Nuova puntata della rubrica curata da Roberto Alessi, giornalista e direttore del settimanale Novella 2000, che analizza per MOW le notizie e le indiscrezioni UP and DOWN che più stanno facendo discutere o che, con ogni probabilità, affolleranno siti e giornali di gossip nei prossimi giorni. Stavolta sotto i riflettori i figli misteriosi di Pierpaolo Spollon, i discorsi sul pisello di Wilma Faissol (moglie di Francesco Facchinetti: e se li avesse fatti, al contrario, un uomo?), la storia di Erling Haaland e della sua ragazza, la serie "The Super Models" e la nostalgia per colei che rispetto al gruppo originale ora manca, Francesca Pascale partigiana per modo di dire, il cappotto in estate e forse l'unico aspetto parasimpatico di Meghan Markle e... con “Torna a casa Alessi” il mondo dello spettacolo non ha segreti.
UP
Pierpaolo Spollon: ha due figli, da chi? Non lo dice. Gassman non faceva così il misterioso
Uno dei giovani attori più bravi, talentuosi e simpatici dello spettacolo italiano è sicuramente Pierpaolo Spollon. del suo privato non si sapeva granché e non mi interessava, credevo che in fatto di relazioni sentimentali fosse ancora nella fase del cazzaro, del vivere alla giornata, mangia prega ama e via, libero come il vento. Invece lui stesso ha raccontato di avere due figli. Lo ha raccontato per la prima volta in un'intervista a Repubblica realizzata in occasione del lancio di Quello che provo dir non so, lo spettacolo scritto insieme a Matteo Monforte, prodotto da Stefano Francioni e diretto da Mauro Lamanna che Spollon porterà a teatro il 26 agosto al Teatro Tor Bella Monaca a Roma e poi in tutta Italia. «I figli sono la mia vita, una grande felicità. E continuare a dire: il privato è privato, con due bambini non aveva più senso». Nessun dettaglio sulle sue relazioni e sulla madre dei bambini che lui vuole preservare giustamente dal suo ruolo pubblico. Bravo, bravissimo, ma visto questo pensiero nobilissimo era il caso di rivelare la loro esistenza (con tanto di nome?) a un giornale per un lancio teatrale? Non lo so, so invece che io trovo sia giusto condividere se stessi con il pubblico, non è un obbligo, per carità, ma se lo facevano grandi attori come Vittorio Gassman, Anna Magnani, credo che lo possa fare serenamente anche Pierpaolo, cui auguro una carriera abbagliante e lunga come la loro.
DOWN
Wilma Faissol: Lady Facchinetti, una “sessista” che giudica gli uomini dalle loro misure?
La moglie di Francesco Facchinetti è stata chiara, diretta, senza troppi giri di parole, come lei sola, Wilma Faissol ha risposto a una follower in merito all'argomento delle dimensioni del pene, tema che lei definisce come l'unico, vero complesso che tormenta l'uomo e, forse, anche una donna. Rispondendo a una follower che aveva deciso di condividere i dettagli intimi del suo partner, dicendo senza mezzi termini che fosse quello il problema concreto della sua relazione. «Innamorata ma ha il pene molto piccolo. Molto…». "L'unico vero complesso maschile è il pisello. Solo il pisello. Pelato? Un fisico mostro risolve. Naso? Irrilevante per le donne. Basso? Un bel fisico può risolvere anche quello. Ma il pisello? Ciao. Scordatelo". "Se ti fai forte come Hulk, la donna si aspetterà un'anaconda. Il problema è peggiorato. Se è miliardario col micro pene, è inutile. Solo follie, parafilie, odio verso le donne. Sicuro molti di quelli Incels (gli "involontariamente celibi") hanno il pisello minuscolo". "Pisello. È il grande determinante della personalità di un uomo". Punti di vista, Wilma sarà sicuramente nel giusto, è interessante però girare il discorso: se al posto del pisello ci fosse stata una patatina e al posto di Wilma a parlare ci fosse stato Francesco Facchinetti apriti cielo: avrebbero accusato il nostro amico con aggettivi come sessista, maschilista, sessuomane, se avesse detto che le donne si giudicano dalle loro tette? Body shaming, vergogna! E chi più ne ha più ne metta. Ma era una donna a scrivere, e se le donne parlano male degli uomini, compresi quelli con micropene (che è una malattia, ricordiamolo) si può, anzi, fa pure simpatia. Poveri uomini, compreso Francesco Facchinetti. L’unica consolazione è che, visti i punti di vista della moglie, lui di certo da quel punto di vista è più che a posto.
UP
Erling Haaland: lui guadagna un milione di euro a settimana lei mille euro al mese come commessa
Erling Haaland del Manchester City, squadra britannica, è già una star mondiale, e mi piace perché è simpatico di grande talento. Mi ricorda molto Bobo Vieri, altrettanto geniale e atletico, simpatico, forse, ma non simpaticissimo come Erling, che sa anche usare le parole e ha una certa dose di ironia. Un esempio? Haaland ha sempre definito il calcio «come la mia fidanzata e amante». Un’esagerazione, soprattutto se si hanno 23 anni come lui, lo sport non basta: mica te lo porti a letto. E infatti c’è una lei: è Isabel Haugseng Johansen, splendida 19enne, norvegese come lui, ha un passato da calciatrice e giocando nella locale squadra del Bryne ha conosciuto Erling. Lei è nata nel 2004 (mi fa perfino impressione scriverlo), hanno iniziato la loro storia in Germania, poi a Marbella durante una vacanza mentre si svolgevano i Mondiali (il calciatore era rimasto fuori dalla Nazionale della Norvegia). Nemmeno i soldi li separano: lui guadagna un milione di euro a settimana lei mille euro al mese come commessa part-time in un negozio di moda. Ma non ci fanno caso: spero solo che la birra e la pizza le paghi lui.
DOWN
The Super Models di Vogue: Christy, Naomi, Cindy e Linda, ma quanto ci manca Tatjana
Io le ho conosciute e viste bene a casa di Gianni Versace quando erano le top delle top e facevano davvero venire la tachicardia agli uomini quando le vedevano tutte insieme. Oggi Cindy Crawford, Christy Turlington, Linda Evangelista e Naomi Campbell si sono ritrovate in uno studio fotografico per la copertina di Vogue. Ma ora le unisce un altro progetto: The Super Models, una serie tv / documentario che debutterà il 20 settembre su Apple TV+. Vede tra i produttori anche il regista Ron Howard (un tempo ragazzino a Happy Days) e racconta il fashion world tra la fine degli anni 80 e la metà dei 90, quando la moda, da realtà per pochi eletti, si è trasformata in un pilastro dell’intrattenimento mainstream accanto a cinema, televisione e musica. «Al centro di questa metamorfosi c’erano loro, Christy, Naomi, Cindy e Linda», scrive Vogue che trent’anni fa aveva fatto una cover proprio con loro, ma erano in cinque: c’era anche Tatjana Patitz: è morta a gennaio, aveva cinquantasei anni. Era la mia preferita: il direttore di Vogue Anna Wintour – Chief Content Officer di Condé Nast e Global Editorial Director di Vogue – ha ricordato così la top model tedesca di Amburgo: «Tatiana è sempre stata il simbolo europeo dell’eleganza più chic, come una Romy Schneider che incontra Monica Vitti. Ha mantenuto un profilo molto più basso delle sue colleghe, più misterioso, più maturo, più irraggiungibile: tutto ciò le conferiva grande fascino». La sua classe sopravvive nel ricordo.
UP
Francesca Pascale: con Paola Turci tenerezze, funerali e canti partigiani che partigiani non sono
Mi ha colpito la tenera foto di Francesca Pascale, che vedevo quando stava con Silvio Berlusconi, con sua moglie Paola Turci, che vedevo quando si faceva truccare da Irene Legramandi (bravissima) per celare i segni di un incidente d’auto che fortunatamente non hanno scalfito la sua bellezza. «Sono andate insieme al funerale di Roma della scrittrice Michela Murgia, morta per un tumore alla testa, un fatto che ha rattristato tutti, da destra a sinistra. Tutte e due con Elly Schlein, segretaria del PD, hanno cantato in chiesa "Bella ciao", al termine della funzione per l'estremo saluto alla scrittrice. Mi ha fatto strano, mi ricordo che quella canzone ce la facevano cantare alla scuola Giovanni Pascoli di via Rasori a Milano, come in tutte le scuole d’Italia, forse la Murgia (che non conoscevo) l’amava particolarmente, immagino, perché escludo (spero) che volessero fare politica a un funerale aperto a tutti. Una canzone partigiana della sinistra, mi dicevano all’Anpi, ma proprio recentemente ho scoperto che è praticamente certo che Bella ciao non era diffusa negli ambienti partigiani della Seconda guerra mondiale e ha iniziato a diffondersi che vent'anni dopo la fine della guerra. Leggo sul web: «La scelta di identificare Bella ciao con un canto partigiano nasce dalla volontà di trovare un testo che avesse valori universali di libertà e opposizione alle dittature e alla guerra, senza riferimenti politici o religiosi. Sarebbe stato difficile, altrimenti, unire le varie anime antifasciste che avevano lottato contro il nazifascismo, così diverse tra loro negli ideali eppure unite nella lotta comune contro l'invasor». Tradotto, era una canzone inclusiva, per tutti, esattamente il contrario di come viene usata oggi.
DOWN
Angela Merkel: ai tedeschi costa un occhio, solo per il parrucchiere 3.000 euro al mese
Accidenti, credevo che i politici italiani fossero i più cari del mondo, mi sbagliavo. Angela Merkel per 16 anni cancelliere tedesco, sta battendo tutti i record di costi rispetto ai suoi predecessori. Leggo: «Nell'ambito del "mantenimento delle funzioni ufficiali", Merkel ha un ufficio con nove dipendenti permanenti, e gode di diversi benefit, tra cui un'auto blu. Il solo personale costa diverse centinaia di migliaia di euro l'anno, scrive Tagesspiegel, il quotidiano tedesco che ha rivelato le spese tramite una richiesta di accesso al bilancio statale». E sempre sullo stesso giornale leggo ancora: «La spesa più eclatante è senza dubbio quella per capelli e trucco: sempre secondo Tagesspiegel, l'ex cancelliera si è affidata a una parrucchiera e estetista che lavora anche come stilista di moda, a Berlino. Nel 2022, ha speso 37.780 euro, ossia più di 3mila euro al mese». Non solo, ma Angela Merkel, a 69 anni, si gode una pensione da 15mila euro al mese. E ora fa convegni e presto un libro: ha firmato un contratto con la casa editrice Kiepenheuer & Witsch, di Colonia, e Beate Baumann, che fu la sua fedele segretaria quand'era al governo, l’aiuterà nella scrittura. Il libro uscirà in autunno 2024, ma tranquilli, pare abbia già ricevuto un anticipo. Quanto? Beh, questo è un segreto.
DOWN
Domenico Dolce, una bufera: aveva detto che da lui i siciliani volevano solo soldi. Ci aveva preso?
Dopo il casino fatto da Stefano Gabbana che aveva criticato duramente i cinesi rei di non aver apprezzato uno sport Dolce&Gabbana ora ci di mette anche Domenico Dolce con i ragazzi siciliani. Nel giorno del suo 65esimo compleanno ha detto che i giovani siciliani sono "colpevoli” di essere troppo pigri e di non avere voglia di fare nulla. «Oggi le campagne sono abbandonate … Le generazioni di oggi non hanno una dignità. Come si può pretendere il progresso se nessuno fa nulla». E lo ha detto all’inaugurazione di una mostra a Polizzi Generosa, il suo paese, dove è nato e da dove ha raccontato ha preso al sua valigia di cartone per andare a Milano a lavorare. Il sindaco di Polizzi, Gandolfo Librizzi, s’è girato: «Le generalizzazioni non aiutano e qui… molti giovani stanno provando a rimanere, aprendo nuove attività e moltissimi altri sono andati altrove per costruirsi un futuro». È intervenuto anche il Movimento "Nunsiparte" su Instagram, per la difesa della libertà di restare in Sicilia. Il gruppo ha quindi lanciato una sfida a Dolce, invitandolo a investire nella sua città natale e a supportare la comunità locale. Dolce aveva detto che da lui volevano solo una valigia piena di soldi. Ci aveva preso?
UP
Clizia Incorvaia e Paolo Ciavarro: si erano conosciuti al Gf, credevo sarebbe durata poco senza i riflettori. Mi sbagliavo
Vedo che la famiglia di Paolo Ciavarro e di Clizia Incorvaia va avanti a gonfie vele, e ultimamente s’è detto che lei fosse di nuovo incinta, ma lei ha smentito, del terzo figlio, visto che ha anche una figlia da Francesco Sarcina delle Vibrazioni. Clizia ha precisato: "Non sono incinta e non stiamo cercando un altro bimbo. La nostra famiglia è al completo così". E direi che due figli bastano. Devo anche ricredermi: quando si misero insieme ero certo che sarebbe durata poco, troppa esposizione, si erano conosciuti dentro alla casa del Grande Fratello, credevo sarebbe durata poco senza riflettori. Mi sbagliavo e sono contento, perché mi unisce a loro anche l’amicizia con la mamma di lui, Eleonora Giorgi, che fin dai primi giorni mi diceva: «Non parlo, non mi intrometto, però lei mi sembra perfetta».
DOWN
Meghan Markle: il cappotto d’estate, senza l’anello di Harry, ma almeno qualcosa di parasimpatico ce l’ha
Meghan è stata paparazzata a Montecito, in California: borsa Goyard, slingback Chanel, cappotto cammello Max Mara (e c’erano 25 gradi) costo 10mila e passa - ma in pochi hanno notato, che non aveva il solito anello di fidanzamento con il quale Harry le chiese - con il successo che tutti ben conosciamo - di sposarla nel 2017. L’anello, valutato 180mila dollari è realizzato con tre diamanti - uno, più grande, proveniente dal Botswana, culla dell'amore tra i due, e gli altri due invece erano di Diana, anello disegnato personalmente da Harry, con il gioielliere della regina Elisabetta Cleave & Company. Pare che fino a ora Meghan non l’avesse mai tolto. In compenso Meghan ora indossa sempre un cerotto antistress che, secondo il produttore, dovrebbe «attivare il sistema nervoso parasimpatico attingendo al meridiano pericardico del corpo con specifiche frequenze elettromagnetiche di neurotrasmettitori inibitori per interrompere l'asse HPA e ridurre il tono simpatico». Personalmente non ci ho capito niente, perché se non altro scopriamo che Meghan qualcosa di parasimpatico ce l’ha.