Non smette di tremare la terra in Turchia. Le nuove scosse hanno purtroppo fatto salire ad almeno 6 i morti e 294 i feriti. Si sono verificate nella provincia sudorientale di Hatay, al confine con la Siria. Lo ha fatto sapere la tv di stato Trt, informando anche che le ricerche per tentare di salvare persone rimaste intrappolate sotto le macerie di alcuni edifici crollati proseguono. Tra i feriti, 18 sembrano essere in gravi condizioni, come ha spiegato il ministro della Sanità turco Fahrettin Koca. Non si ferma quindi il terremoto che da settimane non dà tregua alla Turchia. Neanche il tempo di ritrovare tutti i dispersi delle precedenti scosse, eccone altre a sconvolgere un territorio già martoriato. Ormai completamente distrutto il sud est anatolico con gli edifici che anche stavolta sono tornati a crollare. Si è trattato di due scosse di magnitudo 6.4 e 5.8 che hanno colpito a distanza di pochi minuti l'una dall'altra la provincia di Hatay, una delle più colpite dal terremoto che il 6 febbraio ha causato la morte di oltre 46 mila persone tra Turchia e Siria. Il bilancio, comunque, non è ancora definitivo. Così come non lo è quello sugli edifici crollati, si è calcolato almeno 100mila.
Intanto, le nuove scosse di terremoto stanno facendo il giro del mondo attraverso le immagini registrate in varie occasioni. Come per esempio dalle riprese delle dashcam delle auto. La scossa ripresa nel video (in allegato) è delle ore 20 del 20 febbraio. Non passano neppure 3 minuti e si verifica una seconda scossa di magnitudo 5.8 che ha colpito le stesse zone. Il terremoto però è stato avvertito anche ad Antalya e Adana, circa 200chilometri più a nord. In questo caso si tratta della città di Hatay. Nel centro abitato, prima sparisce la luce elettrica e poi inizia a traballare la terra, facendo muovere significativamente le vetture. Da quanto ha rilevato il Centro sismologico europeo del Mediterraneo (EMSC), il sisma è avvenuto a una profondità di soli 2 chilometri.