Napoli è in mano alle gang di strada. Così almeno sembrerebbe mettendo in fila i fatti di cronaca dell’ultimo weekend. In pole position gli assalti alle automobili, e stavolta non quelle parcheggiate (spesso saccheggiate all’interno), ma in corsa: nel rione Conocal un automobilista era sulla via di casa quando cinque persone lo hanno bloccato, scaraventato fuori dalla vettura e fatto mettere in ginocchio, rubando la macchina. Il tutto è stato ripreso in video da una residente affacciata al balcone della propria abitazione.
Poi ci sono gli scontri fra bande giovanili: in un quartiere della periferia ovest, alcuni ragazzini hanno preso a schiaffi e pugni una “paranza” rivale, sfoderando una pistola per mostrare che potevano anche usarla per sparare “in testa”. Un dieci giorni fa in piazza Carlo III, in centro, due minori sono stati picchiati da un altro gruppo. Stessa logica da piccolo clan per giovani aspiranti camorristi, che hanno assunto l’abitudine di gambizzare i “nemici”, un fenomeno in progressivo aumento per contendersi le zone di spaccio della droga.
I micro-clan hanno anche allungato le mani sul “business” dei parcheggiatori abusivi. 16 di loro sono stati denunciati a Bagnoli, in un’area che d’estate si popola di discoteche, e a Posillipo, molto frequentata dai turisti. Il sistema adoperato era di far posizionare le auto senza preoccuparsi di occupare i marciapiedi e speculando sulle “tariffe” di sosta: fino a 20 euro per un’auto sportiva, 10 per scooter e moto. Un andazzo che fa il paio con l’incremento abnorme dei pagamenti per i garage privati, dove lasciare l’auto per sole due ore può venire a costare la cifra di ben 20 euro.