image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • Calcio
    • NFL
    • combattimento
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • calcio
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Tech
  • Fashion
    • Fashion
    • Moda
    • Gear
    • Footwear
  • EVERGREEN
  • Topic
  • Journal
  • Media
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Car

L'evoluzione di un mito:
la Panda 4x4 e come abbiamo
imparato a fregarcene delle supercar
amando il nostro fuoristrada

  • di Domenico Agrizzi Domenico Agrizzi

24 giugno 2023

L'evoluzione di un mito: la Panda 4x4 e come abbiamo imparato a fregarcene delle supercar amando il nostro fuoristrada
La Fiat ha deciso di festeggiare i 40 anni della Panda 4x4 con una versione speciale, chiamata 4x40°. Il primo modello della storica linea fu ideato nel 1980, ma la sua versione 4x4 venne commercializzata solo tre anni dopo. La Panda è ormai un’icona del mondo automobilistico italiano: disegnata dall’italiano Giorgio Giugiaro, impiegò il sistema di trazione integrale dell’impresa austriaca Steyr-Puch, già partner della Mercedes. La caratteristica del “Pandino” è la sua leggerezza: il suo peso nella storia italiana, però, è tutt’altro che trascurabile. Ripercorriamo la storia di un mito

di Domenico Agrizzi Domenico Agrizzi

Nel giugno del 1983, un fuoristrada ultraleggero a marchio Fiat veniva dedicato alla grande distribuzione. Era la Panda 4x4, uno dei modelli che maggiormente definirono l’identità della casa automobilistica torinese. Il progetto ebbe una lunga gestazione: già nel 1976 la Italdesign di Giorgio Giugiaro e Aldo Mantovani aveva preso in mano le sorti dello stile Fiat. Il “Progetto 141”, così venne chiamato, aveva come obiettivo l’unione della leggerezza della vettura a un assetto “tutto in avanti”, grazie al sistema di trazione anteriore dell’austriaca Steyr-Puch. Nel 1978 ci fu una prima presentazione “a porte chiuse”, per affezionatissimi e collaboratori. Due anni dopo venne mostrata in anteprima nei Giardini del Quirinale all’allora Presidente della Repubblica Sandro Pertini. Nel 1983, finalmente, la macchina era pronta per la serializzazione. Il motore aveva la potenza di 48 CV, 985 cc, la vettura pesava 740 Kg (a vuoto), era lunga 3,39 metri e larga 1,48. Solo numeri, che nel corso del tempo si modificarono. Panda è stata molto di più: qualcosa di non misurabile, un fenomeno culturale, un cambio di rotta, una svolta. Un’auto consapevole dei suoi limiti ma che era costruita per superarli. Una city car, un minibus, un fuoristrada. La Panda 4x4 era tutto questo. Lei, però, non era soddisfatta. Voleva essere di più. Come se Tyrion Lannister di Game of Thrones avesse cercato di battere Michael Jordan in una gara di schiacciate. E ci fosse riuscito. Si possono utilizzare tanti termini per descriverla. “Perché ha scelto una Panda?”, chiedeva retoricamente la voce fuori campo di un vecchio spot. Le risposte risiedono in tutti coloro che l’hanno guidata. Ognuno la lega a un ricordo, a qualche istante irripetibile della propria vita. Per questo, vale la pena ripercorrere la sua storia, l’immagine che la Panda ha voluto dare di sé. Per capire come la Panda fu vissuta dagli italiani negli ultimi 40 anni.

Giorgio Giugiaro e la Panda 4x4

Panda 4x4: l’inizio

Era veloce, leggera e giovane. Aveva tutto per essere la macchina degli italiani per i successivi 40 anni. Probabilmente, non lo sapevano neanche quelli che l’avevano commercializzata. Alcuni, magari, lo sospettavano. Eppure, dopo tutto questo tempo, guardare indietro e vedere le foto di quella macchina così “comune” fa un certo effetto. In più, aveva le agognate quattro ruote motrici: era un fuoristrada in tutto e per tutto. Chi di noi non ha mai visto, nella campagna di provincia o in qualche periferia un po’ dimenticata, qualche vecchio cacciatore, anziane coppie di signori che fanno la spesa, nonne che viaggiano a velocità impensabili con la loro vecchia, affidabile Panda 4x4. Adesso, chi ce l’ha ci pensa due volte prima di venderla. E fa bene. Che prezzo dare a un’icona di un tempo che fu?

Panda 4x4 del 1986

Panda 4x4 Sisley

La panda di chi ama le corse. E il vellutino. Gli interni di questa edizione limitata sono un inno agli anni ’80: creati in finta pelle beige, lo styling venne curato dalla Benetton, che aggiunse il nome Sisley. Una macchina che doveva essere come un jeans di lusso.

Panda “1990”: l’edizione dei Mondiali

“Un’estate italiana” di Giorgio Moroder con Gianna Nannini e Bennato che risuona nelle orecchie, l’ottimismo prima della competizione, l’estate. La Panda in edizione limitata prodotta per i Mondiali di calcio del 1990 aveva cavalcato le varie frequenze positive che attraversavano il bel paese. I copricerchi a forma di pallone sono veramente brutti. Talmente brutti da essere bellissimi.

Panda 4x4 edizione limitata Mondiali di calcio 1990

Arriva il 1991 e il restyling

“Cosa sarebbe il mondo senza la Panda… Si ma c’è”. Aumentano cilindrata e potenza. L’impianto di iniezione diventa elettrico. La novità più riconoscibile, però, è quella che appare sul telaio: sul portellone in lamiera appare la scritta “Panda 4x4”. Ormai è come un tatuaggio: quell’espressione che, a forza di ripeterla, ti viene voglia di scrivertela addosso. Il sogno è vederla in qualche Fast and Furious.

La panda di Agnelli

Si tratta del modello trekking della 4x4 ed era l’affezionatissima dell’avvocato in persona. Proprio Agnelli ne possedeva una personalizzata, venduta nel 2019 a 37.000 euro all’asta. Diciamocelo, solo i più coraggiosi possono andarci a St. Moritz. Oggi ne parlerebbero tutti. All’avvocato fregava poco, ma di certo i sedili reclinabili gli facevano comodo…

La seconda generazione

È il 2004. La Panda è in commercio da più di vent’anni. Ma anche i campioni devono reinventarsi per continuare a primeggiare. Arriva l’opzione di averla con alimentazione GPL o metano. Vinse il titolo di auto dell’anno. Doveva chiamarsi Gingo, ma poi la Renault fece causa perché il nome era troppo simile a Twingo. Oggi puoi chiamarla in tutti i modi. Però no, “Don’t call her baby”.

Gianni Agnelli e la sua Panda personalizzata

2012 e la terza generazione: “questa è l’Italia che ci piace”

La nuova Panda fu un successo commerciale: venne premiata da Top Gear come miglior SUV dell’anno e fu per lungo tempo l’auto più venduta in Italia. La nuova generazione, però, non era come la prima Panda: una macchina per famiglie che aveva anche le velleità del fuoristrada. La prima aveva quel romanticismo che nel tempo è andato perduto.

L’ultimo tango

Si chiamerà 4x40°. Ne esisteranno solo 1983 unità, proprio come l’anno di lancio del modello. La nuova Panda vuole essere la summa di tutto ciò che è stata: pionieristica, facile da guidare, confortevole e simbolo di un momento speciale. Non è facile distinguere un momento della storia dal simbolo che ne racchiude il significato. Quale dei due è venuto prima? Ciò che dà senso alle cose o le cose stesse? Impossibile dirlo. Panda 4x4 è un’idea, un modo di vivere l’automobile. Non tornerà più quella prima. Ma è giusto così. Il “Pandino” ha solo 40 anni e ci basterà guardare indietro per capirne il valore. Anzi no. Ci basterà cercare in giro per le nostre strade, non solo quelle italiane. Cercare gli appassionati, i collezionisti e tutti coloro che, inconsapevolmente, si trovano nel sedile sinistro di un pezzo di storia. Inimitabile, per fortuna. Le copie sbiadite potrebbero solamente incrinarne la figura e il suo posto nel mito. Le leggende devono morire giovani per rimanere eterne.

Panda 4x40°

More

Il Pandino 4x4? Inarrestabile e pure irresistibile! Ecco il video che lo dimostra

Il Pandino 4x4? Inarrestabile e pure irresistibile! Ecco il video che lo dimostra

Lapo Elkann celebra la Panda 4x4 su Twitter tra neve, storie e prove impossibili

di Cosimo Curatola Cosimo Curatola

Cars

Lapo Elkann celebra la Panda 4x4 su Twitter tra neve, storie e prove impossibili

In provincia detta legge il Pandino

di Ray Banhoff Ray Banhoff

Auto

In provincia detta legge il Pandino

Tag

  • Attualità

Top Stories

  • [VIDEO] Abbiamo guidato una Ferrari 12Cilindri per scoprire che ci avevano mentito quasi su tutto

    di Cosimo Curatola

    [VIDEO] Abbiamo guidato una Ferrari 12Cilindri per scoprire che ci avevano mentito quasi su tutto
  • Disastro Ferrari: dopo Miami cosa farà John Elkann? Si darà alla vela? Ma non mettete Hamilton e Leclerc sulla stessa barca...

    di Jacopo Tona

    Disastro Ferrari: dopo Miami cosa farà John Elkann? Si darà alla vela? Ma non mettete Hamilton e Leclerc sulla stessa barca...
  • Guido Meda riscopre il Diesel? “Dall'Alfa Giulia paracarro alla Mercedes station, all'A6 Avant, ora Audi torna sul mercato dopo anni di confino da Dieselgate. Significa che ne vale la pena, oppure...”

    di Benedetta Minoliti

    Guido Meda riscopre il Diesel? “Dall'Alfa Giulia paracarro alla Mercedes station, all'A6 Avant, ora Audi torna sul mercato dopo anni di confino da Dieselgate. Significa che ne vale la pena, oppure...”
  • Jeremy Clarkson prova la Ford Mustang Dark Horse (e parla di Fiat): “La più irresponsabile di sempre. Ottima per fare fumo e rumore. La tecnologia? Non ha senso”. Ma cosa c’entrano Donald Trump, le auto italiane e l’India?

    di Jacopo Tona

    Jeremy Clarkson prova la Ford Mustang Dark Horse (e parla di Fiat): “La più irresponsabile di sempre. Ottima per fare fumo e rumore. La tecnologia? Non ha senso”. Ma cosa c’entrano Donald Trump, le auto italiane e l’India?
  • Jeremy Clarkson prova la Bentley Flying Spur: “Una ninna nanna su due ruote”. Rivali? “Non me ne viene in mente nemmeno uno”. Mentre Aston Martin...

    di Ilaria Ferretti

    Jeremy Clarkson prova la Bentley Flying Spur: “Una ninna nanna su due ruote”. Rivali? “Non me ne viene in mente nemmeno uno”. Mentre Aston Martin...
  • Alfa Romeo Stelvio blindata di Giorgia Meloni? Ecco le caratteristiche, dove nasce e chi la fa: sembra un normale Suv, ma...

    di Lorenzo Fiorentino

    Alfa Romeo Stelvio blindata di Giorgia Meloni? Ecco le caratteristiche, dove nasce e chi la fa: sembra un normale Suv, ma...

di Domenico Agrizzi Domenico Agrizzi

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore moreno.pisto@mowmag.com

Next

Everrati: ecco la 911 ST elettrica da 440 cavalli e oltre 30 chilometri di autonomia

di Umberto Mongiardini

Everrati: ecco la 911 ST elettrica da 440 cavalli e oltre 30 chilometri di autonomia
Next Next

Everrati: ecco la 911 ST elettrica da 440 cavalli e oltre 30...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy