Il bus elettrico elettorale del Pd è partito. Dopo averlo anticipato nelle scorse settimane (e aver ammesso che muoversi con un mezzo a batteria nel nostro Paese è a dir poco una sfida quando si tratta di dover ricaricare), il segretario del Partito Democratico Enrico Letta ha annunciato l’inizio del viaggio sul mezzo (teoricamente) ecologico per un tour in Italia in vista delle elezioni politiche del 25 settembre. Lo ha fatto pubblicando su Twitter la foto del pulmin e scrivendo: “Cominciano le ultime due settimane. Quelle decisive. Oggi pomeriggio da Brescia partiamo col nostro Eco Tour elettorale del Bus Elettrico del Pd. Per un’Italia Democratica e Progressista. Ed ecologista!”.
L’immagine non è passata inosservata, e ha attirato l’attenzione anche Carlo Calenda, personaggio di punta dell’alleanza tra la sua Azione e Italia Viva di Matteo Renzi e per qualche ora alleato di Letta, prima di cambiare idea e diventare (o meglio tornare a essere) un rivale: “Ammazza – il commento di Calenda – che brutto. Ps Secondo me ti hanno già rubato i cerchioni. Io non sono stato”.
Ma l’attacco gli si è almeno in parte ritorto contro, perché in molti hanno notato l’errore tecnico del leader centrista di Roma nord: “Al massimo – una delle replice sui social – i copricerchi... rubare i cerchioni è un po’ più complesso”. E un altro, ricordando una delle (di per sé chiacchierate) tappe della carriera di Calenda: “Hai lavorato in Ferrari e non sai neanche cosa è un cerchione”. Nessuno invece pare avere da obiettare sul giudizio di bruttezza del pulmino del Pd…