“Per la gente della mia parrocchia non c’è pace”, scrive Don Patriciello, raccontando ciò che è accaduto stanotte a Caivano, comune di Napoli recentemente alla ribalta delle cronache per la terribile vicenda delle due cuginette di 10 e 12 anni vittime di abusi sessuali. Il parroco, da anni in prima linea contro la criminalità, affida alla sua bacheca di Facebook la cronaca di un’ennesima notte di terrore. Don Patriciello scrive: “La domenica volge a termine. Manca poco più di un’ora alla mezzanotte. Per la gente della mia parrocchia non c'è pace. In sella alle loro moto, sono arrivati ancora una volta. Volti coperti. Armi pesanti in mano. Sfrecciano per i viali sparando all’impazzata. È il terrore. Le ‘stese’ fanno paura. Può morire chiunque. Signore, aiutaci. E voi tutti che avete criticato le forze dell'ordine e l'intervento del governo, vergognatevi. E, se avete il coraggio, venite voi ad abitare con i vostri figli al 'Parco Verde' in Caivano. Forza, fratelli e sorelle onesti del Parco Verde”.
Patriciello, lo ricordiamo, aveva invitato la Meloni a visitare il Parco Verde di Caivano – dove si erano consumate le terribili violenze sessuali ai danni delle due cuginette –, invito accolto dal Presidente del Consiglio che ha raggiunto il comune napoletano a fine agosto. Il 5 settembre è stato inoltre disposto un blitz interforze: un intervento di 400 persone a Caivano per controlli e perquisizioni. La situazione, purtroppo, è ancora critica e gli spari all’impazzata di stanotte lo dimostrano. Le forze dell’ordine sono oggi intervenute nel quartiere di Ponticelli dove sono stati rintracciati 21 bossoli di diverso calibro ed è stata sequestrata un Fiat Panda. L’auto, colpita dagli spari, presenta un’ogiva nella carrozzeria e il lunotto posteriore infranto. Fortunatamente non ci sono notizie di feriti. Il racconto di Don Patriciello sui social non può non chiudersi con un messaggio di speranza rivolto a chi assiste quotidianamente e impotente a episodi di questo tipo: “Coraggio. Il Signore non ci abbandona”.