In questi giorni si è parlato moltissimo di Fabrizio Corona a causa di tutte le “bombe” che ha sganciato nel corso della sua ultima ospitata a Gurulandia, il podcast di Marco Cappelli e Simone Salvai in cui si intervistano personaggi famosi. Eppure, non siamo qui per parlare di un suo nuovo scoop su Fedez e Chiara Ferragni, né tantomeno di Taylor Mega e Tony Effe, quanto piuttosto della sua nuova campagna pubblicitaria per l’azienda Pipps, di cui pare sia testimonial. “Il segreto del successo è non fermarsi mai, avere determinazione, forza e aggressività anche se la strada è lunga e i gradini da salire sono tanti. È un concetto mentale” dice un energico Fabrizio Corona in un video pubblicato nelle sue storie su Instagram, che prosegue “l’unica cosa che ti aiuta è l’adrenalina, in un energizzante che completa l’essere differente: Pipps. Provalo!” invita infine, tenendo tra le mani una strana boccetta contenente una polverina bianca. Ma di che sta parlando? E soprattutto, cos’è Pipps?
Nel video in questione è menzionato il profilo Instagram di un’azienda, la Pipps Energy appunto, che al momento conta 10mila follower tondi tondi e qualche post. Il loro claim in descrizione recita: “Italy’s 1st energy booster”, oltre a diversi post che promettono effetti sorprendenti usando i prodotti Pipps, mostrando un “prima” e un “dopo”, dove vediamo per esempio la Gioconda di Leonardo Da Vinci in versione “arruffata” (tipo scappata di casa) nel “prima”, e in versione “pro” con muscoli da culturista nel “dopo”. A primo impatto verrebbe da pensare che si tratti forse di un nuovo energy drink, simile ai già noti Red Bull, Monster eccetera, quasi sempre a base di taurina; ma osservando meglio, scopriamo invece che non si tratta affatto di una bibita, né di una polverina da sciogliere in acqua, quanto piuttosto di una polverina da sniffare, proprio come si fa con la cocaina. A quel punto un’intuizione: forse che l’azienda si chiami “Pipps”, perché invita a “pippare”? Non è ovviamente dato sapere, ma il dubbio sorge spontaneo. Ma tutto ciò è legale? Il secondo quesito.
La risposta potrebbe apparire scontata, ma, trattandosi di un’azienda che fa anche promozioni via social, ovviamente sì. L’attività e i prodotti di Pipps Energy sono assolutamente legali, anche se fanno sorgere alcune perplessità, in particolare rispetto alla modalità di assunzione. Il caso di Pipps ricorda infatti quello di un’altra azienda che vende polverine “magiche”: la francese Sniffy, lanciata a Marsiglia nel 2023 che, proprio come Pipps, commercia online polverine bianche energizzanti da inalare. Il caso di Sniffy aveva fatto molto scalpore negli scorsi mesi dato che, pur essendo un prodotto legale - venduto come integratore alimentare a base di L-arginina, caffeina, creatina, L-citrullina, beta-alanina, maltodestrine e la già citata taurina – le autorità d’oltralpe, e in particolare il ministro della salute francese Frédéric Vailletoux, si erano mostrate preoccupate per gli effetti della polverina soprattutto tra i giovani, che sono il target di riferimento dal punto di vista commerciale.
Sebbene si dica infatti che la Sniffy non crei alcuna dipendenza nei consumatori, lascia anzitutto perplessi l’esaltazione dell’atto stesso di “sniffare” per divertirsi e sentirsi “più forti”, che ricorda molto l’assunzione della cocaina, almeno nella "gestualità", che al contrario di Sniffy è però considerata come sostanza stupefacente, almeno per ora. L’uso di Sniffy, soprattutto tra i giovani è consigliato in varie situazioni, per avere la “carica giusta”, per esempio quando si deve studiare o fare i compiti, oppure prima di uscire per andare a una festa. La vendita è – viene da dire, per fortuna – permessa solo ai maggiorenni, ma ciononostante il ministro della salute francese sarebbe intenzionato a vietarla, per il timore che possa creare interesse per il consumo di altre sostanze, al contrario, illegali.
Noi non siamo qui per fare i moralisti, dato che sull’eventuale consumo di sostanza illegali al massimo si ha da rispondere di fronte alla legge, e dato che è risaputo che il consumo di cocaina sia un fatto, nel bene e nel male (con circa 30 dosi di cocaina consumate ogni mille abitanti nella sola Milano, secondo dati aggiornati a maggio 2024). Tuttavia, preoccupa un po’ l’esplosione di questo nuovo ennesimo trend tra i giovani. Dopo i Calippo e Chinotto Tour e varie sfide social, insomma, manca solo l’esaltare il consumo della coca perché “fa figo” tra i ragazzini, seppur si parli in realtà di sostanze legali, sia nel caso di Sniffy che dell’italiana Pipps. Il fatto è che il passaggio da una dose di Pipps (o Sniffy) a una di cocaina “vera”, qualora qualcuno ci dovesse prendere gusto, potrebbe essere forse facilitato. Ovviamente sono solo ipotesi, ma la questione, rispetto al brand Sniffy, aveva suscitato parecchie polemiche in passato. Non si sa ancora se lo stesso accadrà anche per Pipps, ma, per chi invece è curioso e non vede l’ora di provare, non resta che dire: “Sembra talco ma non è, serve a darti l’allegria”. Pollon docet.