Prendiamola alla larga: non c'è giorno che siti e giornali non riportino il suo pensiero - come se ne sentissimo la necessità -, accompagnato da una serie infinita di disgrazie (tutte a lei capitano?), e quindi, come molti altri, ci siamo interrogati sull'ascesa fulminea di Giorgia Soleri, sconosciuta fino a un anno fa, quando venne ufficializzato il suo legame con Damiano dei Måneskin. E infatti, alla rivelazione è collegata una notorietà senza precedenti (e apparentemente ingiustificata) che ha portato l'attivista, influencer, poetessa, scrittrice, giornalista e chi più ne ha più ne metta, a occupare in pochissimo tempo spazi sempre più considerevoli, rimbalzando con audacia da un salotto televisivo e da un titolone di giornale all'altro sorretta da una narrativa femminista-vittimista che sfiora il surreale.
E a poco vale che la 26enne, probabilmente consapevole di dipendere quasi esclusivamente dalla famosa liason, appaia seccata di essere definita soltanto "la fidanzata di Damiano". Anche perché non disdegna di farsi scortare dal compagno a questo o quell'altro evento, con tanto di paparazzi sguinzagliati al seguito, che ritraggono i due in idilliaca compartecipazione: oggi alla giornata a Montecitorio, domani in uno degli infiniti appuntamenti del book tour, e via discorrendo. Tutto ciò, mentre gli altri tre Måneskin sono impegnati nel promuovere la band a livello internazionale. Come di recente, quando sono stati ospiti di un noto marchio a Ibiza, che ha permesso loro di collaborare con Damon Baker, tra i più ricercati fotografi dello star system internazionale. E infatti Damiano era ancora una volta assente, catapultato a fare da spalla alla fidanzata che ha conosciuto sul vecchio e caro Ask (un servizio di rete sociale basato su un'interazione "domanda-risposta"), ve lo sveliamo noi visto che la Soleri lo omette. Un particolare che, tra i fan della band, ha scatenato l'ipotesi di una formula 3+1 e di un probabile volo da solista da mettere a punto quanto prima.
Ma alla fine, la popolarità della nostra eroina, è davvero legata solo alla fama del fidanzato? Per quanto considerevole, non basterebbe certo a farla passare dall'oggi al domani dall'essere considerata solo una influencer ad addirittura "poetessa" e "giornalista". E infatti, dietro questa "mutazione" si nasconderebbe una poderosa operazione di marketing che sembra condurre al manager dei Måneskin, Fabrizio Ferraguzzo.
Arriviamo al tassello mancante. Quando la "Signorina nessuno" (dal nome del suo libro di poesie, ndr) ha spiattellato il suo battesimo nella rubrica Salute di Repubblica, ci ha folgorato un'illuminazione. Non solo perché trattasi di altra professione per cui non avrebbe alcuna competenza, cioè quella di giornalista-editorialista-divulgatrice (sigh), ma perché finalmente svelava in maniera inequivocabile quello che tutti avevamo sotto il naso da più di un anno. Ma facciamo un passo indietro, brevissimo, utile per fornire un chiaro recap che ci permetterà di addentrarci nella saga soleriana.
Fabrizio Ferraguzzo, produttore della band (ex Sony, ex direttore musicale di XFactor), manager chiave del successo internazionale dei Måneskin (proprio su MOW vi abbiamo fornito uno squarcio inedito del suo privato e operato) è anche fondatore e chief music officer di Stardust.
E cos'è Stardust, vi starete chiedendo? È presto detto. Si tratta della prima accademia per aspiranti influencer d'Italia, fondata appena due anni fa con Simone Giacomini e Antonio Maira, la quale vanta 1200 contenuti originali al giorno, 500 creator e un fatturato (pronto a raddoppiare) che nel primo anno ha sfiorato i 10 milioni di euro. Quindi una realtà florida che ha sedotto, tra le altre, anche Gedi (di proprietà degli Agnelli/Elkann). Non a caso, il gruppo editoriale a inizio luglio ha rilevato il 30% della società, mettendo in piedi una partnership inusuale, tra una testata di informazione e una agenzia di influencer, che ha cominciato a preoccupare gli stessi giornalisti. Come Claudio Gerino, attualmente collaboratore di Repubblica (dopo 38 anni da interno), che ha commentato su Twitter il sodalizio in modo lapidario: "Un gravissimo colpo (forse mortale) all'informazione".
Ma torniamo alla Soleri: la rubrica Salute, affidatale su Repubblica, guarda caso è proprio su un quotidiano del gruppo Gedi. Così come il quotidiano La Stampa, che le dedica interviste lunghe due pagine a cadenza bimestrale. O come alcuni network, per esempio Radio Deejay, dove è ospite di frequente. Anche così, attraverso media partner legati alla società del manager dei Måneskin, si svolge da mesi la campagna promozionale della sua immagine. In questo modo sono tutti felici e contenti. E partendo da queste premesse si comprende meglio come mai Ferraguzzo appaia così propenso a far partecipare Damiano David a ogni iniziativa della fidanzata. D'altra parte, lo stesso Giacomini (presidente di Stardust) aveva raccontato pubblicamente il desiderio in comune con i suoi soci di "realizzare quello che in America esiste da sempre: una sorta di scuola Disney, dove sono nati talenti come Ariana Grande e Selena Gomez". E non sarà proprio Giorgia Soleri il primo esperimento sul campo di questa combo di interessi? Non ci stupiremmo quindi se a breve, sulla falsariga delle "colleghe" americane, scoprisse anche di saper cantare e recitare...