E ora Briatore se la prende con le Fiat. Addio al marchio italiano, almeno sulle strade se non sulla carta. Peggio, quel poco che gira, secondo l’ex team manager F1, è vetusto, arcaico, a tratti – verrebbe da dire – imbarazzante: “Stiamo andando a Forte dei Marmi e notavamo che non si vede più in giro un’auto Italia. La Fiat non esiste più, per strada non si vedono macchine a parte qualche vecchia carretta di vent’anni fa: ci sono solo Mercedes, Audi, Bmw, Dacia. Fiat non ha più modelli in gamma, credo che la sua auto di punta sia la Panda. Non esistono più macchine italiane per le strade”. Ma davvero le cose stanno così? È disfattismo, o davvero il giardino del vicino (il resto d’Europa) è ben più verde del nostro? I dati sono stati sintetizzati dal Corriere della Sera e sembra che, almeno stavolta, l’imprenditore non ci abbia proprio preso.
La Fiat detiene il record di vendite in Italia. Nessuna marca vende tanto. Quest’anno il marchio torinese ha immatricolato 108.038 veicoli, certo con una flessione del 5,2% rispetto al 2022. Volkswagen, la seconda auto più popolare in Italia, ha venduto solo 77.488 auto e Toyota, l’ultima del podio, 56.317. Insomma, non c’è gara. Certo, Audi, Bmw e Mercedes non sono esattamente auto economiche. Forse anche per questo non possono che vendere di meno. L’Audi registra 42.353 immatricolazioni, la Bmw 35.781 e la Mercedes, infine, solo 29.838. Non sono grandi numeri, soprattutto se confrontati con la Dacia, che cresce del 26% rispetto all’anno scorso. Caro Flavio, la Fiat è ancora viva e vegeta. Certo, il modello più venduto è proprio la Panda, come dice Briatore, ma il mercato automobilistico del Bel Paese è ancora coperto per l’11,2% dal marchio italiano per antonomasia. E neanche le popolarissime Lancia Ypsilon (27.376 auto nel 2023) e Dacia Sandero (29.617) possono nulla contro la Panda, scelta da 59.584 acquirenti. Che poi la Panda non sia un granché per Briatore è un’altra questione. Si sa, de gustibus…