Quando si parla di auto a idrogeno si intendono le vetture fuel cell, che fanno uso di una cella a combustibile alimentata a idrogeno per produrre energia elettrica che a sua volta mette in funzione un normale motore elettrico, simile a quelle delle auto elettriche Le due auto fuel cell (FCEV) maggiormente note sono la Hyundai Nexo e la Toyota Mirai. E, pur essendo le uniche due proposte sul mercato, le unità vendute si contano spesso su una mano, a riprova della totale mancanza di domanda.
Tra i motivi che vengono spesso indicati come causa principale del fallimento vi è la mancanza di stazioni di rifornimento. Un esempio su tutti? L’Italia con una sola stazione a Bolzano, ma anche in altri Paesi, come nel Regno Unito, le stazioni sono appena 14. Per i consumatori, dunque, non è facile decidersi ad acquistarle oltre al fatto che le cose difficilmente miglioreranno nel tempo. Questo perchè le stazioni di rifornimento di idrogeno costano milioni di euro data anche la difficoltà a convertire i normali distributori di carburante. Senza parlare del fatto che la rete distributiva necessiterebbe poi di produzione e trasporto del gas. Le altre considerazioni da fare non riguardano il cliente ma l'aspetto produttivo e industriale: secondo Hyundai, le FCEV non arriveranno a costare come le auto elettriche prima del 2030. Sebbene non si stia parlando di molti anni, è anche vero che già oggi le elettriche sono già adesso considerate costose rispetto alle vetture endotermiche. Non solo, con la continua ricerca nel settore delle celle al litio il costo delle vetture a batteria calerà notevolmente.
Oltre alla necessità di abbandonare materie prime come cobalto e nichel costose ed inquinanti, mentre gli altrettanto costosi platino e iridio, presenti nei sistemi di celle a combustibile, per ora paiono insostituibili. Nonostante una strategia di comunicazione molto efficace, quanto prestabilito non sarebbe così facilmente fattibile al punto che anche i grandi sostenitori si stanno tirando indietro. Tra le case automobilistiche che hanno maggiormente catturato l'attenzione quello di Toyota, da sempre favorevole all'idrogeno, che di recente ha fatto sapere come questi motori siano solo un esperimento per il motorsport e che anche le FCEV hanno un futuro incerto. Il presidente di Toyota Motor Europe Matt Harrison, intervistato, ha infatti dichiarato: “In termini di veicoli passeggeri, non vedo le celle a combustibile come un'opportunità significativa, onestamente. Stiamo parlando di qualche migliaio all'anno (entro il 2030)”. Le auto ad idrogeno hanno già dunque fatto il loro tempo?