image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • Formula 1
  • MotoGp
  • Sport
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Tech
  • Fashion
    • Moda
    • Gear
    • Footwear
  • EVERGREEN
  • Cover Story
  • Media
  • Orlandi
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • Formula 1
  • motogp
  • Sport
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Tech
  • Fashion
    • Fashion
    • Moda
    • Gear
    • Footwear
  • EVERGREEN
  • Topic
  • Media
  • Orlandi
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2020 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Attualità

Ciclisti investiti? Per Severgnini la colpa
è loro, ma Previtali lo percula con un
“accademico vaffanc**o”

  • di Riccardo Canaletti Riccardo Canaletti

6 dicembre 2022

Ciclisti investiti? Per Severgnini la colpa è loro, ma Previtali lo percula con un “accademico vaffanc**o”
Per Beppe Severgni a Milano sono i ciclisti senza luci il problema e lo scrive a Giangiacomo Schiavi sul Corriere, che gli dà ragione ("incivili"). Ma il ciclista esperto e lo snowboarder Emilio Previtali li bacchetta e parla della sua ultima esperienza, tra auto parcheggiate sulla bike-lane e buche che "nemmeno a Islamabad"

di Riccardo Canaletti Riccardo Canaletti

Sono sempre di più i casi di morti in strada dovuti a incidenti tra auto e biciclette, soprattutto di notte. La discussione porta spesso a confronti anche aspri per capire di chi sia la responsabilità, se del ciclista o del guidatore dell’auto. Ora anche Beppe Severgnini interviene, nello spazio dedicato ai lettori che scrivono a Giangiacomo Schiavi sul Corriere della Sera, accusando i ciclisti. Per Schiavi il giornalista è da considerarsi «arruolato nella campagna di incivilimento dei ciclisti senza luci, perché non si può essere silenti a questa illogica attitudine che sta dilagando in città». Le parole di Severgini poggiano su considerazioni empiriche, rilevamenti che lui stesso avrebbe fatto: «ho contato i fanali accesi, più volte». Il giornalista pone una domanda: «Perché solo una bicicletta su cinque, in una città civile come la nostra, usa le luci? […] Credimi, questo comportamento è impensabile in altre città europee». Per Severgnini dilagherebbe un uso da irresponsabili della strada, che Schiavi associa anche ai numerosi rider «sguinzagliati» senza che si facciano rispettare i requisiti minimi di sicurezza. Ma le cose stanno davvero così?

Beppe Severgnini
Beppe Severgnini

A rispondere al vicedirettore del Corriere è lo snowboarder e ciclista esperto Emilio Previtali, per nulla d’accordo. «Ieri sono partito da Bergamo e sono andato al flashmob di Milano, mi sembrava una cosa importante. Ho parcheggiato in zona Viale Palmanova, ho tirato giù la bici dalla macchina e poi sono andato in via Solferino pedalando in bici da corsa. Per arrivarci ho rischiato di ammazzarmi almeno tre volte, non sto scherzando, tre volte: ho fatto lo slalom tra auto in sosta sulla bike-lane, aggirato lavori stradali e buche che non ho visto nemmeno a Islamabad, percorso tratti di ciclabile-trabocchetto che finiscono letteralmente nelle aiuole, ho rischiato di portarmi a casa 3 (tre) portiere aperte incautamente e sorpassato cinque volte un idiota con un Range Rover nero opaco che percorreva i controviali Zona30 a 90 km/h, salvo ogni volta farsi risorpassare alla coda del semaforo». Milano da vivere? Non per un ciclista secondo Previtali.

Giangiacomo Schiavi
Giangiacomo Schiavi

Poi parla, non senza ironia, dei gilet e delle luci previste affinché i ciclista possa essere ben visibile: «Appena arrivato in via Solferino uno dei flashmobbisti che c'era lì mi ha redarguito perché ero senza faro, senza casco e senza essere vestito come un addetto dell'ANAS il primo giorno di lavoro. Sono sincero, avrei voluto rispondere con un vaffanculo ma il flashmobbista era simpatico, più anziano di me, certamente animato dai migliori propositi ed era stato gentile. Era vestito con luci lampeggianti su tutto il corpo che sembrava un albero di Natale. Nessuno può fare del male ad un albero di Natale, nemmeno con le parole». Altro che luci, il problema sono le auto. Poi Previtali continua: «Ho fatto notare al solerte flashmobbista che il centro cittadino di Milano è illuminato a giorno e che per non vedere un ciclista che pedala in strada devi essere il Cieco di Gerico oppure Beppe Severgnini in persona, e che il mio piede stava appoggiato su un panettoncino in cemento armato allineato a bordo strada con altre decine di fratellini messi lì a spaccare i maroni non certo perché le bici zigzagano pericolosamente sul marciapiede ma perché le auto vanno ovunque».

Emilio Previtali

Per Previtali non si può pensare di dare la colpa alle biciclette, quando Milano è governata dal caos del traffico e delle auto dedite alla guida acrobatica. Come rispondere a una lettera come quella di Severgnini allora? «Non si può far cambiare idea a uno che sostiene che il problema di Milano sono le biciclette senza faro, è in evidente malafede e va ignorato o liquidato con un accademico vaffanculo». Infine si chiede quando il Corriere inizierà a parlare dell’inciviltà degli automobilisti e non dei ciclisti: «Giangiacomo Schiavi, dialogando salottieramente con Beppe Severgnini, è usando esattamente queste parole che ha risposto. Dopo penserete anche agli automobilisti indisciplinati?» Chissà che la lettera non arrivi a Schiavi, per capire se arruolerà Previtali per la campagna di incivilimento di chi guida usando la fantasia (e non la segnaletica stradale).

Una protesta dei ciclisti a Milano
Una protesta dei ciclisti a Milano

More

È caccia al conducente che ha travolto e ucciso il ciclista Rebellin. E viene sollevato il problema della “violenza stradale”

di Giulia Ciriaci Giulia Ciriaci

Lutto nel ciclismo

È caccia al conducente che ha travolto e ucciso il ciclista Rebellin. E viene sollevato il problema della “violenza stradale”

La lite stradale tra automobilista e ciclista finisce in tragedia: l’uomo intervenuto viene ucciso

di Andrea Gussoni Andrea Gussoni

Fra i due litiganti...

La lite stradale tra automobilista e ciclista finisce in tragedia: l’uomo intervenuto viene ucciso

Autobus e ciclisti, come evitare gli incidenti? In una città hanno inventato il metodo perfetto

di Giulia Ciriaci Giulia Ciriaci

Nuova invenzione

Autobus e ciclisti, come evitare gli incidenti? In una città hanno inventato il metodo perfetto

Tag

  • Attualità
  • Auto
  • Ciclisti
  • Corriere della Sera
  • rider

Top Stories

  • Ecco chi è l’attrice hard scoperta da Rocco che ha baciato Alessandro Borghi, Vanessa Bruni: “Lo vedrete presto”

    di Niccolò Fantini

    Ecco chi è l’attrice hard scoperta da Rocco che ha baciato Alessandro Borghi, Vanessa Bruni: “Lo vedrete presto”
  • Giulia e le altre uccise dai compagni, Crepet: “Non si diventa assassini da un giorno all'altro, le famiglie dov’erano?”. E critica le donne che amano i violenti…

    di Maria Francesca Troisi

    Giulia e le altre uccise dai compagni, Crepet: “Non si diventa assassini da un giorno all'altro, le famiglie dov’erano?”. E critica le donne che amano i violenti…
  • Selvaggia Lucarelli, prima se la prende con la Cina e poi ci va in vacanza e fa gli spottoni da vera influencer

    di Riccardo Canaletti

    Selvaggia Lucarelli, prima se la prende con la Cina e poi ci va in vacanza e fa gli spottoni da vera influencer
  • Spie, intrighi e riunioni segrete: e se la tragedia sul Lago Maggiore fosse solo un incidente?

    di Roberto Vivaldelli

    Spie, intrighi e riunioni segrete: e se la tragedia sul Lago Maggiore fosse solo un incidente?
  • "Fuori i poliziotti gay dal Pride". Esplode il caso sulle divise. Discriminazione o garanzia per tutti?

    di Chiara Del Zanno

    "Fuori i poliziotti gay dal Pride". Esplode il caso sulle divise. Discriminazione o garanzia per tutti?
  • Giù le mani da Elisa di Rivombrosa, di Conte Fabrizio Ristori ce n’è uno solo. Altro che remake...

    di Giulia Ciriaci

    Giù le mani da Elisa di Rivombrosa, di Conte Fabrizio Ristori ce n’è uno solo. Altro che remake...
  • di Riccardo Canaletti Riccardo Canaletti

  • Se sei arrivato fin qui
    seguici su

    • Facebook
    • Twitter
    • Instagram
    • Newsletter
    • Instagram
    • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore moreno.pisto@mowmag.com

    Latest

    • Caso Bobbi-Valsecchi, arrivano le scuse dei commentatori di Sky: "Scambio di battute di cattivo gusto, ci scusiamo"

      di Giulia Toninelli

      Caso Bobbi-Valsecchi, arrivano le scuse dei commentatori di Sky: "Scambio di battute di cattivo gusto, ci scusiamo"
    • Repubblica, Corriere della Sera e gli altri: tutti contro Bobbi e Valsecchi (a rischio sospensione) per le battute in diretta

      di Redazione MOW

      Repubblica, Corriere della Sera e gli altri: tutti contro Bobbi e Valsecchi (a rischio sospensione) per le battute in diretta
    • In Brasile già pensano (e disegnano) come sarà il figlio di Hamilton e Shakira

      di Giulia Ciriaci

      In Brasile già pensano (e disegnano) come sarà il figlio di Hamilton e Shakira

    Next

    Musk vuole impiantare un chip negli esseri umani? Per il neuroscienziato Vallortigara sarà il nostro futuro

    di Riccardo Canaletti

    Musk vuole impiantare un chip negli esseri umani? Per il neuroscienziato Vallortigara sarà il nostro futuro
    Next Next

    Musk vuole impiantare un chip negli esseri umani? Per il neuroscienziato...

    • Attualità
    • Lifestyle
    • Formula 1
    • MotoGP
    • Sport
    • Culture
    • Tech
    • Fashion

    ©2020 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

    • Privacy