Quarta puntata della rubrica curata da Roberto Alessi, giornalista e direttore del settimanale Novella 2000, dove a cadenza fissa analizzerà per MOW le notizie e le indiscrezioni UP and DOWN che più stanno facendo discutere o che, con ogni probabilità, affolleranno siti e giornali di gossip nei prossimi giorni. Stavolta con un occhio di riguardo a Sanremo. Altro che trend sui social o voci di corridoio, con “Torna a casa Alessi” il mondo dello spettacolo non ha più segreti.
UP
Teo Mammuccari: “Sì, confermo, farò le Iene con Belen”
“Sì, sarò io a condurre le Iene”, Teo Mammuccari me lo conferma dopo le indiscrezioni apparse ieri sul web. Me lo dice soddisfatto e piacevolmente rilassato mentre addenta un’aragosta alla Briciola di Milano, il ristorante della gioventù milanese da quattro generazioni (lui a 57 anni è la seconda) accanto al suo amico e sodale Camillo, che con Teo, Fiorello, l’agente Paolo Chiparo faceva l’animatore al villaggio Valtur di Brucoli. “E con me ci sarà Belen”, altra conferma che scatena altre delusioni. La presenza di Teo è un po’ n’amarezza per Nicola Savino (che però non rimane certo disoccupato a Mediaset) e quella di Belen Rodriguez lo è per Alessia Marcuzzi che veniva data per certa a Cologno Monzese, ma che inspiegabilmente ancora una volta rimane fuori dai giochi. “Quel che Maria De Filippi decide si fa”, qualcuno bisbiglia. Con una decina di nomi a Sanremo che fanno riferimento a lei, o addirittura scoperta da lei (da Emma a Aka7ven) vedere ora alla conduzione del programma, anche d’alto livello giornalistico, Teo e Belen da anni legati a lei (l’uno in giuria, altra ala, conduzione di Tu si que vales) non fa che sottolineare che gli artisti che si legano a Maria acquistano grande credibilità, anche se per Teo questo non è che un ritorno a casa. “Alle Iene sono entrato come inviato, 22 anni fa, poi ho fatto il conduttore, e ora di nuovo conduttore”, mi dice addentando il pesce. Poi, altalenando, è andato anche in Rai (l’ultima volta al Cantante mascherato dove ha vinto travestito da coniglio). Intanto sua figlia, la bambina che ha avuto dalla ex velina Thais Souza Wiggers, cresce bene: “Vive qui a Milano, ha 13 anni, bellissima”. Ma sul fronte del gossip non ha mai fatto mai scrivere grandi cose a parte nel 2010 quando ebbe una storia con Aida Yespica, che lui folle lascò anche se era la bella delle belle. “Ma sai perché è successo?”, mi illude. “Te lo racconterò un’altra volta, se non lo scrivi”.
UP
Sanremo Sol: al Morgana a sorpresa arriva il direttore di Rai 1 Stefano Coletta
Il giovedì sera il Festival di Sanremo s’è animato con il premio Sanremo Sol, che ha per direttore artistico Giuseppe Grande, e Novella 2000, diretto da me. Un gala che ha attirato Vip e aspiranti Vip da tutta Italia e che nel giro di un attimo s’è trasformato in una festa di amici che non si vedevano da due anni. Un premio che consegnato al meglio del giornalismo italiano, da Vincenzo Mollica che ha mandato un video, Marino Bartoletti, Dario Salvatori, e ad artisti come il maestro Fio Zanotti, Iva Zanicchi, Paolo Vallesi, Jo Squillo (ricordate Siamo donne?), Umberto Smaila che arrangiò È tutto un attimo, la canzone con cui Anna Oxa vinse anni fa. In totale 200 persone, mascherine e gel per ogni commensale. Nemmeno l’arrivo del direttore di Rai 1 e direttore del prime time dei canali Rai Stefano Coletta, praticamente l’uomo più importante del Festival e dei programmi Rai, ha imbarazzato i presenti anche se ovviamente il desiderio di essere seduti al suo tavolo era di tutti.
DOWN
Invidia per la Daniele e Liorni
I fortunati (con invito al Festival), ma sfortunati (esclusi dalla prima fila) rosi dall’invidia. Essere presenti tra il pubblico a Sanremo è uno status symbol per i personaggi televisivi. Una vera fortuna essere invitati, ma è vissuto come una disgrazia se seduti in prima fila ci sono i colleghi e non loro. Vedere Beppe Converti, Eleonora Daniele, Marco Liorni seduti in prima, essere citati da Amadeus, ripresi dalle telecamere ogni piè sospinto innervosisce e non poco gli esclusi, resi ancora più irriconoscibili dalle mascherine.
UP
Achille Lauro: fidanzato, amore, dieta e ginnastica
Quando ha cantato per la prima volta a Sanremo Roll Royce proprio gli ero contro: così exstasy, e un po’ provinciale genere “Viva l’America”. Ho gettato la spugna e ora sono praticamente iscritto al fans club di Achille Lauro. Certo mi aspettavo di più da Domenica, la sua canzone di Sanremo, in compenso vedo che si è messo a dieta e ha scoperto la ginnastica (persi ben 6 chili di ciccia riconvertiti con tre chili di massa magra. Ovvio che, esibizionista com’è, li ha voluti far vedere, e del completo di Gucci ha tenuto solo i pantaloni, tanto Francesca, la fidanzata ("Da tanti anni", dice) non è gelosa.
DOWN
Ornella Muti: amica mia, hai sbagliato a tradire Giorgio Armani
Ornella Muti ha dimostrato che la vita comincia a 50 anni, e lei, che ora ne ha 66, è praticamente un’adolescente bellissima, tenera, sensuale. Sul Palco dell’Ariston forse s’è fatta prendere un po’ la mano, e qualcuno ha storto il naso per lo spacco inguinale alla Belen dell’abito disegnato per lei da Francesco Scognamiglio. Lui dice che si è ispirato agli scavi di Pompei («La mia città natale»). Sono troppo insensibile per trovare riscontri. Mi dispiace che con questa partecipazione si sia momentaneamente rotto il rapporto con Giorgio Armani. Mai lasciare la vecchia strada…
UP
Damiano David: Lacrime a iosa. Il trucco era water proof
Coraline è una canzone struggente, i Maneskin sanno passare dalla grinta arrogante di Zitti e buoni alla poesia pura. Mi sono commosso io, s’è commosso a Sanremo Damiano David (forte del trucco water proof, che non ha sbavato) qualcuno ha detto che piangeva perché era di nuovo su quel palco, io penso per la canzone che non è certo una botta di vita visto che parte con la strofa: "Se senti campane cantare vedrai Coraline che piange, che prende il dolore degli altri, e poi lo porta dentro lei". I completini fighetti di Gucci non hanno comunque alleggerito la tristezza.
DOWN
Gianni Morandi: tinta nero lavagna, ma che fisicata
Conosco Gianni Morandi da 40 anni, me lo presentò Mogol quando fece con lui la Nazionale Cantanti. Io ero un ventenne. Io ho messo su qualche chilo, ma lui è rimasto quello che era, vegetariano, sportivo, fisicato come un atleta. A me sono poi arrivati i capelli brizzolati, lui no, sempre fedele al suo castano mordente mogano. A Sanremo non si sa perché ha voluto virare con un nero lavagna inedito, forse un omaggio alla Liguria, visto che la pietra è estratta proprio sulla costa di Lavagna? Però a 77 anni al Festival faceva la sua porca figura nella giacchetta Giorgio Armani.
UP
Stefano Coletta: cosa non si fa per lo share
Non conosco Stefano Coletta, direttore del prime time Rai e ad interim di Rai 1, però tanto di cappello a un tipo così. È un top manager di un’azienda complicata come la Rai (e i nemici non mancano mai) ma si è prestato, spinto da quel sadico di Fiorello, a baciare Amadeus, con tanto di mascherina con su applicate due bocche fucsia a cuore, ispirandosi alla foto del bacio di Alfred Eisenstaedt. Coletta pur di dare un ingrediente di leggerezza in più al Festival di Sanremo s’è buttato tra le braccia di Amadeus e anche grazie a quella gag la prima serata ha toccato il 55 per cento di share. Applausi.
DOWN
Matteo Berrettini: bello è bello, ma è allegro come una lapide
È il sesto tennista più bravo del mondo nella classifica Atp, Association of Tennis Professionals, e quando è sceso dalle Scale del Teatro Ariston il genere femminile (e non solo) ha avuto un momento di sbandamento, vuoi per attrazione fatale vuoi per invidia. Certo nel suo smoking Boss, con le scarpine di vernice nera (scarpine? Un 48 di piede!), un’altezza di 1.98 e la sua faccia che sembra disegnata era la perfezione fisica vivente. Certo è educato e gentile, ma è allegro come una lapide, perfino quando parla della fidanzata Ajla Tomljanovic. Su, bello, un po’ di vita.
UP
Orietta Berti, ricorda che non sei una bambola
Al Festival di Sanremo, Orietta Berti è apparsa come una delle sue bambole ("A casa ne ho una collezione infinita e una stanza è solo per loro", mi spiega sempre). Certo che se pensavamo che gli abiti in paillettes con le capesante smosciate sul seno erano già troppo quest’anno ha lasciato che i suoi stylist si trasformassero come le topine impazzite di Cenerentola e le hanno confezionato abiti che sembrano usciti da un tappezziere in vena di acrobazie (e il colpo finale l’ha dato poi il parrucchiere). Onore al coraggio suo, dell’atelier Rochart e alla pazienza del marito Osvaldo.
DOWN
Blanco canta con Mahmood, ma ama Giulia
Quando l’han visto cantare con Mahmood con la camicetta nera di Valentino nude look molti hanno pensato che non fosse sensibilissimo alle “foglie”. Errore, Blanco, nato nella provincia di Brescia, vero nome Riccardo Fabbriconi, è innamoratissimo della sua Giulia, che lo ama prima del grande successo. Già, perché Blanco, anche se ha solo 19 anni che compie il 10 febbraio, da un anno è una star del rap. La sua fortuna: aver conosciuto Giulia prima di diventare un nome per cui meglio lei di tutte quelle che si propongono ora. Giulia l’ha amato per quello che è. È lo stesso ragionamento che fa Checco Zalone con Mariangela: lei lo amava prima dei soldi. Applausi.
UP
Rettore, con Ditonellapiaga litigi e provocazioni
Donatella Rettore ha cantato “Chimica” al Festival con Ditonellapiaga (pseudonimo Margherita Carducci, 24 anni romana) naturalmente subito mi raccontano che hanno litigato e non sarebbe difficile visto il carattere creativo di Donatella. Loro hanno smentito, ci crediamo, certo è che se volevano essere provocatorie, l’hanno fatto davvero all’antica, parlando di sesso e dicendo contro le suore, come si faceva 100 anni fa. Ecco un brano: "E se rimango vengo ripetutamente / E non m’importa del pudore / Delle suore me ne sbatto totalmente / E non mi fare la morale". Antichità spalanca le tue braccia.
DOWN
Giovanna Civitillo e Titti il canarino
Anche quest’anno Amadeus per il Festival ha scelto Gai Mattiolo, il suo stilista preferito, 20 smoking, che, visti su uno qualunque sono un po’ burini, ma su un palco fanno Hollywood. E già che c’era ha vestito anche Giovanna Civitillo che, soprattutto per l’abito color Titti, s’è presa anche le critiche (bonarie) di Fiorello. Sono molto contento della scelta della coppia Civitillo-Amadeus: Gai Mattiolo è un mio amico, ha avuto nella vita anche momenti un po’ in salita. Che vesta la coppia più seguita del più seguito evento italiano è un piacere e un’autoaffermazione. Alla faccia di chi ci vuole male.