Il segretario del Pd, Enrico Letta, intervenuto al comitato dei volontari per la presentazione del simbolo elettorale che comparirà sulle schede elettorali del 25 settembre, ha dichiarato che: “Fare un giro d'Italia con un minibus elettrico è praticamente impossibile: siccome a noi le sfide impossibili piacciono, abbiamo deciso di farla, nonostante tutte le difficoltà: quindi gireremo l'Italia con un minibus elettrico".
Un tour che evoca quelli itineranti di Romano Prodi e Matteo Renzi ma in chiave ambientalista, che si svolgerà durante le ultime due settimane di campagna elettorale: “Una scelta impegnativa, perché abbiamo capito quanto l’Italia sia arretrata da un punto di vista della mobilità elettrica. Gli incontri saranno scanditi dalle colonnine elettriche, cioè ogni 150 chilometri, e questo dà l’idea dei limiti con cui l’Italia deve fare i conti". E ancora: "Percorreremo l’Italia e ci fermeremo alle colonnine quando il minibus avrà bisogno della ricarica, ovvero con un’autonomia di 150 chilometri circa".
Accanto al segretario Pd presenti anche il ministro Roberto Speranza, uno dei protagonisti della campagna elettorale, e la vicepresidente dell’Emilia Romagna Elly Schlein.
Ben definito il "nemico", la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni. "C’era Giorgia Meloni come ministra nel novembre del 2011 - le parole di Letta riferite dal Corriere - quando cadde il governo Berlusconi l’Italia finì in pre-fallimento. Non vogliamo tornare a quel governo, a quella situazione". E poi: "Il compitino di due minuti della Meloni, con un video in tre lingue per rassicurare l’Europa, non avrà alcun effetto". E ancora: "Lo slogan di Giorgia Meloni, pronta a risollevare l’Italia, mi fa sorridere. L’Italia l’abbiamo risollevata noi col governo Draghi, non loro che erano all’opposizione".