Titanic, film campione d’incassi e impresso nel cuore di tantissimi romanticoni, ha appena spento 25 candeline. In tutti questi anni c’è una polemica che non ha mai smesso di accompagnare questo capolavoro cinematografico senza tempo. Il punto essenzialmente è solo uno: la chiacchieratissima morte di Jack. Il personaggio interpretato da Leonardo Di Caprio muore a poche battute dal finale, vittima delle gelide acque dell’oceano Atlantico. Secondo molti si sarebbe potuto salvare se solo fosse salito sulla fantomatica zattera, anche se in realtà si tratta di una porta, insieme al suo grande amore Rose. Una polemica, mai assopita, che torna puntuale nel giorno del suo venticinquesimo anniversario. A parlarne il giornalista Pier Paolo Mocci, che chiama direttamente in causa James Cameron, regista di Titanic: “Mentre voi decidete se Messi è più forte di Maradona, io vorrei porre l'attenzione su una cosa non meno importante. Ma evito la polemica e passo subito alla proposta. James Cameron con il sequel di Avatar sta incassando nel mondo l'ira di Dio. Probabilmente diventerà l'incasso più importante di sempre battendo sé stesso. Ora, statemi bene a sentire. Per San Valentino e i 25 anni del film, 'Titanic' torna in sala. La mia proposta, che mi auguro condividerete in modo da poter arrivare ai vertici Disney e poi a Cameron stesso (che ha amici in Italia avendo realizzato Piranha a Cinecittà), è di cambiare il finale e far salire Jack sulla zattera. Perché sulla porta in mezzo ai naufraghi lo spazio c'era, e Rose si dovrebbe solo spostare un pochetto”.
Una proposta, quella di Mocci, che arriva insieme alla volontà di Cameron di mettere una volta per tutte la parola fine sulla diatriba per la morte di Jack. Il regista, infatti, ha commissionato uno studio scientifico che dimostra secondo lui, stavolta in modo inconfutabile, che l’inconsolabile dipartita del personaggio con il volto di Di Caprio fosse assolutamente necessaria per salvare la vita di Rose, interpretata da Kate Winslet, perché no, su quella porta proprio non ci sarebbero potuti stare entrambi. A raccontarlo lo stesso Cameron in una recente intervista: “Abbiamo condotto uno studio scientifico per porre fine a tutta questa faccenda e piantare un paletto nel suo cuore una volta per tutte. Da allora abbiamo svolto un'analisi forense approfondita con un esperto di ipotermia, che ha riprodotto la zattera del film e faremo un piccolo speciale che uscirà a febbraio. Abbiamo preso due stuntman che avevano la stessa massa corporea di Kate e Leonardo, e abbiamo messo dei sensori su di loro e dentro di loro, poi li abbiamo messi nell’acqua ghiacciata e abbiamo eseguito dei test per vedere se sarebbero potuti sopravvivere, sperimentando svariati metodi e la verità è che non c'era modo che entrambi potessero sopravvivere. Solo uno poteva farlo. Jack doveva morire. È come Romeo e Giulietta. È un film sull'amore, il sacrificio e la mortalità. L'amore si misura con il sacrificio”.
La realtà è che James Cameron e compagnia bella possono portare tutte le prove che vogliono a sostegno della loro tesi, ma per il pubblico non c’è dimostrazione scientifica che tenga. Parere condiviso anche da Mocci: “Dobbiamo vederci chiaro, lo spazio c’è. Jack pesava 55-60 chili che distribuiti per lungo (secondo quelle due nozioni di fisica che ricordo), distribuiscono il peso per tutta la porta di mogano bella solida. Non mi convincono. Jack poteva salvarsi e possiamo rimettere mano a quel film! Basta volerlo, tutti insieme. In fondo siamo in piena Cancel Culture. È la nostra occasione. Ora o mai più”. Un finale, non di quelli alternativi contenuti nelle edizioni in Dvd che altro non servono che a dare il contentino ai più affezionati, ma quello che tutti attendono di vedere ormai da 25 anni. Nessuno escluso. E, a tal proposito, Mocci ha rilanciato così: “Ormai con la computer grafica si fa tutto, basta una panoramica con due controfigure prese da dietro e Jack è salvo. Questo darebbe modo tra due anni ad un clamoroso sequel su Jack e Rose, con la loro struggente storia d'amore lunga 60 anni e chissà magari pure una serie. Ma non è una ideona? Dai che si può fare”. Dispiace per Cameron che pensava finalmente di essersi messo l’anima in pace, “forse dopo 25 anni non dovrò più affrontare tutto questo”, ma i fan di Titanic non smetteranno mai di scervellarsi per capire come salvare Jack. Cameron, accettalo.