La maledizione del Titanic ha colpito ancora. Dopo giorni di ricerche disperate, i rottami del sottomarino (della compagnia OceanGate) disperso da domenica sono stati trovati proprio accanto al fantasma del transatlantico, con la stessa società e la Guardia costiera americana che annuncia la morte dell'equipaggio. Un cinguettio allusivo già anticipava l'epilogo per i cinque avventurieri: la Marina Usa aveva registrato l'implosione del Titan tramite un sistema di rilevamento acustico top secret.
A causare l'implosione potrebbe essere stata una rottura nel guscio esterno del sommergibile. Il relitto del Titanic si trova a circa 3.800 metri sotto il livello del mare, dove la pressione dell'acqua è circa 376 volte maggiore di quella esercitata dall'atmosfera terrestre. “Sebbene lo scafo composito del Titan sia costruito per resistere a intense pressioni in acque profonde, qualsiasi difetto nella sua forma o costruzione potrebbe comprometterne l'integrità. E in questo caso il rischio di implosione sarebbe elevato”, aveva spiegato il professore di robotica australiano Stefan B Williams.
Una teoria confermata: il robot schierato per setacciare i fondali a caccia del sottomarino ha rinvenuto il telaio di atterraggio del batiscafo e la sua parte posteriore assieme ad altri tre pezzi a circa mezzo chilometro dalla prua del Titanic. Il veicolo è imploso istantaneamente per una “catastrofica perdita di pressione”, dimostrano le autorità.
Il disastro sarebbe avvenuto poco dopo l’immersione; nessuna agonia e morte per soffocamento nell’oscurità degli abissi dell’oceano: le vittime sarebbero morte sul colpo. Oltre alla diminuzione dell'ossigeno, se i sistemi di supporto vitale hanno fallito, l'equipaggio avrebbe sofferto anche la fame e il freddo. E secondo il giornalista scientifico David Pogue, che ha viaggiato sul sommergibile l'anno scorso, l'equipaggio di solito ha con sé solo un panino e una bottiglia d'acqua.
A tragedia avvenuta, le polemiche su OceanGate e il suo ceo non si contano. Nel mirino c'è la struttura del sommergibile, operato tramite un controller per videogame Logitech F710, la mancanza di controlli sulla sicurezza, e anche i ritardi nel lanciare l'allarme una volta persi i contatti.