alberto Negri, non le sembra di esagerare nel definire gli Stati Uniti “criminali di guerra”?
Criminali di guerra perché in Iraq e Afghanistan hanno ucciso migliaia di persone e nessuno li ha mai processati. Avete mai sentito parlare di Abu Ghraib? (una serie di violazioni dei diritti umani commesse contro i detenuti della prigione irachena da parte dell'esercito americano, ndr)
Certo, quelle immagini sono difficili da dimenticare. Ma quindi Assange avrebbe soltanto fatto il suo mestiere nello svelare delle prove di “crimini di guerra”?
Scopriamo soltanto adesso le guerre americane? E che in queste guerre hanno ammazzato 70mila civili solo in Afghanista? Così come migliaia e migliaia in Iraq dal 2003 in poi. Per questi crimini di guerra non sono mai stati processati e sai perché? Perché non aderiscono neanche alla Corte penale internazionale, come la Russia e l’Ucraina. Mai gli Stati Uniti vorrebbero che un soldato americano venisse processato per crimini di guerra. Ma i crimini di guerra legati agli americani sono moltissimi, dal Vietnam in poi, e mai che qualcuno sia stato processato.
Intanto però Assange, se estradato negli Usa, rischia di finire i suoi giorni in carcere.
Il mio parere conta come il due di coppe a briscola. Ma usiamo un po’ di realismo: questi lo hanno imprigionato e ora se lo porteranno via per 150 anni e lo faranno morire in una galera americana. Fanno quello che vogliono, ma non lo vediamo?
L’Europa avrebbe potuto fare di più per Assange?
Con gli americani nessuno può interferire, perché sono la prima superpotenza del mondo e te lo mettono in c**o tutte le volte, tanto per essere chiari. Come adesso con l’Ucraina, evidentemente. Mica penserete che decidano gli europei come va la guerra? Noi siamo chiamati a mettere soldi e armi, ma il resto lo decidono gli americani supportati dagli inglesi. Non decidiamo né la guerra né la pace, così come il caso Assange.
Quando si fermerà questo conflitto?
Quando Biden e Putin decideranno di sedersi a un tavolo, però se gli conviene continueranno a sparare. Ma avete mai visto una guerra che finisce se gli mandi le armi? Se gli mandi le armi vuol dire che hai l’interesse a farla continuare.
Chi sostiene questa tesi in Italia non trova spazio sui principali media, o comunque è trattato un po’ come un eretico.
E da chi vuoi sentirlo dire? Dal ragionier Filini, cioè Draghi? O da quel rimbambito di Di Maio? Che fino all’altro ieri era un signor nessuno al quale non avrebbe stretto la mano neanche un droghiere e ora va in giro a stringere mani ai capi di stato in tutto il mondo? Siamo governati da un ragioniere e un bibitaro. E il ragioniere [Draghi] fa solo quello che gli dicono di fare gli Stati Uniti.
Ci sarebbero anche i giornalisti...
Credi che queste cose possa dirle il Corriere della Sera? Oppure Repubblica di Maurizio Molinari, che è ebreo e non vede l’ora di sparare addosso ai palestinesi? Quanti crimini di guerra hanno commesso gli israeliani in questi 60 anni? Migliaia. Qualcuno ha detto qualcosa? No. Persino Zelensky, che ora è viene descritto come un eroe, sai cosa ha fatto l’anno scorso? Ha appoggiato i bombardamenti degli israeliani a Gaza… Parliamo di paesi democratici di questo standard. La Russia li ha invasi e li ha massacrati, non c’è dubbio, ma adesso toccherà agli ucraini massacrare i soldati russi, appena ne avranno l’occasione.