Antonio Ricci intervistato dal mio amico Umberto Brindani, che dirige Gente, a proposito di Andrea Giambruno dice: «È uscita una storia in cui si dice che lui vorrebbe querelare Mediaset e me, ma è tutto molto indefinito. Cioè, persone che erano a cena o a pranzo in un ristorantino con Giambruno uscendo avrebbero riferito che lui avrebbe detto che, avendo lui un avvocato molto importante, che qualcuno ha sibilato potesse essere Annamaria Bernardini De Pace... Io vorrei sapere che cosa ho fatto di male: non ho compiuto reati, ho svolto semplicemente il mio lavoro, quello che faccio da anni… Se poi questo in particolare era del compagno della Meloni, a me in quanto autore satirico non importa, perché io non devo guardare in faccia nessuno». Infatti il problema non sono Ricci e i suoi fuorionda, che fa da una vita ai danni di tutti (chiedete a Emilio Fede). Ricci è geniale, sa e può. E se ne frega alla grande, al punto che Fedele Confalonieri, presidente Mediaset, lo reputa il re dei rompicoglioni, anzi, l’imperatore (e Ricci ha pure ingraziato per la promozione sul campo).
Il problema, ripeto, non è Ricci, ma chi utilizza Ricci. Il più dei “si dice“ ripresi da Ricci nell’intervista sono tutte scemenze, come lui stesso sottolinea, a parte la voce sull’avvocato Anna Maria Bernardini de Pace, che, mi assicurano, sia davvero stata stata incaricata da Andrea Giambruno a «difenderlo nelle sedi opportune». Vero? Falso? Presto si vedrà. D’altra parte la Bernardini anche in passato si è occupata di Giorgia Meloni e Andrea Giambruno mandando una diffida ad “ogni mezzo di informazione pubblico o privato, cartaceo o online – agenzie di stampa, editori, quotidiani, rotocalchi, riviste, magazine, periodici, settimanali” che non rispettassero la privaci della figlia di Andrea e Georgia che tempo fa era pesantemente seguita da fotografi e giornalisti al punto da preoccupare i genitori.
Per ora l’unica certezza è che Antonio Ricci e Mediaset possono stare più che tranquilli, come ha spiegato Ricci a Brindani: quella è satira, ed è un diritto farla e non ci sarà nessuna querela. Non è stato fatto nessun reato e il patron di Striscia la notizia lo sa. Diverso invece è per quei media e quei giornali che nei fuori onda di Giambruno ripresi nelle pause di Diario del Giorno su Rete 4 ci hanno pucciato il biscotto per distruggere lui e fare danno a Giorgia Meloni. Mi riferiscono che potrebbero esserci ripercussioni contro chi ha esagerato andando oltre la cronaca. Pare che per ora partiranno le richieste di rettifica, quindi sarà la volta delle probabili querele e potrebbero essere molto salate. Vedremo se ci saranno gli estremi per farle. Certezze su queste notizie? Nessuna, in questi casi, protagonisti e avvocati (figuriamoci una coriacea come la Bernardini de Pace) hanno bocche non cucine, direi saldate.