Durante la conferenza stampa di inizio anno, la premier Giorgia Meloni ha annunciato la nomina del prefetto Vittorio Rizzi come nuovo direttore del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza (DIS), incarico che verrà formalizzato nel prossimo Consiglio dei ministri. La scelta segue le dimissioni di Elisabetta Belloni, che lascerà il ruolo il 15 gennaio, dopo averlo ricoperto dal 2021. Rizzi, 65 anni, è attualmente vicedirettore dell'AISI e vanta una carriera lunga e variegata nella Polizia di Stato, dove ha ricoperto ruoli di primo piano, tra cui questore dell’Aquila, capo della Direzione centrale anticrimine e responsabile della sicurezza di Palazzo Chigi. Nonostante il limite d’età per i dirigenti di Polizia, la sua nomina ha trovato consenso trasversale grazie alla sua competenza e al suo approccio innovativo.
Con due lauree e un impegno accademico come docente di criminologia e sociologia del crimine, Rizzi è noto per il suo interesse per le nuove tecnologie, tra cui i computer quantici e l’intelligenza artificiale, che ha introdotto nelle indagini criminali. Tra i successi più noti, la guida delle indagini sull’omicidio Biagi e sull’arresto di Angelo Stazzi, nonché la creazione della squadra “cold case” a Roma. La scelta di Meloni segna un approccio pragmatico nelle nomine dei servizi segreti, preferendo un profilo tecnico e trasversale rispetto a scelte strettamente legate all’area politica. La nomina di Rizzi è vista come una garanzia di continuità e autorevolezza in un settore cruciale per la sicurezza nazionale, dove il coordinamento tra AISI, AISE e Palazzo Chigi è fondamentale. Il prefetto è noto per il suo impegno sui diritti umani e contro la violenza di genere, temi che ha promosso pubblicamente in diverse occasioni. Il suo approccio inclusivo e l’attenzione alle sfide contemporanee lo rendono la figura ideale per affrontare le complesse minacce alla sicurezza nazionale.