Due colossi francesi del settore della logistica sono finiti sotto la lente della guardia di finanza italiana. Si tratta di Brt (ex Bartolini) e Geodis: su ordine del pm Paolo Storari, le fiamme gialle hanno sequestrato alle due società delle consegne rispettivamente 44 e 37 milioni di euro: “Le accuse, che vedono indagate le due società per frode fiscale e indebita compensazione di crediti inesistenti (solo per Geodis), riguardano – riferisce Repubblica – il sistema di gestione della manodopera”.
Risulterebbe indagato anche l'imprenditore Antonio Suma, ritenuto elemento di coordinamento tra le due società attraverso consorzi di cooperative intermediarie. “La frode in esame – recita il decreto firmato dal pubblico ministero – si caratterizza, in particolare, per la ricorrenza e l’elevato ammontare degli omessi versamenti Iva a carico delle società serbatoio”. Tra le accuse ci sarebbe pure quella di aver simulato “contratti d'appalto invece di contratti di somministrazione di manodopera”, il tutto con “ingentissimi danni all'erario” a quanto pare a partire perlomeno dal 2016.
“Brt-Bartolini (1,7 miliardi di fatturato e oltre 5.000 lavoratori nel gruppo di cui due anni fa hanno assunto il controllo le Poste francesi) e Geodis Cl Italia spa (divisione italiana da 273 milioni di fatturato e quasi 4.000 lavoratori in un gruppo pure transalpino) – aggiunge il Corriere – sono indagate come società in base alla legge 231 del 2001 sui reati commessi da vertici aziendali nell’interesse delle società, nelle quali sono conseguentemente indagati come persone fisiche i firmatari delle dichiarazioni fiscali 2017-2021”.