Fin dall’inizio di questa fase del conflitto israelo-palestinese, la iena Antonino Monteleone si è espressa a favore di Israele, denunciando le fake news sullo Stato attualmente governato da Bibi Netanyahu, criticando fortemente anche la posizione di chi, dichiarandosi filopalestinese, sembra non porre mai l’attenzione sul fenomeno Hamas. Nelle scorse ore è stato il turno di Rula Jebreal, giornalista palestinese e lecturer all’Università di Miami. Le sue posizioni sono note da tempo, almeno fin dl 2002, anno in cui partecipò alla trasmissione Diario di guerra su La7 come attivista del Movimento Palestinese per la Democrazia e la Cultura. In questi giorni Jebreal sta condividendo su X numerosi video che attesterebbero, anche fra i civili israeliani, l’entusiasmo per gli attacchi sulla Striscia di Gaza. Uno degli ultimi è stato descritto così da Jebreal con un tweet: “Fanatici di dx israeliani celebrano la carneficina a Gaza, esultano per l’uccisione di 4k bambini palestinesi, cantando: “Gaza è un cimitero. Non ci saranno più scuole per bambini perché non ci sono più bambini…il vostro popolo e la sx saranno sterminati”. Il numero dei bambini morti fa riferimento agli attacchi di queste settimane che, a partire dal 7 ottobre, secondo il ministero della salute palestinese (gestito da Hamas), avrebbero portato alla morte di oltre 3500 minori.
Tuttavia, Monteleone fa notare, come altri nei commenti, che in realtà il video risalirebbe a circa otto anni fa e dunque non si riferirebbe agli eventi di questi giorni. “Il fatto che questo video risalga a otto anni fa, giornalisticamente parlando, è rilevante?!”. I lettori hanno aggiunto la fonte tra le informazioni contestuali che X permette di inserire subito sotto al tweet: “Il video proviene dal documentario Disregarding Gaza del 2015”. Il video, inoltre, sarebbe stato ritwittato da Rula Jebreal direttamente dalla pagina di Matteo Cocchi, utente che qualche commentatore fa notare essere vicino all’estrema destra italiana, avendo per immagine di copertina lo slogan degli “Arditi” (“Fu solo alba e mai tramonto”). Nella stessa pagina, prima e dopo questo video, Cocchi avrebbe condiviso anche altri post critici sugli ebrei, tra cui un video risalente al 1933 in cui si scrive: “I tedeschi rispondono al boicottaggio ebraico”. Monteleone ha anche pubblicato un tweet menzionando Rula Jebreal e ironizzando: “Insomma il filmato è di otto anni fa. Ma va bene per la propria narrativa, quindi è ok!”.
Qualche ora fa Monteleone è tornato sul caso della giornalista palestinese condividendo il video di un dibattito tra lei e lo stand up comedian americano Bill Maher, noto per le sue posizioni fortemente critiche verso l’Islam. Secondo Rula Jebreal Maher generalizzerebbe in modo bigotto parlando dei mussulmani, ma Bill Maher risponde: “Si può essere gay a Gaza?”. Jebreal risponde: “Sì”. E lui: “E vivere?”, risata dal pubblico. Monteleone ha chiosato: “Quando il progressismo di una fisioterapista diventata esperta di relazioni internazionali incontra un liberale come Billy @billmaher, che ti dà una lezione su come si sta al mondo. Un video delizioso, da condividere! Un esercizio di memoria importante per capire perché una sparita negli Stati Uniti, in Italia può permettersi di salire in cattedra. P.s. è un caso la sua close friendship con Roger Waters, un altro odiatore di Israele che ormai non si nasconde nemmeno più di tanto? P.p.s. è un caso che il suo speech a Sanremo 2020 sia stato scritto dalla signora S.L.?”. Quando parla di fisioterapista, Monteleone fa riferimento alla borsa di studio offerta a Jebreal, una volta in Italia, dall’Università di Bologna, proprio in fisioterapia.