image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • Sport
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Calcio
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • Sport
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • calcio
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Topic
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Attualità

Ma com'è che la sinistra fa campagna elettorale con gli influencer, come Elodie e Ferragni, e poi perde sempre?

  • di Maria Francesca Troisi Maria Francesca Troisi

29 luglio 2022

Ma com'è che la sinistra fa campagna elettorale con gli influencer e poi perde sempre?
La campagna elettorale della sinistra? È in mano agli influencer e cantanti. Almeno così sembra. E dalla coppia dorata del web, alias Chiara Ferragni e Fedez, e poi Er Faina, Giorgia Soleri, Elodie, Emma, Mannoia (etc etc) e in ultimo anche Giorgia Todrani, è tutto un parteggiare contro le ideologie di destra. Ma questo schieramento fa davvero bene al Pd? E intanto Fratelli d’Italia sale nei sondaggi, segno che la pancia dell'elettorato se ne frega delle star della rete che si schierano (spesso pure poco preparate sui temi), ma che vivono poi di privilegi, disinteressandosi della realtà. E se fosse questo il limite dei comunisti 2.0?

di Maria Francesca Troisi Maria Francesca Troisi

La campagna elettorale della sinistra? È in mano agli influencer. O almeno così sembra.

E all'inizio c'era solo la coppia d'oro del web, alias i Ferragnez, ormai designati paladini dei diritti civili. E infatti, tra uno scazzo con Pillon e un battibecco con la leader dei Fratelli d’Italia, il loro attivismo politico e sociale è stato più che decisivo per una notorietà in ascesa continua e senza pari. Per cui altri hanno seguito le loro orme, sorpassando a piè pari i tracciati della comunicazione tradizionale, dando spago a una campagna elettorale che saluta i salotti televisivi e i talk show tradizionali, e si trasferisce in pianta stabile sul web. Una rivoluzione che, in realtà, scopre impreparati gli stessi leader di partito, che provano a padroneggiare i social con la stessa dimestichezza delle star della rete, ma con esiti assai meno gloriosi.

E intanto, negli ultimi giorni, si è fatta sotto anche la fidanzatina d'Italia, alias Giorgia Soleri, attivista, influencer e compagna di Damiano dei Måneskin, che in una story Instagram bacchetta il Senato che boccia la parità di genere nel linguaggio tradizionale, inviando un'altra sonora stoccata a Fratelli d’Italia, partito favorito alle prossime elezioni (vola al 25% nei sondaggi), e schierandosi quindi velatamente con Pd e tutto il cucuzzaro. E sempre la Soleri, nelle sue posizioni pro-aborto, con tanto di storiella personale al seguito, sottolinea ancora per quale posizione politica parteggia. E adesso c'è da scommettere se la combo Ferragni-Soleri possa fare del bene a una sinistra che insegue consensi, soprattutto per quanto riguarda le nuove generazioni, facilmente influenzabili dai fenomeni del web.

20220729 142209858 1033
Giorgia Soleri via Instagram story

Ma non è finita. Sorpassando Er Faina, Camihawke e altri ancora, nel dibattito politico sono entrati a gamba tesa anche i cantanti che si spacciano pure per influencer. Prima tra tutti, Elodie, già madrina del Pride 2022, e protagonista di precedenti botta e risposta con Salvini e compagni. E così, negli ultimi giorni, l'artista ha ripreso un tweet che riassume alcuni punti della campagna elettorale della Meloni, accompagnato da una sincera apprensione: "A me sinceramente fa paura". Giusto per ribadire ai suoi milioni di follower da che parte è bilanciata la sua ideologia. Ma adesso tocca anche ammonire la cantante su un punto. Ciò che Elodie e altri hanno condiviso sui propri canali social è un documento che risale al 2018: il programma di Fratelli d’Italia per le elezioni di settembre non esiste ancora. E anche se è facilmente ipotizzabile che i propositi del partito non siano così distanti dal documento passato (e spinti sull'atlantismo), è sempre meglio vagliare la fonte, la data, e insomma accertarsi di non sparare colpi a vuoto prima di sguinzagliare dibattiti in rete.

Ma è proprio questa la debolezza delle influencer, con tutto il contorno di cantanti e attori appresso, ossia una mancata preparazione su vari temi, anche onorevoli, su cui premono (o spremono?) l'opinione pubblica. E certo che musicisti e Co. possono esprimermi liberamente, ci mancherebbe, siamo un Paese democratico, con buona pace dei nostalgici ostinati, anzi sarebbe preoccupante l'inverso, ma almeno con la piena consapevolezza di ciò che sostengono.

A me sinceramente fa paura. https://t.co/hxGkZ3m4dY https://t.co/ZPYXNWcJFF

— Elodie (@Elodiedipa) July 24, 2022

E intanto, alla banda Mannoia-Emma-Elodie e compagne si è aggiunta, nelle ultime ore, anche Giorgia Todrani. E mandando in brodo di giuggiole i fan della sinistra, ha condiviso un meme che cita la famosa frase pronunciata dalla Meloni in Piazza San Giovanni nel 2019. "Anch'io sono Giorgia, ma non rompo i coglioni a nessuno". Palesando come sia ormai iscritta anche lei al registro dei vip anti-Fratelli d'Italia. Ma come prevedibile, la replica della leader Fdl, a onor del vero più elegante della frecciatina subita, non si è fatta attendere. "Trovo che la voce di Giorgia sia straordinaria. La ascolto volentieri, da sempre, senza essere costretta a farlo. Così come lei non è costretta ad ascoltare me se non le piaccio. È la democrazia, funziona così ed è bella per questo. Ma su una cosa io e l'artista siamo sicuramente diverse: se a me non piacesse la sua musica o la sua voce, io non avrei bisogno di insultarla".

E dunque, la posizione della cantante è stata subito rimaneggiata a mestiere dalla Meloni, andando a infuocare la pancia dell'elettorato, che commenti e sondaggi alla mano, sembra fregarsene degli artisti e influencer che scendono in campagna elettorale per poi vivere di privilegi, disinteressandosi di grazia della realtà.

Ma è forse questo il limite dei comunisti 2.0? E allora, pensando che la vera sfida si compie alle urne, e non nei salotti del web, a colpi di champagne e rolex dorati, non è forse giunto il momento di cambiare? Insomma, sinistra fai qualcosa. Ma che non sia solo un like a un post di Elodie e Ferragni.

 

Visualizza questo post su Instagram

Un post condiviso da Trash Italiano (@trash_italiano)

More

Come nasce il fenomeno Giorgia Soleri? Ve lo sveliamo: dal legame col manager dei Måneskin alla partnership col gruppo Gedi (Agnelli-Elkann). E Damiano come ambassador…

di Maria Francesca Troisi Maria Francesca Troisi

Tutti i retroscena

Come nasce il fenomeno Giorgia Soleri? Ve lo sveliamo: dal legame col manager dei Måneskin alla partnership col gruppo Gedi (Agnelli-Elkann). E Damiano come ambassador…

A Milano è emergenza criminalità? Per la Ferragni sì. Ma Nuzzi ci spiega: “Nessuna anarchia, attenzione però a microcriminalità e accesso alle droghe”

di Riccardo Canaletti Riccardo Canaletti

Uno, nessuno e centomila problemi

A Milano è emergenza criminalità? Per la Ferragni sì. Ma Nuzzi ci spiega: “Nessuna anarchia, attenzione però a microcriminalità e accesso alle droghe”

La Confessione di Elodie: “Sono innamoratissima di Marracash”. E allora perché non stanno insieme? Intanto si prepara per il cinema

di Giulia Ciriaci Giulia Ciriaci

Da popstar ad attrice

La Confessione di Elodie: “Sono innamoratissima di Marracash”. E allora perché non stanno insieme? Intanto si prepara per il cinema

Top Stories

  • Omicidio Poggi, Massimo Lovati SHOCK: “Perché Don Gregorio aveva 100mila euro per intrallazzarsi con i rumeni?”. E la nuova ipotesi su Garlasco: “Possibile pista della pedofilia”. Ma cosa c’entra Chiara?

    di Redazione MOW

    Omicidio Poggi, Massimo Lovati SHOCK: “Perché Don Gregorio aveva 100mila euro per intrallazzarsi con i rumeni?”. E la nuova ipotesi su Garlasco: “Possibile pista della pedofilia”. Ma cosa c’entra Chiara?
  • No, Mario Sechi non sostituirà Barbero, ma qualcuno dovrebbe farlo: avete sentito le cazzate che ha sparato sull’economia? “Se gli economisti ci capissero davvero qualcosa non saremmo nelle condizioni in cui ci troviamo”. Ecco cosa sbaglia

    di Riccardo Canaletti

    No, Mario Sechi non sostituirà Barbero, ma qualcuno dovrebbe farlo: avete sentito le cazzate che ha sparato sull’economia? “Se gli economisti ci capissero davvero qualcosa non saremmo nelle condizioni in cui ci troviamo”. Ecco cosa sbaglia
  • Omicidio Poggi, ma che caz*o ci fa Lovati con un Fruttolo in mano nel giorno dell’anniversario del delitto di Chiara? Intanto lui augura buon Ferragosto da Corona, e Albina Perri: “Questo è ok?”

    di Jacopo Tona

    Omicidio Poggi, ma che caz*o ci fa Lovati con un Fruttolo in mano nel giorno dell’anniversario del delitto di Chiara? Intanto lui augura buon Ferragosto da Corona, e Albina Perri: “Questo è ok?”
  • Francesco Sarcina definisce “Trimone” Matteo Salvini, MA È UN INSULTO? Pinuccio di Striscia rilancia: “Ha fatto bene. Con quelli ricevuti dalla Lega riempiamo un libro”. E su Jovanotti e il Ponte sullo Stretto...

    di Jacopo Tona

    Francesco Sarcina definisce “Trimone” Matteo Salvini, MA È  UN INSULTO? Pinuccio di Striscia rilancia: “Ha fatto bene. Con quelli ricevuti dalla Lega riempiamo un libro”. E su Jovanotti e il Ponte sullo Stretto...
  • CURVA NORD! Ecco cosa succederà lunedì per Inter Torino: ultras fuori da San Siro e comunicato ufficiale prima della partita. La Questura: chi non entra va in blacklist. E via le bandiere anche dal primo anello verde

    di Jacopo Tona

    CURVA NORD! Ecco cosa succederà lunedì per Inter Torino: ultras fuori da San Siro e comunicato ufficiale prima della partita. La Questura: chi non entra va in blacklist. E via le bandiere anche dal primo anello verde
  • BUIO A SAN SIRO. Dopo la Curva Nord anche gli ultras della Sud si incaz*ano per le blacklist. I Banditi: “A San Siro regime autoritario” e la Società? “Repressione cieca”. Per Milan e Inter stagione senza tifo?

    di Jacopo Tona

    BUIO A SAN SIRO. Dopo la Curva Nord anche gli ultras della Sud si incaz*ano per le blacklist. I Banditi: “A San Siro regime autoritario” e la Società? “Repressione cieca”. Per Milan e Inter stagione senza tifo?

di Maria Francesca Troisi Maria Francesca Troisi

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore moreno.pisto@mowmag.com

Next

Altro che “poteri forti”, i veri intoccabili sono i tassisti. E le liberalizzazioni restano un miraggio

di Pippo Russo

Altro che “poteri forti”, i veri intoccabili sono i tassisti. E le liberalizzazioni restano un miraggio
Next Next

Altro che “poteri forti”, i veri intoccabili sono i tassisti....

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy