Siamo nei pressi del Canal Grande e le immagini hanno fatto il giro del mondo. Un camion con l’effige di Mussolini sulle portiere e la scritta “Duce” è stato fotografato parcheggiato su una chiatta di fronte all’Hotel Bauer a Venezia e questo ha attirato l’attenzione anche delle autorità che avevano iniziato le indagini per determinare se si configurasse il reato di apologia del fascismo. Era intervenuta anche la segretaria del PD cittadino, Monica Sambo, parlando di «sfregio a Venezia». La ditta di trasporti ha espresso il suo sdegno per l’accaduto. In particolare, Saverio Montanari, componente del Cda di Arterìa, la ditta specializzata in trasporto di beni di lusso coinvolta nella vicenda, ha spiegato come sarebbero andate le cose. Per velocizzare le procedure l’azienda aveva scelto di affidarsi a Obiettivo Trasporti di Concordia Sagittaria che avrebbe mandato il camion nero con il volto stilizzato di Mussolini.
Appena arrivata la notizia della presenza di un tir del genere, tuttavia, la società è intervenuta. Montanari continua: «Appena ci siamo resi conto, il nostro personale ha immediatamente chiesto al sub-trasportatore di allontanarsi. Abbiamo subito interrotto ogni rapporto contrattuale, ora stiamo valutando la possibilità di fare un’azione legale nei confronti della ditta». Sembrerebbe tuttavia che Obiettivo Trasporti si sia scusata con l’azienda per l’inconveniente, dichiara l’avvocato della società Giovanni Pennica, mentre l’hotel Bauer si dissocia completamente da quanto avvenuto provo durante un servizio offerto all’albergo di lusso di Venezia. Dopo il primo commento di Monica Sambo, sono intervenuti altri rappresentati del Partito Democratico, ma sono proprio le parole della segretaria del PD locale ad aver generato un’ulteriore polemica, stavolta di senso opposto. La Sambo avrebbe infatti detto: «Vergogna inaccettabile. Evidentemente nel clima generale delle forze di destra che governano si pensa che queste cose possano essere concesse». Su questa affermazione è così intervenuto Giuseppe Cruciani a La Zanzara e l’avrebbe mandata a quel Paese.