Gli attivisti di Ultima Generazione hanno nuovamente bloccato il traffico, stavolta in zona Garibaldi a Milano. Erano in cinque. Con indosso i loro ormai noti gilet catarifrangenti gialli e arancioni, hanno portato con loro uno dei soliti striscioni da esibire mentre occupavano entrambe le carreggiate della strada, impedendo il passaggio delle automobili. La scritta recitava: "Non paghiamo il fossile". Sul posto sono poi giunti i carabinieri, che hanno portato i manifestanti in caserma per i dovuti accertamenti. Tra i manifestanti anche Simone Ficicchia, l'attivista 20enne per il quale la Questura di Pavia aveva promosso la sorveglianza speciale della durata di un anno, che però poi era stata respinta dal Tribunale di Milano. A causa delle diverse denunce rimediate durante le varie azioni del movimento, era stata richiesta l'applicazione del codice antimafia che avrebbe garantito l'obbligo di dimora e forme di controllo costanti.
Gli automobilisti, tra i clacson e gli inviti ad alzarsi per far riprendere la circolazione delle auto, presi dalla rabbia hanno strappato via dalle mani dei ragazzi lo striscione, mentre c’era chi li ha trascinati verso i marciapiedi. L'ultima azione di Ultima Generazione risaliva solo a pochi giorni fa, nel giorno di San Valentino. Infatti, avevano scelto il Terminal di Malpensa per chiedere l’eliminazione dei sussidi ai combustibili fossili, imbrattando parte delle vetrate al grido di "Basta con la follia fossile".