image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • Calcio
    • NFL
    • combattimento
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Cronaca Nera
    • Esteri
    • Economia
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • calcio
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Tech
  • Fashion
    • Fashion
    • Moda
    • Gear
    • Footwear
  • EVERGREEN
  • Topic
  • Journal
  • Media
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Attualità

Il ministro Cingolani: “Auto elettrica per tutti? Non è giusto. Incentiviamo il biocarburante”. E bacchetta i Paesi del Nord: “Vi comprate le Tesla, ma…” E sulla Cina: “Impariamo la lezione del gas”

  • di Matteo Cassol Matteo Cassol

18 luglio 2022

Il ministro Cingolani: “Auto elettrica per tutti? Non è giusto. Incentiviamo il biocarburante”. E bacchetta i Paesi del Nord: “Vi comprate le Tesla, ma…” E sulla Cina: “Impariamo la lezione del gas”
Il ministro della transizione ecologica Cingolani torna a parlare criticamente dello stop alla vendita di motori a benzina e gasolio voluto dall’Unione Europea dal 2035. Anzitutto invita a considerare la lezione che dovremmo aver imparato dal gas: “Il 72% degli ossidi di litio con cui si fa la batteria, l’80% del nichel, il cobalto e altre terre rare sono prodotti tutti quanti prevalentemente in Cina e in altri Paesi un po’ complicati dal punto di vista del governo”. Poi parla del merito: “È giusto mettere una sfida. Dopo però l’Europa ci dice anche come dobbiamo affrontarla, e questo non va bene. La transizione ecologica deve essere giusta. In alcuni Paesi per comprare un’auto elettrica bastano sei mesi di reddito pro capite, in altri servono dieci anni: consentiamo anche l’utilizzo di carburanti sintetici. Al cittadino medio europeo non posso dire «comprati la macchina elettrica da 60 mila euro cambiando la tua che ne costava 30», né gli posso dire «vai a piedi»”. Quindi la stoccata ai Paesi nordici che si sono opposti: “Io lo capisco che voi vendete petrolio e poi mi comprate la Tesla, ma è troppo facile. Mettiamoci alla pari”

di Matteo Cassol Matteo Cassol

Il ministro della transizione ecologica Roberto Cingolani è intervenuto sul tema delle auto elettriche e dello stop ai motori endotermici entro il 2035 al quale punta con decisione l’Unione Europea. Lo ha fatto evidenziando una serie di criticità e di incoerenze alle quali forse si farebbe ancora in tempo per porre almeno in parte rimedio, pur non negando la necessità di "decarbonizzare".

“Supponiamo – ha detto Cingolani al teatro Petruzzelli di Bari, dialogando con Nicola Porro e Augusto Minzolini durante l’evento La Ripartenza – di avere tutta elettricità verde per ricaricare le batterie (già questo non c’è, ma supponiamo, visto che le rinnovabili le stiamo facendo crescere), e supponiamo che tutti i cittadini italiani e tutti i cittadini europei si possano comprare l’auto elettrica (vorrei far notare che il Lussemburgo ha 128 mila euro di Pil pro capite, mentre altri della zona sud-orientale ce l’hanno di 12-13-14 mila: quindi in alcuni casi l’auto elettrica sono sei mesi di Pil pro capite annuale, in altri sono dieci anni, quindi è ovvio che in questi Paesi sarà difficile comprare l’auto elettrica per tutti). Già ce ne ho messi tanti di supponiamo. Il problema è che il 72% degli ossidi di litio con cui si fa la batteria, l’80% del nichel, il cobalto e altre terre rare sono prodotti tutti quanti prevalentemente in Cina e in altri Paesi un po’ complicati dal punto di vista del governo. La lezione che abbiamo imparato dal gas, dal quale stiamo cercando di uscire grazie a un intervento molto pesante, difficile e complesso che ha visto tutte le forze del Paese allearsi… nel caso delle batterie, sarà estremamente complicato, anzi, sarebbe probabilmente impossibile”.

Il ministro Cingolani tra Nicola Porro e Augusto Minzolini del Giornale
Il ministro Cingolani tra Nicola Porro e Augusto Minzolini del Giornale

Ma – ha chiesto Porro a Cingolani – è una buona idea (addirittura un buon investimento) rinunciare di qui al 2035 all’industria del motore endotermico, eccellenza italiana ed europea? “L’Europa pone un limite molto ambizioso. Dal 2035 non usiamo più motori a combustione. Mette l’asticella alta, va be’, le asticelle si possono anche cambiare a un certo punto, ma è giusto mettere una sfida. Dopo però l’Europa ci dice anche come dobbiamo farlo, e questo non va bene. Il punto è, tu dammi il target, tu istituzione sovranazionale, dopo però ricordiamoci che la transizione ecologica deve essere just transition, che vuol dire giusta. Non è solo transizione ecologica. Se spegniamo tutto, abbiamo risolto, però non è giusta, non è sostenibile. Questo è l’argomento che ho portato in Europa: se fosse una situazione uniforme (dal punto di vista dei salari, ndr) allora potremmo anche persare di forza un po’ la mano, incentivare eccetera, ma la situazione non è giusta, perché non ce la faranno le persone. Tra l’altro l’Europa ha 400 milioni di macchine. Ce n’è un altro miliardozzo in giro per il mondo che non viene elettrificato. Bisogna mettersi attorno a un maledetto tavolo e vedere i numeri. Anche se noi ci mettiamo il limite al 2035, a livello globale (perché la CO2 è globale, noi respiriamo anche quella prodotta nello Sri Lanka) mettiamo la neutralità tecnologica, cioè consentiamo (per giustizia sociale e perché comunque probabilmente è più facile decarbonizzare in questo modo) anche l’utilizzo di altre tecnologie: i carburanti sintetici, che sono avversati ma consentono di riconvertire il petrolchimico (quindi hanno anche una valenza di riconversione industriale) e di utilizzare la stessa pompa di carburante e lo stesso motore che abbiamo ora, decarbonizzando fra il 60 e il 90%. Costano molto, ve lo dico subito, costano cinque volte la benzina, ma li posso incentivare come incentivo le rinnovabili. Al cittadino medio europeo – che non è lo svededese che compra la Tesla, è il cittadino che avrà un reddito medio di 25 mila euro pro capite – non posso dire «comprati la macchina elettrica da 60 mila euro cambiando la tua che ne costava 30», né gli posso dire «vai a piedi». E allora gli dico, «se puoi comprarti l’elettrica ti aiuto anche, se non puoi quantomeno ti incentivo l’utilizzo di carburanti che ti consentiranno finché non avrai soldi per prendere l’elettrica di utilizzare il tuo motore inquinando meno». In questo modo non ostacolo né blocco assolutamente nulla, ma rendo la transizione giusta. L’opposizione a questa mia proposta veniva dai Paesi del nord. E infatti io ho detto a certi Paesi cosiddetti frugali: «Scusate signori, io lo capisco che voi vendete petrolio e poi mi comprate la Tesla, ma è troppo facile. Mettiamoci alla pari». Questa cosa è passata, avremo una quantita di synthetic fuel che verrà immessa sul mercato. Credo che questa cosa sia sana – ha concluso Cingolani – e non violi il principio del preservare il nostro ambiente, che è fondamentale”.

More

Confindustria, il ministro Giorgetti e i petrolieri mettono in discussione l'elettrico: "Altre soluzioni ci sono". Ecco quali

di Riccardo Belardinelli Riccardo Belardinelli

Controcorrente

Confindustria, il ministro Giorgetti e i petrolieri mettono in discussione l'elettrico: "Altre soluzioni ci sono". Ecco quali

Carlo Pernat tranchant: “Tutto elettrico nel 2035? Uccidetemi nel ’34!”

di Emanuele Pieroni Emanuele Pieroni

MotoGP

Carlo Pernat tranchant: “Tutto elettrico nel 2035? Uccidetemi nel ’34!”

Stop a benzina e diesel nel 2035, il ministro Giorgetti contro l'Europa: “Rischio eutanasia”

di Redazione MOW Redazione MOW

Futuro incerto

Stop a benzina e diesel nel 2035, il ministro Giorgetti contro l'Europa: “Rischio eutanasia”

Tag

  • auto elettriche
  • batterie elettriche
  • Cina
  • Roberto Cingolani
  • Tesla
  • Transizione ecologica
  • Unione Europea

Top Stories

  • Delitto di Garlasco e Milo Infante, Aldo Grasso durissimo contro la cronaca nera in tv: “Mi verrebbe voglia di gridare”. E sul conduttore di Ore 14 che passa in prima serata...

    di Ilaria Ferretti

    Delitto di Garlasco e Milo Infante, Aldo Grasso durissimo contro la cronaca nera in tv: “Mi verrebbe voglia di gridare”. E sul conduttore di Ore 14 che passa in prima serata...
  • Abbiamo visto una partita di calcio in Corea del Nord, ma si può fare? Lo stadio più grande del mondo, la Premier League e la nazionale femminile: ecco come Pyongyang ama il pallone (a modo suo)

    di Federico Giuliani

    Abbiamo visto una partita di calcio in Corea del Nord, ma si può fare? Lo stadio più grande del mondo, la Premier League e la nazionale femminile: ecco come Pyongyang ama il pallone (a modo suo)
  • Ok, ma chi caz*o è Marilena Sansone, la ragazza che mangia un chilo e mezzo di carne cruda al giorno e che caga una volta al mese (come ha detto da Cruciani a La Zanzara)?

    di Jacopo Tona

    Ok, ma chi caz*o è Marilena Sansone, la ragazza che mangia un chilo e mezzo di carne cruda al giorno e che caga una volta al mese (come ha detto da Cruciani a La Zanzara)?
  • Omicidio Poggi, APPARTIENE A SEMPIO ANCHE LA TRACCIA DI SANGUE vicina al corpo di Chiara? “Non è compatibile con un’arma, ma con un braccio in movimento”. Ma cosa è accaduto sulla scala, Andrea si è appoggiato con la mano al muro dopo il delitto?

    di Giulia Ciriaci

    Omicidio Poggi, APPARTIENE A SEMPIO ANCHE LA TRACCIA DI SANGUE vicina al corpo di Chiara? “Non è compatibile con un’arma, ma con un braccio in movimento”. Ma cosa è accaduto sulla scala, Andrea si è appoggiato con la mano al muro dopo il delitto?
  • Omicidio Poggi, PERCHÉ STASI NON HA UCCISO CHIARA la sera che era a cena a casa sua ma è tornato la mattina dopo con il rischio di essere scoperto? È forse la prova della sua innocenza? Ecco cos’è accaduto sulla scena del delitto di Garlasco…

    di Giulia Ciriaci

    Omicidio Poggi, PERCHÉ STASI NON HA UCCISO CHIARA la sera che era a cena a casa sua ma è tornato la mattina dopo con il rischio di essere scoperto? È forse la prova della sua innocenza? Ecco cos’è accaduto sulla scena del delitto di Garlasco…
  • Delitto di Garlasco, parlano gli AVVOCATI STAR! Carlo Taormina: “Sempio è il movente, Stasi il colpevole”. Fabio Anselmo: “Troppo voyeurismo, ma no al bavaglio della stampa…”

    di Emiliano Raffo

    Delitto di Garlasco, parlano gli AVVOCATI STAR! Carlo Taormina: “Sempio è il movente, Stasi il colpevole”. Fabio Anselmo: “Troppo voyeurismo, ma no al bavaglio della stampa…”

di Matteo Cassol Matteo Cassol

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore moreno.pisto@mowmag.com

Next

Gualtieri: “A Roma trasporti gratis”. Peccato che già il 40% dei viaggiatori non paghi il ticket

di Redazione MOW

Gualtieri: “A Roma trasporti gratis”. Peccato che già il 40% dei viaggiatori non paghi il ticket
Next Next

Gualtieri: “A Roma trasporti gratis”. Peccato che già il...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy