Anna Maria Bernini è stata nominata ministro dell’università e della ricerca. E il suo insediamento sta facendo discutere per almeno due motivi. L’uso disinvolto dei social da parte dell’esponente di Forza Italia nel documentare il proprio giuramento e i momenti immediatamente precedenti, e l’uscita almeno altrettanto disinvolta su Twitter da parte di Selvaggia Lucarelli riferito alla nuova esponente del Governo Meloni. Un tweet che, al pari di gran parte dei “nuovi” ministri, spunta dal passato più o meno recente, con una domanda “impertinente” che si sta ritorcendo e potrebbe ulteriormente ritorcersi contro la giudice di “Ballando con le stelle”, nota per giudicare e rimproverare un po’ tutti anche fuori dalla trasmissione di Rai 1. E in questo caso ha preso di mira l’aspetto fisico della Bernini, con quello che forse qualcuno potrebbe definire “body shaming” e che c'è chi ha definito bullismo.
Ma andiamo con ordine. Le cronache di questi giorni hanno “valorizzato” la Bernini per una serie di storie su Instagram, poi rimosse. Storie che passando da una camminata decisa verso il Quirinale sulle note di “Un nuovo inizio – Noi principesse sempre” di Noemi (colonna sonora Disney) culminavano con “T’appartengo” di Ambra, con “Adesso giura” mentre il ministro (o la ministra, non si sa più cosa scrivere) era nel salone delle feste al cospetto del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
E proprio la nuova popolarità della Bernini, a sua volta criticata (“ovviamente” anche dalla Selvaggia nazionale) o comunque sottoposta a ironia per le scelte di comunicazione via social, ha portato più di un utente a notare e a commentare un tweet di qualche anno fa della Lucarelli relativo proprio a colei che oltre a essere ministro è vicecoordinatrice di Forza Italia: “Ma la Bernini c’ha la parrucca?”, ha scritto Selvaggia in merito a un’apparizione televisiva dell’esponente politica di lungo corso, scatenando una serie di commenti ingiuriosi (nei confronti della Bernini) da parte di propri follower.
E uno che ha postato la foto di una bambola (“tipo questa”) la Lucarelli ha risposto: “Con la frangia però”.
Per qualche ragione nelle ultime ore il tweet è riemerso e c’è chi ha commentato sottolineando perlomeno la mancanza di tatto da parte della Lucarelli: “Non credo ci sia da scherzare se una persona porta la parrucca magari in seguito a un problema o una malattia, anzi io l'ammiro per il coraggio e la dignità... Perché sempre tanta cattiveria? A che pro?”, scrive una.
E un’altra: “Vergognatevi bullisti”.
Quello della capigliatura di Anna Maria Bernini è un tema riguardo al quale si trovano varie discussioni sul web, con commenti non di rado indelicati. “Comprensibile” forse da parte di utenti qualunque, un po’ meno da una influencer e personaggio pubblico che già all’epoca aveva un grande seguito, diventando poi anche formalmente giornalista. E cercando “Bernini parrucca” su Google il primo risultato che compare è proprio il tweet della Lucarelli. Non necessariamente una cosa di cui vantarsi, e un’uscita contro la quale, se fatta contro una persona a lei vicina e non del centrodestra, probabilmente Selvaggia (che con un'uscita assai più fresca ha sollevato un altro caso - sulla Meloni - che le si è rivolto contro) sarebbe stata la prima a scagliarsi.