Ennesimo scempio ai danni di un’opera d’arte per mano di attivisti del clima. Sono ancora i militanti di Ultima Generazione, l’organizzazione ambientalista finita nella cronaca nazionale per via di una serie di azioni di protesta finalizzate a denunciare la gravità della crisi climatica. L’espediente è ancora il vandalismo sull’arte, stavolta ai danni di un’auto presente alla mostra Andy Warhol: La Pubblicità Della Forma, organizzata all’interno della Fabbrica del Vapore di Milano da Achille Bonito Oliva. Nel video si può vedere il gruppo superare i limiti imposti per assistere alla mostra, avvicinarsi all’auto e versare otto chili di farina sopra la vettura, per poi incollarsi al pavimento in attesa della questura, arrivata sul posto per identificare i soggetti tra cui Eos, che prima dell’azione ha rilasciato un’intervista in cui annunciava il gesto.
Tra i primi a condannare l’azione Matteo Salvini, con un post su Instagram molto severo: «Questi cretini che infestano i musei europei vandalizzando opere d’arte, deturpando, molestando e facendo casino, hanno davvero rotto! P.S: I fessi che filmano sono pure peggio … Che paghino i danni e passino un po’ di tempo dove meritano». Anche DJ Ringo si aggiunge alla reprimenda contro gli attivisti, scrivendo un commento al post del leader della Lega in cui condanna l’ignoranza e l’odio che hanno sostituito l’amore per l’arte. Abbiamo sentito proprio il curatore, uno degli storici più famosi d’Italia, Achille Bonito Oliva che parla di «manomissione», anche se fatta «con attenzione a non rovinare le opere in modo irreversibile». Ma sull’efficacia del gesto, pur condividendo i principi che muovono le azioni, ha i suoi dubbi: «Questa ostilità verso l’arte che dovrebbe impressionare, in realtà risulta come un fatto spettacolare e basta. Vogliono salvare il mondo, ma nel mondo c’è anche l’arte».
In un video pubblicato su ArtribuneTV si vedono le attiviste discutere animatamente con alcune persone dal pubblico che, come era successo nei casi dei blocchi del traffico, hanno chiesto a Ultima Generazione come mai si riversino in questi contesti e non agiscano direttamente contro la politica, magari manifestando sotto ai palazzi del potere. Si sente dire fuori campo: «L’arte è l’unica cosa buona che ci è rimasta». L’indignazione è molta. Tempo fa il critico d’arte Tomaso Montanari aveva scritto sul Venerdì di «Repubblica» un articolo provocatorio sull’accaduto alla National Gallery, quando due attiviste lanciarono una zuppa di pomodoro sui Girasoli di Van Gogh: «Avrebbe approvato […] incapace di accettare che l’arte fosse ridotta a una splendida superfluità, o peggio ad un affare economico». Chissà cosa avrebbe detto Wharol di questa nuova bravata.