Lo so amico mio. Lo so come ti senti: usato e abbandonato. La droga non ha aiutato. I video hard non hanno aiutato. Le donne nemmeno. “Coca e mignotte tutta la notte” hanno una loro fine. Andrea Diprè sono io, la tua amica fidata e impenetrabile Michela Morellato. Perdonami se ti senti tradito, ma dopo varie esperienze, dopo tante promesse, questa tua ultima trovata per attirare l’attenzione mi ha distrutto (la notizia del ricovero per overdose è falsa e in mattinata è circolata persino quella sulla sua morte). Anch’io, come te, ho un fratello ed una sorella che non sono contenti delle mie decisioni. Io e te saremo pecore nere per sempre e per tutti. Qualche giorno fa ho letto una notizia che mi ha spezzato il cuore. Il mio speciale amico Andrea è ricoverato per overdose all’ospedale Santa Chiara di Trento. Immediatamente ho chiamato l’ospedale e l’operatore mi ha confermato che non c’era nessun Andrea Diprè ricoverato. Chiamo un amico giornalista e mi faccio dare il numero del suo manager. Amici da tutta Italia mi chiamano per una eventuale conferma dell’accaduto. Il manager - di appena diciotto anni - mi conferma che Andrea voleva trovare un modo "pubblicitario" per tornare a far circolare il suo nome. E mi spiega della sua recente e difficile situazione finanziaria ed emotiva. Ma l’aspetto più deprimente è che non vuole l’aiuto da parte dei suoi più cari e vecchi amici. Vive per la finzione e i social. Nient’altro. E quindi?
Amico mio, ma non ti ricordi di “Diprè Paura”? Non ricordi il tuo passato? Tu sei stata la prima icona italiana di Youtube. Tu sei l’uomo che ha creato tanti youtubber come Bello Figo, Max Felicitas, Fede Rossi, Muniz, Giuseppe Simone, Il Pancho. La cosa che mi ha scandalizzato di più è stato il fatto che testate nazionali non abbiano nemmeno approfondito la veridicità della notizia. Tutti hanno lanciato l’indiscrezione di MOW e l’hanno presa per vera quando io, con una semplice chiamata, ho appreso della verità. Infatti il giorno dopo ho sentito il manager di Andrea che mi ha confermato che sta bene ed è tornato in Italia in un luogo sicuro. E lo ha confermato anche la sua ex Alisha Griffanti (La Diva del Tubo). L’artista, cantante e content creator mi ha spiegato: “Da parte mia sicuramente è stato un grande amore, ma invece da parte sua solo un modo per raggiungere i suoi scopi che erano quelli di mantenere la popolarità. Se non si farà curare andrà presto sottoterra". Andrea oggi è un uomo di quasi 50 anni (li compirà il 9 novembre) che è alle prese con la resa dei conti. Vive ormai come un eremita, proprio lui che è stato una leggenda della ribellione dei costumi. Tanto che, dopo essersi laureato ed essere diventato avvocato, è stato radiato dall’Ordine per le sue provocazioni. Quando lo conobbi, nel 2013, era veramente agli inizi del suo calvario con gli eccessi e io non avrei mai immaginato di arrivare oggi a una situazione così disperata. Andrea sta soltanto cercando aiuto, di lanciare dei segnali di allarme, prima di tutto alla sua bella famiglia e a chi gli ha voluto bene. Ma la sua storia ci insegna anche molto altro. Tanti giovani per anni sono stati attratti da Diprè, ma lui non gli ha mai confidato davvero quello di cui soffriva e ha preferito inneggiare e pubblicizzare ogni tipo di eccesso, anche se molti amici - come la sottoscritta - gli stavano vicino con la speranza che smettesse. La prima volta che venne arrestato, devo ammettere con imbarazzo che ero felice perché riponevo in me la speranza che potesse cambiare. Invece è peggiorato ancora di più. Dobbiamo però ricordare che in italia non ci sono aiuti o leggi che supportino i familiari di chi soffre di abuso di sostanze. Il numero di persone con tossicodipendenze in Italia è in crescita, specialmente tra i giovani, eppure il personale dedicato alle strutture di assistenza sta diminuendo. Questa situazione potrebbe avere un impatto sempre più significativo sul sistema sanitario nazionale a lungo termine, a causa della mancanza di cure adeguate. Vediamo i dati.
La dipendenza da sostanze stupefacenti e alcol comporta un costo annuale diretto per il nostro Paese di 8,3 miliardi di euro (7 miliardi per il primo e 1,3 miliardi per il secondo). Questi costi diretti si sommano ai costi indiretti, tra cui la perdita di produttività, e ai costi legati alle patologie derivanti dall'abuso di alcol. Inoltre, il valore delle sostanze stupefacenti coinvolte è stimato a circa 15,5 miliardi di euro, portando l'impatto economico totale a 22,5 miliardi di euro. La spesa complessiva per l’assistenza sfiora oggi i 2,3 miliardi di euro. In Italia ci sono poi 1 milione di consumatori di cocaina, 285mila di eroina e 590mila utilizzatori di ecstasy, Lsd e amfetamine. Solo in Italia sono state 293 le persone che hanno perso la vita per overdose nel 2023. Quello che posso scrivere e che ho verificato è che Andrea Diprè ha una bella famiglia che non lo ha mai lasciato solo, anche se ha preferito non apparire pubblicamente. Ma non tutti i giovani, specialmente gli ammiratori del personaggio Diprè, hanno solide famiglie alle spalle che possono permettersi di supportarli dopo che sono stati danneggiati dalla tossicodipendenza. Infatti, questo articolo vuole essere una piccola testimonianza sulla vita di un uomo meraviglioso e geniale, artista, critico d’arte, avvocato, pioniere dei social chiamato Andrea Diprè, con la speranza di risvegliare in lui un po’ di buonsenso che gli faccia comprendere la differenza tra finzione e realtà. A lui e a tutti quelli che l’hanno preso ad esempio.